CORTESE, Giulio
Ninni Pennisi
Nacque a Modena (ma Chioccarelli propende per una origine napoletana) attorno al 1530, da nobile famiglia. Sacerdote (secondo il Regio, invece, "cavaliere napoletano"), [...] un Discorso fatto intorno alle forze del senso e dell'intelletto, più volte allude). In opposizione alla tradizione manieristica, il C. considera la poesia come strumento conoscitivo della realtà e teorizza la fondazione scientifica dell'espressione ...
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BOCCACCI (Boccaccino), Camillo
Alfredo Puerari
Figlio di Boccaccino e di Adriana di Farfengo, nacque a Cremona nel 1504 (nell'inventario dei beni ereditati dal padre, steso nel 1526, è dichiarato di [...] audacissima di stile, che fanno del B. "uno dei grandi inventori di forme artistiche nell'ambito totale del movimento manieristico" (Gregori).
Ai disegni restituiti al B. dal Parker e dalla Gregori sono da aggiungere l'Adultera della coll. Rasini ...
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BISSONI, Giambattista
Nicola Ivanoff
Nacque a Padova nel 1576 circa. Secondo il Ridolfi, sarebbe stato "discepolo di Francesco Apollodoro detto di Porcia, huomo stimato in Padova nel fare de' ritratti... [...] B. fu un pittore provinciale, piuttosto eclettico. Lasciò numerose opere, tutte nel Padovano, caratterizzate da una certa aspirazione manieristica alla grandiosità, da un'intonazione fredda e da ombre nerastre.
Fonti e Bibl.: C. Ridolfi,Le maraviglie ...
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Vedi ATTICI, Vasi dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ATTICI, Vasi (v. vol. ι, p. 893 e S, p. 99)
P. E. Arias
Gli studi recenti sui vasi a., oltre a operare una revisione critica delle attribuzioni, esaminano [...] il problema della scelta dei temi da parte del pittore a una valutazione critica della sua imagerie.
L'atmosfera lievemente manieristica che percorre la produzione di Amasis spiega la vicinanza di due pittori, quello dei Gomiti in fuori e l'Affettato ...
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CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] (anche in sede epistolografica: vedi la lettera a Giuseppe Giova del 17 marzo 1559), la sua predilezione per la pittura manieristica (nella lettera al Vasari del 10 maggio 1548 il C. esibisce un archetipo letterario che dovrà essere eseguito su tela ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La drammaturgia tragica cinquecentesca nasce dal tentativo umanistico di dare nuova [...] di un percorso poetico che conduce la tragedia lontano dall’ortodossia aristotelica verso il tormentato universo poetico manieristico. La violenza delle tragedie senechiane è imitata nell’Orbecche per attingere un patetismo esasperato che scardina la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento le esigenze di un recupero d’immagine per la città capitale della Controriforma [...] come i cardinali Bellarmino e Baronio) si muovono nel solco tracciato dal predecessore.
Sono così gli artisti dell’ultima generazione manieristica, primo fra tutti il pittore Giuseppe Cesari detto il Cavalier d’Arpino e lo scultore Nicolas Cordier, a ...
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FENIS (Fenice, Fenici), Barthélemy (Bartolomeo)
Graziella Martinelli Braglia
Non si conoscono gli estremi anagrafici di questo pittore attivo a Modena nel XVII secolo; la famiglia, originaria della [...] da minuscole figurette, a tratti quasi lenticolari; parimenti, dal Callot deriva al F. sia la tendenza ancora manieristica di deformare i personaggi, sia l'abilità ad organizzare coralmente gli episodi, in un'orchestrazione dall'ampio movimento ...
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POMIS, Giovanni Pietro (
Giovanni Pietro Telesphoro)
Dagmar Probst
de. – Nacque nel 1569 a Lodi. Il giorno della nascita e i nomi dei genitori sono sconosciuti.
Sull’origine dell’artista e sulla sua [...] dal 1600 al 1610, sono caratterizzate da una forma grafica dura, tinte vivaci, contrasti cromatici forti e una disposizione manieristica tendente al piatto, come la pala d’altare Apoteosi della Controriforma (1602 circa, Graz, chiesa di S. Antonio) o ...
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MEZZARISA, Francesco
Emilia Capparelli
MEZZARISA (Mezzarixa), Francesco (detto Risino). – Figlio di Antonio, nacque a Faenza probabilmente intorno al 1507.
Non sono noti dati biografici di questo ceramista, [...] di Palermo denota influssi dalla pittura manierista, evidenti soprattutto nel tema dei due ladroni. Un riferimento alla cultura manieristica è presente anche nella targa con la Crocifissione del British Museum, che trascrive, infatti, la stampa di un ...
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manieristico
manierìstico agg. (pl. m. -ci). – Che si riferisce al manierismo o ai manieristi; che è proprio del manierismo o dei manieristi: pittura m.; correnti letterarie manieristiche. ◆ Avv. manieristicaménte, in modo conforme ai canoni...
Kitsch
〈kič〉 s. m., ted. [propr. «scarto»; prob. der. del ted. dialettale kitschen «intrugliare»]. – 1. Nell’uso com., produzione di oggetti presuntamente artistici, ma in realtà caratterizzati da ornamentazione eccessiva e dozzinale, banali...