Giurista (Messina 1915 - Roma 1992). Insegnò diritto del lavoro e diritto civile nelle univ. di Messina e Pisa. Ha fatto parte del Consiglio Superiore della Magistratura.
Tra le opere principali si ricordano: [...] Il diritto soggettivo (1943); Il conflitto dei diritti e l’art. 1380 del codice civile (1950); Limiti costituzionali dell’autonomia privata nel rapporto di lavoro. Introduzione (1955); L’amministrazione ...
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GAROFALO, Raffaele
Paolo Camponeschi
Nacque a Napoli il 18 nov. 1851 da Giovanni, di un'antica famiglia di origine catalana, e da Carolina Zezza di Zapponeta.
Terminati nel 1872 gli studi di giurisprudenza, [...] sull'osservazione psicologica e antropologica del delinquente e delle circostanze esterne al reato.
La carriera del G. in magistratura raggiunse i più alti gradi: consigliere della Corte di cassazione di Roma nel 1902 e presidente di sezione della ...
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CASATI, Ettore
Giorgio Rebuffa
Nacque a Chiavenna, nella provincia di Sondrio, il 24 marzo 1873 da Luca e da Valentina Lavanga. Laureatosi in giurisprudenza alla università di Milano, egli iniziò subito [...] molto ampia. Di lui infatti possiamo menzionare soltanto poche opere.
Fra queste: Spunti di diritto processuale in recenti sentenze della magistratura del lavoro, in Studi in on. di A. Ascoli, Messina 1931, pp. 611-618 (in questo scritto il C. pare ...
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SALVETTI, Nicola
Enrico Besta
Giurista italiano della seconda metà del sec. XVIII, morto agl'inizî del XIX. Nativo di Volterra, studiò e insegnò a Pisa dove fu lettore straordinario di diritto civile. [...] Poi entrò nella magistratura. Fu tra i primi autori che cercarono di studiare storicamente anche le leggi più recenti. Scrisse prima: De ortu et progressu legislationis in Etruria (Firenze 1771); poi, con visione più ampia, benché il titolo sembri ...
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AZARA, Antonio
Francesco Tritto
Nacque a Tempio Pausania (Sassari) il 18 genn. 1883 da Sebastiano e da Antonietta Azena. Laureatosi brillantemente in giurisprudenza il 7 luglio 1906, con una tesi di [...] trasferirsi nell'Italia settentrionale per formarvi una nuova Corte suprema. Per questa presa di posizione venne espulso dalla magistratura e si salvò fortunosamente dalla deportazione, riprendendo le funzioni solo dopo l'entrata in Roma delle truppe ...
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PRETORE
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Magistrato romano fra i maggiori. Il senso originario della parola praetor (da prae e ire: colui che va innanzi) è quello di comandante di un esercito; e fu infatti questo [...] praetor maximus. Da ciò varie ipotesi, in parte conciliabili l'una con l'altra e in parte contrastanti: che la magistratura più antica sia stata la dittatura, sostituita poi dai tribuni militari e infine dai pretori-consoli, ai quali fin da principio ...
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BONARLI, Orlando (Buonarli, Rolandus de Bonarlis)
Lauro Martines
Nacque a Firenze, da Giovanni, nel 1399.
Nulla si sa sulla famiglia Bonarli prima del 1343, anno in cui il bisnonno del B., Meglio, fece [...] parte dei Sedici gonfalonieri, organo collegato alla suprema magistratura fiorentina, la Signoria. Anche se in seguito tre Bonarli furono membri della Signoria, la famiglia non raggiunse mai una preminenza politica.
Il B. nel corso degli anni '20 ...
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MIRABELLI, Giuseppe
Luigi Musella
– Nacque il 13 maggio 1817 a Calvizzano (Napoli), da Domenico e da Maria Anna De Criscio.
Compì i suoi studi secondari nel seminario di Pozzuoli. A quel tempo, infatti, [...] a Napoli la professione di avvocato, impartendo anche lezioni di diritto.
Con la nascita del nuovo Stato unitario tornò in magistratura e, nominato giudice della gran corte civile, fu prima destinato alla corte di Catanzaro e poi a quella di Napoli ...
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Uomo politico e giurista dell'Honduras, nato a Tegucigalpa l'8 agosto 1836. Addottoratosi in giurisprudenza, si dedicò dapprima all'insegnamento, coprendo varie cattedre, e tra le altre quelle di filosofia, [...] diritto civile, diritto naturale, diritto internazíonale privato. Passato quindi alla magistratura, fu in un primo tempo giudice di prima istanza a Tegucigalpa, e si elevò poi sino al grado di magistrato della Suprema Corte di Giustizia, ove rimase ...
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TRIBUNALE (lat. tribunal, tribunale)
Emilio MAGALDI
Ugo Enrico PAOLI
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Antonio SEGNI
Giorgio BALLADORE PALLIERI
Agostino TESTO
Carlo ROCCATELLI
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La parola latina designa propriamente [...] dei minorenni (r. decr.-legge 20 luglio 1934, n. 1404 e r. decr. 20 settembre 1934, n. 1579) o a magistrature penali speciali.
È notevole l'innovazione introdotta dal vigente codice di proc. pen. per quanto concerne la competenza per materia. E, cioè ...
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magistratura
s. f. [der. di magistrato]. – 1. Genericam., e con riferimento soprattutto al mondo antico e medievale, ufficio di magistrato, ossia carica pubblica, individuale o collegiale, solitamente a carattere elettivo e di durata limitata...
pista rossa
loc. s.le f. Insieme di elementi indiziari che individuano una matrice terroristica riconducibile all’estrema sinistra extraparlamentare. ◆ Dietrologia e polverone spionistico parevano alleati in una congiura permanente che sembrava...