AQUILINI
Romualdo Sassi
Famiglia di pittori di Iesi che operarono in patria e fuori nei secc. XV-XVII. Capostipite di essa fu Andrea di Bartolo (143 5 circa- 1492), padre di Marcantonio, da cui nacque [...] in trono col Bambino e ai lati S. Francesco e S. Nicola di Bari.
L'arte del pittore è senza dubbio manieristica; tuttavia ha pregi di composizione sobria e calma, d'intonazione vivace, di cognizione sicura del disegno e trattazione adatta del colore ...
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CLOVIO, Giorgio Giulio
Kruno Prijatelj
Nacque nel 1498 nel villaggio di Grižane (vicino Crikvenica, litorale croato a sud est di Fiume); non è sicura la forma originale del suo nome, del quale è peraltro [...] rispettivamente. A queste influenze l'accurata analisi della Cionini Visani (1971) ha aggiunto quelle düreriane, quelle pronunciatamente manieristiche derivanti dal Parmigianino, dal Bertoja e dal Salviati, le opere dei quali il C. aveva l'occasione ...
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PISTRUCCI, Camillo
Raffaella Catini
PISTRUCCI, Camillo. – Nacque a Roma l’11 febbraio 1856 da Federico Maria e da Maria Scarsella.
La famiglia paterna annoverava artisti e patrioti: i Pistrucci furono [...] stile nazionale: ne risultò l’elaborazione di «un linguaggio pausato, accademicamente impeccabile, purgato di ogni ambiguità manieristica, con alcuni cauti riferimenti all’architettura europea» (Placido, 1991, p. 66).
Opera giovanile fu il progetto ...
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CHIANTORE, Giuseppe
Franca Dalmasso
Nacque a Cumiana (Torino) il 13 ottobre 1747 (doc. in Schede Vesme, p. 307). Studiò a Torino, quindi si stabilì a Savigliano divenendo stimato ritrattista. Si sposò [...] , è stato trasportato nella sacrestia); una Annunciazione su tela, di medie proporzioni, nell'ospedale della Sanità, di impronta manieristica, con rimandi a G. Claret (in buone condizioni, porta sul retro la dicitura "Ioseph Chiantor pinxit" e la ...
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BIANCHI (Bianco), Giovanni Battista
Giovanna Terminiello Rotondi
Esistono pochissime notizie biografiche di questo artista, vissuto verso la metà del sec. XVII e spesso erroneamente confuso con il quasi [...] restauro.
Nell'edificio la cura per la bellezza formale dimostra che l'artista è ancora legato alla cultura manieristica cinquecentesca, con particolari ricordi dell'arte del Palladio e del Sanmicheli, e non partecipa affatto del rinnovamento barocco ...
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CONTARINI, Simone
Gino Benzoni
Nato il 27 ag. 1563 a Rubiana, nel Padovano, da Giambattista (1531-1563) di Simone e Marietta di Alessandro Gritti, il C. ebbe una sorella, Chiara, sposa a Girolamo Zane [...] movenze di contenuto e di forma riconducibili all'esempio di Celio Magno, il più autorevole rappresentante della temperie manieristica del tardo Cinquecento a Venezia. E non fortuitamente un sonetto del C. - unica attestazione contemporanea a stampa ...
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BELLI, Valerio, detto Valerio Vicentino
Franco Barbieri
Nacque a Vicenza nel 1468, da Antonio di Alberto, merciaio, ma discendente da nobile famiglia di origine nulanese. Secondo l'antica testimonianza [...] : uno degli ambienti certo più interessanti del Rinascimento veneto, specie riguardo alla diffusione ed allo sviluppo degli elementi "manieristici" centro-italiani.
Elio, figlio legittimo del B. e di cuis'è avuto occasione di far cenno, fu letterato ...
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MARCHESI, Giuseppe, detto il Sansone
Barbara Di Meola
Nacque il 30 luglio 1699 a Bologna. Soprannominato Sansone a causa della massiccia corporatura, fu allievo di A. Milani, dal quale mutuò la grande [...] dell'indipendenza dell'allievo dal maestro: l'abbandono di un'arcadica classicità a favore di una componente quasi manieristica, "le pose studiatissime delle figure, gli eleganti contrappunti di gesti e di atteggiamenti, […] il tocco di ricercato ...
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CERUTTI (Ceruti, Cerruto)
Andreina Griseri
Nati a Chieri da Gaspare e da una figlia del pittore Francesco Fea, i fratelli Antonio e Giovanni Francesco, data la consuetudine di lavoro nella bottega del [...] del Moncalvo e dell'Arbasia, e in cui era appunto intervenuto anche il nonno Francesco Fea. La medesima cultura manieristica, dominata dai modi del Moncalvo, dell'Arbasia e dell'Alberini, è ancora fortemente evidente nell'unica tela superstite ...
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COMPAGNO (Compagnio), Scipione
Paola Santa Maria
Pittore napoletano, documentato tra il 1641 e il 1649. Nato verso il 1624 (Zani, 1821, p. 13) o prima (Salerno, Il vero Filippo..., 1970), dopo un periodo [...] di s. Orsola (Vienna, Kunsthist. Museum; cfr. catalogo 1973).
Questo gruppo di opere rivela una base culturale sostanzialmente manieristica e stretti collegamenti con la pittura di François Nomé - soprattutto nel dipinto datato 1642 e in genere nelle ...
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manieristico
manierìstico agg. (pl. m. -ci). – Che si riferisce al manierismo o ai manieristi; che è proprio del manierismo o dei manieristi: pittura m.; correnti letterarie manieristiche. ◆ Avv. manieristicaménte, in modo conforme ai canoni...
Kitsch
〈kič〉 s. m., ted. [propr. «scarto»; prob. der. del ted. dialettale kitschen «intrugliare»]. – 1. Nell’uso com., produzione di oggetti presuntamente artistici, ma in realtà caratterizzati da ornamentazione eccessiva e dozzinale, banali...