Pittore, attivo nel territorio della Spezia tra il 1530 e il 1550 circa. Sua unica opera firmata e datata (1539) è una Gloria di s. Nicolò da Tolentino (La Spezia, Municipio), in cui appare educato ai [...] modi di Perin del Vaga, pur risentendo anche dei primi manieristi nordici. ...
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Gemäldegalerie Alte Meister Fra le più importanti pinacoteche europee, fondata a Dresda dai principi elettori di Sassonia fra la fine del 17° e la prima metà del 18° secolo. Il nucleo più importante della [...] collezione, la raccolta di pittura italiana comprendente capolavori di maestri rinascimentali, manieristi e barocchi, fu acquistato nel 1747 dal duca di Modena. Accanto a tele quali La Madonna Sistina di Raffaello o la Venere di Giorgione vi sono ...
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MOTTA, Raffaello, detto Raffaelino da Reggio
Carlo Gamba
Pittore, nato a Codemondo presso Reggio nell'Emilia circa il 1550, morto a Roma nel 1578. Scolaro di Lelio da Novellara, giovanissimo andò a [...] Roma e sotto il pontificato di Gregorio XIII si distinse subito tra gli altri manieristi per gusto e grazia di composizione e per vivacità di pennello, specialmente nell'affresco, conservando alcunché della tradizione del Correggio e del Parmigianino ...
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Theimer, Ivan
Theimer, Ivan. – Artista ceco (n. Olomouc, Moravia, 1944). Studia all’Accademia di belle arti di Olomouc. Predilige l’utilizzo della fusione in bronzo e realizza sculture dal solido impianto [...] sue fonti di ispirazione: dai corpi ai miti della grande scultura antica greca e romana, alle forme dei manieristi toscani, alle strutture piramidali che rimandano alle simbologie dell’antico Egitto. Realizza opere monumentali che sono state spesso ...
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BALDUCCI, Giovanni, detto il Cosci
Renzo Chiarelli
Nacque a Firenze intorno al 1560 da Bastiano di Marco. Fu chiamato "il Cosci", dal nome dello zio materno Raffaello Cosci, presso il quale era stato [...] B. Naldini, si mantenne come costui nella linea tradizionale che contraddistingue gli epigoni vasariani e, in generale, i tardi manieristi fiorentini, con lontani riflessi dell'arte di Andrea del Sarto, del Pontormo, del Bronzino, e a volte - come in ...
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MYSON (Μύδων)
E. Paribeni
Ceramista e ceramografo attico, la cui attività può esser fissata intorno al 500 e nei primi due decennî del V sec. a. C. I frammenti di un cratere a colonnette dall'Acropoli [...] 806) ci conservano la sua firma come vasaio e come pittore.
J. D. Beazley lo considera caposcuola del gruppo dei manieristi, che comprende i Pittori dei Porci, di Leningrado, di Agrigento, e di cui il virgulto più glorioso è rappresentato dal Pittore ...
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SALVIATI Cecchino
Carlo Gamba
Francesco de'Rossi , detto CS., pittore, nacque a Firenze nel 1510, morì a Roma l'11 novembre 1563; fu allievo di Andrea del Sarto. Recatosi assai giovane a Roma, il soprannome [...] . Ivi studiando il disegno di Michelangelo, il colorito del Parmigianino e il gusto decorativo di Polidoro da Caravaggio, tra i manieristi romani divenne il più grandioso, il più ardimentoso, il più ricco di colore. Intorno al 1540 a Venezia dipinse ...
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Pittore (n. Perugia 1480 circa - notizie fino al 1553). Condiscepolo, presso il Perugino, di Raffaello, ne fu poi seguace e collaboratore, accostandosi in seguito a Giulio Romano e a fra Bartolomeo. Lasciò [...] di Perugia. Il figlio Orazio (Perugia 1510 circa - Roma 1583), discepolo e collaboratore del padre, si ricollega ai manieristi fiorentini. Fu anche stuccatore e architetto (stucchi della tribuna del Duomo di Palermo, 1541-44). A Perugia fondò, con ...
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ivi 1560 ca.), suo collaboratore e seguace, che lasciò opere in chiese del Veneto, e il figlio Orazio (n. 1515 ca. - Venezia 1576), suo allievo e collaboratore. Allievi di Tiziano furono anche Cesare (Pieve [...] (1590), importante per la storia del costume; Marco (Pieve di Cadore 1545 - Venezia 1611), suo cugino, vicino ai manieristi veneziani nei dipinti eseguiti per Palazzo Ducale a Venezia. Il figlio di Marco, Tiziano, detto il Tizianello (Venezia 1570 ca ...
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Scultore e architetto. Probabilmente fiorentino, nacque nel 1556; morì a Firenze tra il marzo del 1612 e il marzo del 1613. Scolaro di G.A. Dosio, eseguì (1578 circa) per la badia di Passignano la statua [...] S. Maria Maggiore. Già in queste prime opere c'è una ricerca di eleganza, lontana dalla voluta grandiosità dei manieristi michelangioleschi. In tutto seguace del Giambologna il C. si mostra nei rilievi delle porte bronzee del duomo di Pisa (Natività ...
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maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...