Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ugo Spirito
Alessandra Tarquini
Allievo di Giovanni Gentile, teorico di una filosofia nota come problematicismo e del corporativismo fascista, Ugo Spirito è stato uno dei più importanti filosofi italiani [...] antidemocratico, collettivizzato e armonico, Spirito spiegò che in una società organizzata su principi scientifici, il metodo maggioritario sarebbe stato abbandonato e sostituito dal criterio dell’unanimità: l’unico in grado di assicurare carattere ...
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ANDREATTA, Beniamino (detto Nino)
Fernando Salsano
La formazione politica e culturale
Nacque a Trento l’11 agosto 1928, figlio unico di Beniamino, funzionario e poi direttore della Banca di Trento e [...] giorni prima che il governo Amato, in seguito al referendum che introduceva in Italia il sistema elettorale maggioritario, rassegnasse le dimissioni. Nel successivo governo presieduto da Ciampi, Andreatta assunse il ruolo di ministro degli Affari ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gaetano Mosca
Claudio Martinelli
Fondatore della moderna dottrina della scienza politica italiana e classico esponente del pensiero elitista, Gaetano Mosca elabora un’originale e fortunata teoria della [...] corpo elettorale.
Una considerazione valida anche per argomentare la propria avversione all’introduzione, in luogo del sistema maggioritario a doppio turno in vigore nell’Italia statutaria, del voto di lista con assegnazione proporzionale dei seggi ...
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DE FELICE GIUFFRIDA, Giuseppe
Francesco Maria Biscione
Nato a Catania il 17 sett. 1859 da Sebastiano e Maria Giuffrida (il cui cognome il D. si aggiunse), in una famiglia sottoproletaria e di ambigua [...] con il socialismo nazionale. Nei congressi dei fasci e del partito socialista (Palermo, maggio 1893), la posizione del Bosco risultò maggioritaria; prevalse però la mediazione del D. che aveva proposto l'"aggregazione" (e non la fusione) con il P.S.I ...
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EINAUDI, Luigi
Riccardo Faucci
Nacque a Carrù (Cuneo) il 24 marzo 1874, da Lorenzo, ricevitore delle imposte di quel Comune, e da Placida Fracchia. Nel 1888, morto prematuramente Lorenzo, la vedova [...] contemporaneamente, con i metodi ora mutati, la loro volontà sull'indirizzo futuro del Parlamento". Come è noto, la legge maggioritaria non scattò; nel 1963 una legge costituzionale provvide a fissare la durata del Senato in cinque anni, come quella ...
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GOBETTI, Piero
Corrado Malandrini
Nacque a Torino il 19 giugno 1901 da Giovanni Battista e Angela Canuto.
Entrambi i genitori, di estrazione contadina, provenivano da Andezeno, nel Chierese. Si erano [...] volontà di organizzare a più vasto raggio l'opposizione politica al fascismo.
La lotta contro il sistema elettorale maggioritario, introdotto dalla legge Acerbo, con la presa di posizione a favore della rappresentanza proporzionale (1923), fu uno dei ...
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GIOLITTI, Giovanni
Emilio Gentile
Nacque a Mondovì (Cuneo) il 27 ott. 1842, da Giovenale, cancelliere del tribunale di Mondovì, e da Enrichetta Plochiù.
La famiglia paterna, appartenente alla media [...] In questo senso, il G., avversario della proporzionale, fu favorevole alla legge Acerbo, che introduceva il sistema maggioritario. Fu presidente della commissione incaricata di esaminare il progetto della riforma, approvata con dieci voti contro otto ...
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maggioritario
maggioritàrio agg. [dal fr. majoritaire, der. di majorité «maggioranza»]. – 1. Che concerne la maggioranza, o è costituito dalla maggioranza: la parte m., la forza m., il partito m.; in partic., sistema m., sistema elettorale...
quasi-maggioritario
s.m. Sistema elettorale molto prossimo al sistema maggioritario. ◆ l’alternanza (la quale pure abbiamo conosciuto in questo quindicennio di quasi-maggioritario) è rimasta un dramma, un trauma, per la parte del Paese che...