DE ROSSI, Giovanni Antonio
Maria Assunta Bardaro Grella
Figlio di Lazzaro, nacque a Roma l'8 genn. 1616 (Spagnesi, 1964, p. 15) e fu avviato agli studi, che poi ultimò al Collegio Romano, dal padre, [...] cui ampliamento il D. lavorò dal 1660 al 1668, e che esprime, nelle sue forme, il tentativo di superare la tipologia manieristica. L'attività del D. fu molto vasta e poliedrica: progettò edifici religiosi e civili, fu membro dell'Accademia di S.Luca ...
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MUZIANO, Girolamo
Pittore, nato nel 1528 ad Acquafredda presso Brescia, morto il 27 aprile 1592 a Roma. Giovanissimo, si recò a Padova, poi, circa il 1548 a Roma. Lavorò a Orvieto (1556-1558), a Foligno [...] allora s'incrociarono e variamente si mescolarono a Roma. Il M. fu uno dei più notevoli rappresentanti della pittura manieristica a Roma, eclettico perciò e ansioso di raggiungere attraverso la fusione di formule disparate, attinte un po' ovunque, il ...
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Scultore e medaglista (Montevarchi 1656 - Galatrona, Montevarchi, 1740). Dopo aver studiato disegno a Firenze, alla scuola della Galleria fondata dai Medici, nel 1678 fu inviato a Roma dal granduca per [...] l'altare in S. Maria di Carignano a Genova (1699). Lo stile di S. B. rivela la sua formazione tardo manieristica fiorentina nella estrema raffinatezza ed eleganza delle medaglie e nella ricerca di perfezione tecnica dei bronzi, nei quali si avverte ...
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Pittore. Due epigrafi scoperte nella Biblioteca Vaticana precisano l'età di Michelangelo Merisi il giorno della sua morte, permettendo così di determinare il giorno della nascita: 28 settembre 1573. Comunque, [...] compiacque tanto del colorito di Giorgione che se lo propose per iscorta nell'imitazione". L'educazione del C. fu manieristica, perché il manierismo era la lingua comune della pittura del suo tempo; e manierista di scarsa personalità era quel Simone ...
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BASSI, Martino
Adriano Peroni
Nacque a Seregno nel 1542 (secondo altri nel 1548) e si dedicò all'architettura nel 1567 con l'assistenza alla fabbrica di S. Vittore al Corpo in Milano - a cui già aveva [...] . Tali interventi contribuirono alla fama del libello, che ancor oggi va annoverato tra i testi più interessanti dell'architettura manieristica.
Nel 1570 il B. era intanto succeduto all'Alessi come architetto di S. Maria presso S. Celso, di cui ...
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AQUILINI
Romualdo Sassi
Famiglia di pittori di Iesi che operarono in patria e fuori nei secc. XV-XVII. Capostipite di essa fu Andrea di Bartolo (143 5 circa- 1492), padre di Marcantonio, da cui nacque [...] in trono col Bambino e ai lati S. Francesco e S. Nicola di Bari.
L'arte del pittore è senza dubbio manieristica; tuttavia ha pregi di composizione sobria e calma, d'intonazione vivace, di cognizione sicura del disegno e trattazione adatta del colore ...
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Greca, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Le principali opere d'arte della civiltà greca si trovano menzionate in questa Enciclopedia sotto gli esponenti dei nomi di luogo dove esse si trovano conservate o [...] egli ha creato influenza direttamente i suoi successori, i quali non possono far altro che derivarne una interpretazione manieristica, o liberarsene cercando vie del tutto diverse. Nella scultura greca della fine del sec. V prevale l'interpretazione ...
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CLOVIO, Giorgio Giulio
Kruno Prijatelj
Nacque nel 1498 nel villaggio di Grižane (vicino Crikvenica, litorale croato a sud est di Fiume); non è sicura la forma originale del suo nome, del quale è peraltro [...] rispettivamente. A queste influenze l'accurata analisi della Cionini Visani (1971) ha aggiunto quelle düreriane, quelle pronunciatamente manieristiche derivanti dal Parmigianino, dal Bertoja e dal Salviati, le opere dei quali il C. aveva l'occasione ...
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PISTRUCCI, Camillo
Raffaella Catini
PISTRUCCI, Camillo. – Nacque a Roma l’11 febbraio 1856 da Federico Maria e da Maria Scarsella.
La famiglia paterna annoverava artisti e patrioti: i Pistrucci furono [...] stile nazionale: ne risultò l’elaborazione di «un linguaggio pausato, accademicamente impeccabile, purgato di ogni ambiguità manieristica, con alcuni cauti riferimenti all’architettura europea» (Placido, 1991, p. 66).
Opera giovanile fu il progetto ...
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CHIANTORE, Giuseppe
Franca Dalmasso
Nacque a Cumiana (Torino) il 13 ottobre 1747 (doc. in Schede Vesme, p. 307). Studiò a Torino, quindi si stabilì a Savigliano divenendo stimato ritrattista. Si sposò [...] , è stato trasportato nella sacrestia); una Annunciazione su tela, di medie proporzioni, nell'ospedale della Sanità, di impronta manieristica, con rimandi a G. Claret (in buone condizioni, porta sul retro la dicitura "Ioseph Chiantor pinxit" e la ...
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manieristico
manierìstico agg. (pl. m. -ci). – Che si riferisce al manierismo o ai manieristi; che è proprio del manierismo o dei manieristi: pittura m.; correnti letterarie manieristiche. ◆ Avv. manieristicaménte, in modo conforme ai canoni...
Kitsch
〈kič〉 s. m., ted. [propr. «scarto»; prob. der. del ted. dialettale kitschen «intrugliare»]. – 1. Nell’uso com., produzione di oggetti presuntamente artistici, ma in realtà caratterizzati da ornamentazione eccessiva e dozzinale, banali...