Pittore e scrittore francese (Parigi 1861 - Offranville 1942). La sua pittura si ispira a quella di J. Whistler, distinguendosi per maestria tecnica (ritratti di Proust, Gide, Debussy, ecc.). Scrisse varî [...] libri di ricordi e di critica artistica (fu amico degli impressionisti: Manet, Degas, Renoir) e due romanzi, Aymeris (1922) e Émilienne et la maternité (1929). ...
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Serie di esperienze artistiche elaborate in Europa tra il 1885 e il 1905 e orientate al superamento del naturalismo impressionista e a una maggiore essenzialità formale e cromatica; introdotto nella storia [...] e nella critica d’arte da R. Fry in occasione della mostra Manet and The Post-Impressionists (1910, Londra), il termine comprende soluzioni diverse: dal neoimpressionismo al simbolismo, al divisionismo italiano ecc. ...
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Collezionista d'arte (Winterthur 1885 - ivi 1965). Accanto agli affari coltivò un profondo interesse per le arti. Nominato conservatore del Gabinetto delle stampe del Kunstmuseum di Winterthur (1916), [...] dal 1924 si dedicò esclusivamente alla prestigiosa collezione (Cranach, G. David, Holbein, El Greco, Delacroix, Manet, Cézanne, ecc.) raccolta nella sua casa Am Römerholtz. Fece parte anche di commissioni per la promozione e conservazione delle opere ...
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Pittore francese (Parigi 1840 - Giverny 1926). Tra i più grandi protagonisti della rivoluzione impressionista, fu forse lo spirito più lucido, risoluto e conseguente del movimento, ai cui principi fondamentali [...] degli effetti di colore e di luce la base della pittura. Nel 1865 conobbe Courbet che lo influenzò al pari di Manet. Se le prime opere furono figure e composizioni (Camille, 1866, Brema, Kunsthalle; Donne in giardino, 1867, Parigi, Musée d'Orsay) che ...
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WEIR, Julian Alden
Delphine Fitz Darby
Pittore, nato a New York il 30 agosto 1852, morto l'8 dicembre 1919. Fu educato dapprima dal padre Roberto Walter W. (1803-1889), professore di disegno all'Accademia [...] di West Point e maestro del Whistler, quindi dal Gérôme a Parigi, dove subì profondamente l'influsso di Bastien-Lepage, Manet e Whistler. Fu uno dei più abili impressionisti americani; notevole in lui la bellezza dei toni argentei. Il suo Pascolo ...
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Corrente artistica sviluppatasi in Francia nel 19° secolo.
Arte
Il nome i. deriva dall’epiteto, inizialmente usato in senso spregiativo contro i pittori del gruppo, tratto dal titolo di un quadro di C. [...] al gruppo di Courbet, E. Boudin e J.B. Jongkind, a sua volta in rapporto con C. Baudelaire. In quell’anno Manet dipinse Musique aux Tuileries (1860, Londra, National Gallery) e conobbe Degas, che iniziava a eseguire i quadri ispirati alla corsa dei ...
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Collezionista d'arte (m. 1928), moglie di Henry Osborne H. (New York 1847 - ivi 1907), industriale zuccheriero; raccolse, con il solo criterio della qualità, una collezione d'arte d'inestimabile valore. [...] Museum di New York, a cui legò poi un importante nucleo di opere di pittura, scultura, arti minori. Vi sono rappresentati: il Veronese, il Bronzino, Poussin, Rembrandt, el Greco, Goya; con numerose opere, Degas, Courbet, Corot, Monet, Manet, Cézanne. ...
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Pittore (Anversa 1582 o 1583 - Haarlem 1666). Pur partecipe delle innovazioni caravaggesche importate dalla scuola di Utrecht, la sua pittura se ne distanzia per l'originalità nell'uso del colore e per [...] dai contemporanei, fu criticamente riscoperto solo nel 19º sec. e a lui guardarono con interesse artisti come G. Courbet, E. Manet, ecc.
Vita e opere
Iscritto dal 1610 nella gilda di San Luca di Haarlem, dove la sua famiglia si era trasferita dopo ...
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GORDIGIANI, Eduardo
Marco Pierini
Nacque a Firenze il 18 genn. 1866 dal pittore Michele e da Gabriella Coujère. Terminati gli studi classici al collegio Domengé nel 1880, intraprese, per volere della [...] al 1885 ebbero inizio i ricorrenti viaggi a Parigi con gli amici E. Fabbri e A. Müller, durante i quali conobbe E. Manet, J.-A. Renoir, H. Toulouse-Lautrec e P. Cézanne. La loro influenza, insieme con quella di G. Boldini, si rivelò determinante per ...
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Pittore (Aix-en-Provence 1839 - ivi 1906). Di famiglia agiata, dovette tuttavia superare dure difficoltà per l'incomprensione del padre che ostacolò la sua vocazione; il carattere diffícile e le continue [...] la pubblicazione del romanzo dello scrittore, L'oeuvre, il cui protagonista, un pittore, "génie avorté", adombrava la figura di Manet, ma soprattutto quella di Cézanne. Nel 1861 si recò per la prima volta a Parigi dove, evitando ogni insegnamento ...
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impressionismo
s. m. [dal fr. impressionnisme]. – 1. Corrente artistica, la più vitale e rinnovatrice della pittura nel sec. 19°, che deriva il suo nome dall’epiteto spregiativo (impressionnistes, e questo dal titolo di un quadro di C. Monet,...
salon
〈salõ′〉 s. m., fr. [dall’ital. salone, vocabolo con cui il francese ha in comune anche le altre accezioni]. – Esposizione periodica di opere di artisti contemporanei. In partic. il termine designa la più importante esposizione d’arte...