Il cristianesimo siriaco
Protagonisti, stagioni e nodi problematici dalla prima evangelizzazione all’esordio del V secolo
Vittorio Berti
Con l’espressione ‘cristianesimo siriaco’ si vuole qui fare riferimento [...] all’esigenza di compattezza culturale che richiedeva il processo incoativo di strutturazione dello Stato. Se la persecuzione del manicheismo, che culminò nell’esecuzione di Mani a Bet Laphat (276), fu per certo la principale preoccupazione del regime ...
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TOLLERANZA
Felice BATTAGLIA
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. Questo termine si può definire solo in contrapposizione al suo opposto, l'intolleranza: è dunque l'astenersi, da parte d'individui, società religiose, stato, ecc., dall'osteggiare [...] la sua giustificazione. Questa concezione è abbastanza vicina all'altra, di cui si hanno esempî nello gnosticismo orientale, nel manicheismo e nello stesso Islām, cioè che la verità si sia rivelata in forme diverse ai varî popoli, ciascuno dei quali ...
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. Storia delle religioni. - Da motivi elementari di semplici antitesi cosmiche e naturistiche - estate e inverno, luce e tenebre, cielo e terra, maschio e femmina, ecc. - si svolsero nel pensiero religioso [...] Antitesi di Marcione interferiscono con l'opposizione fra il Dio del Vecchio e il Dio del Nuovo Testamento. Il manicheismo professò, in termini di una complicata mitologia, un radicale dualismo, fondato sull'opposizione del mondo delle tenebre al ...
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. Questo nome designa per sé soltanto coloro (cristiani) che praticano la continenza (gr. ἐγκράτεια); Ireneo parla infatti di "continenti) (ἐγκρατεῖς) ma Clemente Alessandrino, Ippolito Romano ed Eusebio [...] ricollegato allo gnosticismo, come le dottrine affini, condannate nel sec. IV dal sinodo di Gangra, all'influsso del manicheismo.
Fonti Principali: Ireneo, Adv. haer., I, xxv111 (greco in Eusebio, Hist. Eccl., IV, 29); Ippolito, Philosoph., VIII, vii ...
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Figlio di Ermia e di Edesia, e scolaro di Proclo in Atene, fu poi, come il padre, a capo della scuola alessandrina, nella seconda metà del sesto secolo d. C. Ebbe un gran numero di scolari e divenne celebre [...] alle dottrine delle idee e dei numeri: asserì, in accordo col neoplatonismo. l'eternità del mondo. Combatté, infine, il manicheismo e il fatalismo stoico e cercò di dimostrare, sulle orme di Giamblico, la conciliabilità della volontà divina con la ...
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LAO-TZE, o, più esattamente, Lao-tzŭ
Giovanni Vacca
Filosofo cinese del sec. V a. C., di cui non si conoscono con certezza né il nome, né date esatte, né le vicende della vita. Lao tzŭ è un soprannome [...] C., in un libro sulla conversione dei barbari (Hita Hu ching), fa profetizzare a L. una sua futura reincarnazione nel fondatore del manicheismo. Si dice che egli sia vissuto 84 anni. Nella piccola città di Lu-yi, a poca distanza a sud di Kwei-te, nel ...
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SOGDIANA
Antonino Pagliaro
. Provincia dell'impero achemenide sulla riva destra dell'Oxo, abitata da genti iraniche. Conquistata da Ciro nelle campagne tra il 545 e il 539 a. C. costituì la provincia [...] erano spinte nel Turkestan, stanziandosi nella parte nord-occidentale e partecipando attiiamente alla diffusione del buddhismo e del manicheismo nell'Asia centrale e in Cina. I resti di un monumento scoperto nella Mongolia settentrionale nel luogo di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla filosofia di Roma
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se è stato possibile scrivere qualche parola sulla filosofia [...] forme di sincretismo religioso che hanno attraversato il mondo mediterraneo dal II secolo in avanti, o la gnosi e il manicheismo…
È come se uno storico del futuro decidesse di trattare la cultura del XX secolo in volumi separati, dedicandone uno ...
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SERINDIA
M. T. Lucidi
Regione dell'Asia Centrale comprendente l'area intorno al bacino del Tarim nel Turkestan cinese, la cosiddetta Kashgaria (Sinkiang).
Notizie storiche, sia pure lacunose, sull'Asia [...] componente turca, si fa sentire con maggiore intensità. Rilevabile è l'apporto iranico (legato poi alla penetrazione del manicheismo e del nestorianesimo) che è responsabile di nuove soluzioni iconografiche che riescono a fondersi con tecniche e modi ...
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Vivo e scambievole affetto fra due o più persone, ispirato in genere da affinità di sentimenti e da reciproca stima. Nella filosofia greca il termine a. (ϕιλία) si incontra dapprima come concetto fisico [...] Gesù chiama amici, non servi, i discepoli) e che ha risonanze anche fuori del cristianesimo (Filone, mandeismo, manicheismo), esiste inoltre un’a. soprannaturale, divina. S. Tommaso, sviluppando concetti aristotelici e cristiano-neoplatonici (pseudo ...
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manicheismo
s. m. [der. di manicheo]. – 1. Religione fondata nell’antica Persia da Mani, noto in Occidente anche come Manicheo, nel 3° sec. d. C.: muovendo probabilmente da un’esperienza etica vissuta come continua tensione tra bene e male,...
manica
mànica s. f. [lat. manĭca, der. di manus «mano»; nel sign. 5 a, calco dello spagn. manga (cfr. anche, in questa accezione, il lat. manus)]. – 1. a. Parte del vestito, maschile e femminile, che copre il braccio fino alle mani: le m....