CACCINI, Giovan Battista
Mina Bacci
Scultore e architetto, di famiglia romana trasferitasi a Firenze, dove nel 1600 il C. ottenne la cittadinanza (Baldinucci-Manni, p. 111 nota) e dove il fratello Giulio [...] quello di primo Cinquecento) forme più composte e moderate che concorrono a stemperare il guizzo della forma serpentinata manieristica; riveste le figure sacre di ridondanti e decorosi panneggi, aderendo fedelmente (per esempio nel S. Alessio per la ...
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Vedi RODIA, Arte ellenistica dell'anno: 1965 - 1996
RODIA, Arte ellenistica
L. Laurenzi
Conosciamo molte firme di scultori attivi in R., durante l'ellenismo e dalle iscrizioni trovate nei santuarî di [...] una corona di frutta, certamente simbolici, ma di vivacità e grazia veristiche che non nuocciono alla sintassi decorativa e manieristica dell'opera.
Oltre a queste espressioni un centro così elevato e raffinato di cultura, come quello dei Rodi, neque ...
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CASELLI, Cristoforo (detto anche Cristoforo Parmense, Cristoforo da Parma, Cristoforo Temperelli o il Temperello)
Anchise Tempestini
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Figlio di Giovanni di Cristoforo, forse pittore anch'egli, nacque [...] 'ambito delle correnti pittoriche che, tra i due secoli, tengono il campo a Parma prima della svolta cinquecentesca e manieristica impostavi dal Correggio e dal Parmigianino.
Fonti e Bibl.: F. M. Grapaldo, De partibus Aedium liber secundus, [Parma ...
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CORSUTO, Pietro Antonio
Ninni Pennisi
Poche le notizie sulla vita e la figura del Corsuto, nato a Saponara (nella provincia di Messina) nella prima metà del secolo XVI. Studiò a Napoli, dove si addottorò [...] di livelli finguistici avviene in base alla identificazione della lingua letteraria con la "locuzione artificiosa" di ispirazione manieristica. Se la lingua letteraria è "artificio", cioè "perfezione del ben scrivere e del retto scrivere" (p. 12 ...
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CANALI, Paolo
Silla Zamboni
Nacque a Bologna nel 1618 da Pellegrino di Domenico e da Lisabetta Negri. La prima citazione della sua opera di architetto, e ingegnere è delMasini (1666) e si riferisce [...] una dimensione autonoma, in una chiave sobria e fimzionale, del gusto barocco. Assai indicativa della continuità fra cultura manieristica e barocca in area emiliana è la facciata della "Munizione" nel cortile di palazzo d'Accursio (1661), in ...
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Teatro del Cinquecento, La tragedia - Introduzione
Renzo Cremante
Le ragioni della scelta sono suggerite in primo luogo, come dalla fisionomia della collezione e dalla misura del volume, così dalla [...] , l'istituto della rimalmezzo che costituisce uno dei legati più cospicui trasmessi dallo Speroni alla versificazione manieristica e barocca.
Cure particolari ha naturalmente richiesto il commento, non soltanto per la quasi assoluta verginità ...
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DECIO (Desio, De Desio)
Silvana Pettenati
Famiglia di artisti operosi in Lombardia nei secoli XV-XVI.
Giovanni, miniatore, fu attivo a Milano intorno alla metà del secolo XV. È autore dell'ornamento [...] lombardi…, in Commentari, III (1952), p. 194 (per Giovanni Antonio e Giacomo); C. Baroni, La pittura lomb. durante la crisi manieristica, Milano 1955 (dispense univers.), p. 49; S. Samek Ludovici, Illustr. del libro e inc. in Lombardia nel '400 e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I maestri fiamminghi compiono viaggi in Italia per ammirare e studiare i grandi artisti [...] quale esegue opere di piccolo formato. L’artista tratta preferibilmente temi mitologici, nei quali sintetizza la lezione manieristica di sublime eleganza nei colori e nelle pose.
La cultura manierista caratterizza tutti i suoi spostamenti in Italia ...
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D'AMATO, Giovanni Antonio, detto il Giovane
Angela Catello
Documentato a Napoli come pittore tra il 1594 e il 1635 è detto "il Giovane" per distinguerlo da un omonimo pittore che era vissuto in epoca [...] , poi dimenticato dalla critica moderna - il quale testimonia, con le sue numerose opere, la vitalità della tradizione manieristica napoletana meno accademica e, a volte, ricca di spunti in favore di una religiosità "popolare".
Secondo la tradizione ...
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FIORENZO di Giuliano di Geminiano
Antonella Pesola
Non si conoscono gli estremi anagrafici di questo intagliatore documentato a Perugia dalla seconda metà del XVI all'inizio del XVII secolo. Il primo [...] tra Cinquecento e Seicento, Perugia 1987, pp. 126, 132; K. Zimmermanns, Umbria, Milano 1990, p. 302; F.F. Mancini, La decorazione manieristica della cattedrale, in Una città e la sua cattedrale…, il duomo di Perugia, a cura di M.L. Cianini Pierotti ...
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manieristico
manierìstico agg. (pl. m. -ci). – Che si riferisce al manierismo o ai manieristi; che è proprio del manierismo o dei manieristi: pittura m.; correnti letterarie manieristiche. ◆ Avv. manieristicaménte, in modo conforme ai canoni...
Kitsch
〈kič〉 s. m., ted. [propr. «scarto»; prob. der. del ted. dialettale kitschen «intrugliare»]. – 1. Nell’uso com., produzione di oggetti presuntamente artistici, ma in realtà caratterizzati da ornamentazione eccessiva e dozzinale, banali...