BIANCHI (Bianco), Giovanni Battista
Giovanna Terminiello Rotondi
Esistono pochissime notizie biografiche di questo artista, vissuto verso la metà del sec. XVII e spesso erroneamente confuso con il quasi [...] restauro.
Nell'edificio la cura per la bellezza formale dimostra che l'artista è ancora legato alla cultura manieristica cinquecentesca, con particolari ricordi dell'arte del Palladio e del Sanmicheli, e non partecipa affatto del rinnovamento barocco ...
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FRANCESCHINI, Marcantonio
Aldo Foratti
Pittore, nato il 5 aprile 1648 in Bologna, ivi morto il 24 dicembre 1729. Ebbe i primi rudimenti da G. B. Galli, e fu l'allievo prediletto del Cignani. Divenne [...] l'Amore vittorioso e l'Autoritratto (Firenze, Uffizî). In queste e in numerose altre tele è facile avvertire la debolezza manieristica, da cui sono immuni molti disegni di putti degnissimi d'un continuatore dell'Albani.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler ...
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CONTARINI, Simone
Gino Benzoni
Nato il 27 ag. 1563 a Rubiana, nel Padovano, da Giambattista (1531-1563) di Simone e Marietta di Alessandro Gritti, il C. ebbe una sorella, Chiara, sposa a Girolamo Zane [...] movenze di contenuto e di forma riconducibili all'esempio di Celio Magno, il più autorevole rappresentante della temperie manieristica del tardo Cinquecento a Venezia. E non fortuitamente un sonetto del C. - unica attestazione contemporanea a stampa ...
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BELLI, Valerio, detto Valerio Vicentino
Franco Barbieri
Nacque a Vicenza nel 1468, da Antonio di Alberto, merciaio, ma discendente da nobile famiglia di origine nulanese. Secondo l'antica testimonianza [...] : uno degli ambienti certo più interessanti del Rinascimento veneto, specie riguardo alla diffusione ed allo sviluppo degli elementi "manieristici" centro-italiani.
Elio, figlio legittimo del B. e di cuis'è avuto occasione di far cenno, fu letterato ...
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MARCHESI, Giuseppe, detto il Sansone
Barbara Di Meola
Nacque il 30 luglio 1699 a Bologna. Soprannominato Sansone a causa della massiccia corporatura, fu allievo di A. Milani, dal quale mutuò la grande [...] dell'indipendenza dell'allievo dal maestro: l'abbandono di un'arcadica classicità a favore di una componente quasi manieristica, "le pose studiatissime delle figure, gli eleganti contrappunti di gesti e di atteggiamenti, […] il tocco di ricercato ...
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MONA, Domenico
Laura Orbicciani
– Non si conosce con precisione la data di nascita di questo pittore ferrarese, nato da famiglia «chiara e illustre» (Baruffaldi, p. 5), data che sarebbe da collocare [...] , palesa l’influenza del Bastarolo nell’impostazione della struttura compositiva, ma non mancano suggerimenti della cultura manieristica dell’Italia centrale. Gli accordi cromatici della tela non sono infatti lontani dalla tavolozza di Federico ...
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CERUTTI (Ceruti, Cerruto)
Andreina Griseri
Nati a Chieri da Gaspare e da una figlia del pittore Francesco Fea, i fratelli Antonio e Giovanni Francesco, data la consuetudine di lavoro nella bottega del [...] del Moncalvo e dell'Arbasia, e in cui era appunto intervenuto anche il nonno Francesco Fea. La medesima cultura manieristica, dominata dai modi del Moncalvo, dell'Arbasia e dell'Alberini, è ancora fortemente evidente nell'unica tela superstite ...
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COMPAGNO (Compagnio), Scipione
Paola Santa Maria
Pittore napoletano, documentato tra il 1641 e il 1649. Nato verso il 1624 (Zani, 1821, p. 13) o prima (Salerno, Il vero Filippo..., 1970), dopo un periodo [...] di s. Orsola (Vienna, Kunsthist. Museum; cfr. catalogo 1973).
Questo gruppo di opere rivela una base culturale sostanzialmente manieristica e stretti collegamenti con la pittura di François Nomé - soprattutto nel dipinto datato 1642 e in genere nelle ...
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A partire dagli anni Sessanta il dibattito architettonico s'incentra sui problemi linguistici. Ciò dipende da molteplici ragioni attinenti allo sviluppo della semiotica, all'esigenza di decodificare le [...] intento didascalico e riformatore; ricerca affannosa di nuove personalità che surroghino i maestri; approfondimento critico e riflessione manieristica. La prima opzione è incarnata dallo stesso Le Corbusier che, col grido della Chapelle de Ronchamp ...
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CALVART (Calvaert), Denis (Denys, Dionisio), detto Dionisio fiammingo
Paolo Borghi
Nacque probabilmente ad Anversa dal mercante Denis Caluwaert e da Marguerite van de Venne, che dai documenti dell'archivio [...] i giovani vi apprendevano le regole della pittura avendo come modelli i più grandi maestri del Cinquecento, mediati dalla cultura manieristica, nonché "i più famosi bassi rilievi, i più insigni getti, le più singolari teste, i più ricerchi torsi che ...
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manieristico
manierìstico agg. (pl. m. -ci). – Che si riferisce al manierismo o ai manieristi; che è proprio del manierismo o dei manieristi: pittura m.; correnti letterarie manieristiche. ◆ Avv. manieristicaménte, in modo conforme ai canoni...
Kitsch
〈kič〉 s. m., ted. [propr. «scarto»; prob. der. del ted. dialettale kitschen «intrugliare»]. – 1. Nell’uso com., produzione di oggetti presuntamente artistici, ma in realtà caratterizzati da ornamentazione eccessiva e dozzinale, banali...