(ebr. Mal’ākī) Titolo dell’ultimo libro dei Profeti minori nell’Antico Testamento. Si tratta di un libro anonimo, essendo M. un appellativo comune (in ebraico «il mio messo»), tratto da una frase del libro stesso (3, 1). Il testo ebraico si compone di tre capitoli, che divengono quattro nella Vulgata per una ripartizione differente. L’importanza del libro, databile intorno al 430, tra le due missioni ...
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MALACHIA
Giuseppe Ricciotti
. Titolo dell'ultimo libro dei Profeti minori quindi presumibilmente del suo autore. Poiché in ebraico Mal'ākhī significa "il mio messo [angelo]" (ma, se qui è nome proprio, [...] cui le due visite di Neemia vanno poste rispettivamente al 445 e al 428 e il ritorno di Esdra al 398, ritiene che Malachia abbia preceduto anche Neemia, e lo stima doversi assegnare al 450-445 a. C.
Anche più complessa è la questione delle relazioni ...
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Ecclesiastico irlandese (Armagh 1094 circa - Chiaravalle, Aube, 1148). Abate di Bangor (1123) e vescovo di Connor (1125 circa), poi arcivescovo di Armagh e primate d'Irlanda (1132). Lavorò attivamente alla riforma della Chiesa anche dopo essersi ritirato a Chiaravalle (1138) ...
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Musicista (n. Bologna 1666 - m. forse in Spagna 1740 circa); religioso servita e organista a Bologna, svolse poi varia attività musicale nei maggiori centri d'Europa, specialmente a Londra. Fecondo compositore di lavori operistici, religiosi, vocali da camera, l'A. è oggi ricordato specialmente quale esponente italiano della musica per viola d'amore, strumento del quale egli fu virtuoso e didatta ...
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DE CRISTOFORIS, Malachia
Giuseppe Armocida
Giuseppina Bock Berti
Di nobile famiglia, nacque a Milano il 9 nov. 1832, da Giovan Battista e da Giovanna Adelaide Rota. Degli otto. fratelli dei D. emerse [...] sopra tutti la figura di Carlo, ben noto per l'impegno politico.
Compiuti i primi studi in Milano, allievo dell'istituto Boselli che accoglieva i giovani delle migliori famiglie cittadine, il D. s'iscrisse ...
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CENNI, Gaetano
Marina Caffiero
Nacque il 1° maggio 1698 a Spignana di San Marcello Pistoiese da Carlo. Fu avviato agli studi umanistico-letterari, insieme con il fratello Matteo Rinaldo, presso il seminario [...] di lettere umane. Vi rimase per tre anni, durante i quali ricevette l'ordinazione sacerdotale, finché, nel 1724, il padre Malachia Inguimbert, che era stato rettore del seminario di Pistoia e che nel frattempo si era stabilito a Roma, lo invitò a ...
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PROFETA e PROFETISMO
Marcel SIMON
Giuseppe RICCIOTTI
Ornella TOMASSONI
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. Nell'accezione oggidì più comune del termine profeta, l'idea del prevedere e predire il futuro prevale, pur senza eliminarla [...] sempre più la memoria e ne adornò i sepolcri.
L'ultimo profeta di cui ci sono pervenuti gli scritti con la loro attribuzione è Malachia, che agì in Gerusalemme a mezzo il secolo V a. C. Non è senza una ragione che i suoi scritti siano messi nel ...
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BALLERINI (Ballarini), Simone
Armando Petrucci
Nacque a Roma da famiglia modesta il 28 ott. 1716. Allevato nel seminario vaticano, vi studiò il greco e il latino; nel 1734 vi tenne una breve e convenzionale [...] a Roma nello stesso anno. Ciò gli valse la benevolenza del pontefice, che lo raccomandò al suo bibliotecario privato, Malachia d'Inguimbert, nominato nel 1735 vescovo di Carpentras, il quale portò con sé nella nuova sede il Ballerini. Divenuto ...
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PROFETI MINORI
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. È il nome convenzionale che si dà a un gruppo di libri profetici della Bibbia la cui piccola mole ha fatto sì che, contro un preciso ordine cronologico in relazione con altri libri [...] "maggiori" dato ai libri di Isaia, Geremia, Ezechiele e (sotto un certo aspetto) Daniele. I profeti "minori" sono 12, cioè: Osea, Amos, Gioele, Abdia, Giona, Michea, Nahum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Malachia (v. bibbia, VI, p. 885). ...
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malacarne
(o 'mala carne') s. f. (pl. malecarni). – 1. Nome con cui s’indicò un tempo quella che ora è chiamata carne di bassa macelleria. 2. In senso fig., non com., persona disonesta o malvagia: non fidartene, è una m. (anche al masch.:...
malachite
s. f. [prob. dal lat. molochitis, nome di una pietra dura, dal gr. μολοχῖτις, der. di μολόχη o μαλάχη «malva», con allusione al colore]. – 1. Minerale monoclino, carbonato basico di rame, di color verde intenso (detto appunto verde...