Architetto e scultore (San Gimignano 1533 - Caserta 1611). A Roma lavorò presso Raffaello da Montelupo e compì la sepoltura di A. Caro (1566) e quella di L. Pacini (1567), ambedue in S. Lorenzo in Damaso, [...] (1580). A Napoli (1591) fu architetto della chiesa della certosa di S. Martino. Il D. infuse una sobria ma raffinata eleganza manieristica alle sue costruzioni, spesso ottenendo un vivace effetto decorativo mediante l'uso di elementi policromi. ...
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Pittore francese (Parigi 1590 - ivi 1649). Primo pittore di Luigi XIII e suo maestro di disegno, visse per un lungo periodo a Roma, dove nel 1624 divenne principe dell'Accademia di S. Luca, e dove fu influenzato [...] caravaggesca, ne desunse molti elementi e motivi che elaborò in maniera del tutto personale insieme ad altri di origine manieristica (Nascita della Vergine, Roma, S. Francesco a Ripa, Scene della vita di s. Francesco, Roma, S. Lorenzo in Lucina ...
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CURTI, Girolamo, detto il Dentone
Paolo Cassoli
Nacque a Bologna il 7 apr. 1575 da Antonio Maria, originario di Reggio Emilia e da una Orsolina bolognese (Bologna, Archivio arcivescovile, S. Niccolò [...] stato suo committente, alla bottega di C. Baglione, dedito in prevalenza a una pittura decorativa di impronta manieristica. Presso la bottega del Baglione, il C. "altrettanto si affezionò alla quadratura quanto alle figure prendesse avversione ...
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Pittore (Les Andelys, Normandia, 1594 - Roma 1665), tra i massimi esponenti del classicismo barocco. Allievo del pittore manierista Q. Varin (1611), nel 1612 si trasferì a Parigi dove, dopo un [...] le Metamorfosi di Ovidio (Windsor Castle) che, unica testimonianza rimastaci del periodo preromano, indicano una formazione ancora manieristica. Incoraggiato da Marino, ripartì per Roma dove, dopo un breve soggiorno a Venezia, giungerà all'inizio del ...
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CARRERA, Vito
Michele Cordaro
Nacque a Trapani, probabilmente intorno al 1555, da Andrea e da Giovanna, della quale è ignoto il casato. Il padre era scultore e incisore d'ambra, ed è ricordato come [...] a Palermo, ma distrutta nel secolo passato.
Da quanto ci è pervenuto più evidenti risultano i riferimenti alla cultura manieristica locale per la ripresa di un motivo iconografico molto diffuso in Sicilia e che trova i precedenti più espliciti in ...
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SAMO, Pittore di
L. Banti
Ceramografo corinzio che ha dipinto varie kotỳlai e un cratere. Il nome deriva da una kotỳle trovata a Samo. Il cratere è di fattura meno accurata delle kotỳlai ed è stato [...] e l'Idra. Il Payne data il pittore al 585-575 a. C. Il Benson, basandosi sulle forme allungate degli animali e una manieristica ricerca di eleganza, ha abbassato la data al 575-560 a. C. ciò che farebbe la sua produzione più recente dei vasi attici ...
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BORGIANNI (Borgiani, Burgiano, Borján), Orazio
Harold E. Wethey
Nacque a Roma intorno al 1578 da Giovanni, falegname fiorentino.
Dal testamento del B. risultano suoi "fratelli uterini" Giovanni Domenico [...] e ora nella collezione della principessa di Cerami a Catania: è la debole prova di un ragazzo che riflette la tarda tradizione manieristica (Bottari, 1936 e 1955).
Secondo il Baglione, il B., di ritorno a Roma dalla Sicilia, studiò la pittura e la ...
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CARDUCCI (in Spagna Carducho), Bartolomeo
Fiorella Sricchia Santoro
Pittore fiorentino, svolse la maggior parte della stia attività in Spagna, dove ebbe numerose e importanti commissioni, come Pompeo [...] , gli si riconosce una funzione di primo piano nel superamento in Spagna della cultura figurativa di radice più strettamente manieristica, importata dall'Italia con scambi continui lungo tutto il secolo, e nel maturare, anche tra gli artisti spagnoli ...
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DE ROSSI, Giovanni Antonio
Maria Assunta Bardaro Grella
Figlio di Lazzaro, nacque a Roma l'8 genn. 1616 (Spagnesi, 1964, p. 15) e fu avviato agli studi, che poi ultimò al Collegio Romano, dal padre, [...] cui ampliamento il D. lavorò dal 1660 al 1668, e che esprime, nelle sue forme, il tentativo di superare la tipologia manieristica. L'attività del D. fu molto vasta e poliedrica: progettò edifici religiosi e civili, fu membro dell'Accademia di S.Luca ...
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Scultore e medaglista (Montevarchi 1656 - Galatrona, Montevarchi, 1740). Dopo aver studiato disegno a Firenze, alla scuola della Galleria fondata dai Medici, nel 1678 fu inviato a Roma dal granduca per [...] l'altare in S. Maria di Carignano a Genova (1699). Lo stile di S. B. rivela la sua formazione tardo manieristica fiorentina nella estrema raffinatezza ed eleganza delle medaglie e nella ricerca di perfezione tecnica dei bronzi, nei quali si avverte ...
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manieristico
manierìstico agg. (pl. m. -ci). – Che si riferisce al manierismo o ai manieristi; che è proprio del manierismo o dei manieristi: pittura m.; correnti letterarie manieristiche. ◆ Avv. manieristicaménte, in modo conforme ai canoni...
Kitsch
〈kič〉 s. m., ted. [propr. «scarto»; prob. der. del ted. dialettale kitschen «intrugliare»]. – 1. Nell’uso com., produzione di oggetti presuntamente artistici, ma in realtà caratterizzati da ornamentazione eccessiva e dozzinale, banali...