JACKSON, Glenda
Francesco Bolzoni
Attrice cinematografica e teatrale inglese, nata a Birkenhead (Cheshire) il 9 maggio 1936. Di famiglia operaia, lascia la provincia per recitare in teatro e, a Londra, [...] , L'altra faccia dell'amore, 1970) con la sua duttile recitazione la J. contribuisce a una sorprendente operazione manieristica che miscela, al fine di una rilettura critica della stagione del decadentismo, le passioni che infuocarono artisti di ...
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LEONE, Sergio
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico, nato a Roma il 3 gennaio 1929, morto ivi il 30 aprile 1989. Figlio dell'attrice Bice Waleran e del regista Vincenzo (che, con lo pseudonimo di [...] di Rodi (1961).
Con Per un pugno di dollari (1964), firmato Bob Robertson, L. mandò a effetto una singolare operazione manieristica: ispirandosi a Yojimbo di A. Kurosawa, impose alla storia di un pistolero, dell'eroe di un ''genere'' avvezzo ai ritmi ...
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Reggiani, Serge (propr. Sergio)
Catherine McGilvray
Attore teatrale e cinematografico e cantante, naturalizzato francese nel 1948, nato a Reggio nell'Emilia il 2 maggio 1922. Nel corso della sua lunga [...] e talvolta struggenti. In Manon (1949) di Henri-Georges Clouzot R. fornì invece un'interpretazione di una gravità manieristica estenuata ma pur sempre avvincente. L'acme della sua carriera va comunque collocato nei primi anni Cinquanta: con il ...
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Trier, Lars von (propr. Trier, Lars)
Bruno Fornara
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 30 aprile 1956. Cineasta tra i più discussi, accusato di ambiguità, indicato come uno dei rappresentanti [...] , nel 1945, di un giovane tedesco, idealista e desideroso di aiutare la propria patria a rinascere; un'opera volutamente manieristica e ridondante ‒ prodotta dalla Zentropa, la società fondata dal regista con Peter Aalbæk Jensen e Bo Christensen ‒ in ...
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Zhang Yimou
Donatello Fumarola
Direttore della fotografia e regista cinematografico cinese, nato a Xi'an il 14 novembre 1950. Insieme a Chen Kaige e a Tian Zhuangzhuang, è uno dei cineasti più importanti [...] nella regia con Hong gaoliang, film già presago degli esiti successivi del suo cinema, dall'attenzione quasi manieristica verso la costruzione delle immagini (inquadratura, colore, luce, movimenti di camera, oggetti in scena, tutti sottoposti a ...
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Saura, Carlos
Flavio De Bernardinis
Regista cinematografico spagnolo, nato a Huesca (Aragona) il 4 gennaio 1932. Nell'ambito della sua ricca produzione si è rivelato autore capace di coniugare un senso [...] (1995), che ha segnato l'inizio della collaborazione con Vittorio Storaro, e Tango (1998), sofisticata, e alquanto manieristica, riflessione fra cinema, musica e danza, in cui le immagini di una macchina da presa computerizzata, disegnano labirintici ...
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Avanguardia sovietica
Pietro Montani
Con questa espressione ci si riferisce, complessivamente, all'insieme dei movimenti artistici che, al seguito di un'immediata adesione del gruppo futurista, si riconobbero [...] meglio tra poco, con Dziga Vertov) cogliervi soltanto un fatto di gusto o, peggio, una precoce estenuazione manieristica. Era in gioco, in realtà, una politica dell'immagine cinematografica, più precisamente una perentoria rivendicazione di autonomia ...
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manieristico
manierìstico agg. (pl. m. -ci). – Che si riferisce al manierismo o ai manieristi; che è proprio del manierismo o dei manieristi: pittura m.; correnti letterarie manieristiche. ◆ Avv. manieristicaménte, in modo conforme ai canoni...
Kitsch
〈kič〉 s. m., ted. [propr. «scarto»; prob. der. del ted. dialettale kitschen «intrugliare»]. – 1. Nell’uso com., produzione di oggetti presuntamente artistici, ma in realtà caratterizzati da ornamentazione eccessiva e dozzinale, banali...