La zona centrale, di colorito giallastro, della retina, di cui rappresenta la parte più sensibile.
Maculopatia Alterazione degenerativa a carico della m., ora isolata, ora nel contesto di una retinopatia, [...] specialmente di natura diabetica. La degenerazione maculare senile, o maculopatia dell’invecchiamento, nel mondo occidentale costituisce uno dei principali fattori di cecità acquisita. Nelle fasi non avanzate la fotocoagulazione, condotta rispettando ...
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Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati [...] colorito giallastro in corrispondenza del polo posteriore, la maculalutea (diametro 2-3 mm), recante al centro una e biancastra, situata medialmente e un po’ inferiormente alla macula: è la papilla ottica, in cui convergono le fibre del ...
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Membrana nervosa che costituisce la tunica interna dell’occhio e si estende dal nervo ottico all’orifizio pupillare.
Anatomia
Anatomia umana. Nella r. si distinguono tre porzioni: una posteriore (porzione [...] è completamente sviluppata e funzionalmente efficiente.
La r. propriamente detta presenta due speciali regioni: la papilla ottica e la maculalutea. La prima corrisponde al punto in cui il nervo ottico si espande a ventaglio continuandosi con la r ...
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NERVOSO, SISTEMA
Giuseppe MORUZZI
(XXIV, p. 609; App. II, 11, p. 400).
Sistema nervoso centrale: Fisiologia generale del neurone, p. 239; Fisiologia del midollo spinale, p. 242; Fisiologia del tronco [...] della retina controlaterale; essi si proiettano all'area striata (area 17) dello stesso lato. Le fibre provenienti dalla maculalutea (visione centrale) occupano la parte posteriore del lobo occipitale e la loro area di proiezione è assai più grande ...
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UMANO, CORPO
Agostino Palmerini
. La struttura e le funzioni delle diverse parti che compongono il corpo umano sono oggetto particolare di studio rispettivamente dell'anatomia e della fisiologia. Molti [...] la papilla è un punto cieco per la visione. Il punto dove la visione avviene con maggiore acutezza è la maculalutea costituita al centro solo da coni. L'apparecchio diottrico risulta dal complesso dei mezzi trasparenti e rifrangenti percorsi dai ...
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GULLSTRAND, Alvar
Giuseppe Ovio
Oftalmologo, nato il 5 giugno 1862 a Landskrona in Svezia, morto a Stoccolma il 28 luglio 1930, fu direttore della clinica oculistica e professore d'ottica fisica e fisiologica [...] per l'oculistica sono il suo oftalmoscopio e la lampada a fessura. Medico, oltre che insigne matematico, lasciò anche lavori pratici, quali quelli che concernono il colore della maculalutea e un suo metodo chirurgico speciale contro il simblefaro. ...
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Piccola depressione sulla superficie di alcuni organi. In particolare, il leggero infossamento della maculalutea nell’area centrale della retina dei Vertebrati, dove sono maggiormente addensati e assottigliati [...] gli elementi sensibili terminali (coni e bastoncelli) e che rappresenta il centro della più acuta visione dell’occhio. In molte specie di Uccelli (Rapaci diurni), anziché un’unica f. centrale, si ha una ...
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Testa
La testa costituisce la parte superiore del corpo umano. Essa è separata dal collo dalla linea cervicocefalica, che inizia dalla protuberanza occipitale esterna e, toccando l'apice dell'apofisi [...] cellule multipolari, che rappresentano le prime tappe nella trasmissione della visione. Nella porzione posteriore della retina sono presenti la papilla e la maculalutea. La papilla è la zona in cui le fibre del nervo ottico escono dalla retina. La ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Dall'anatomia animata alle scienze delle forze vitali
Renato G. Mazzolini
Dall'anatomia animata alle scienze delle forze vitali
Albrecht von Haller (1708-1777) [...] , invece, riuscì a studiare meglio la retina e a osservare in essa la presenza di un'area gialliccia (maculalutea). In entrambi i casi, le osservazioni anatomiche condotte con le più raffinate metodiche portarono alla formulazione di nuovi problemi ...
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occhio
òcchio [Der. del lat. oculus] [BFS] [FME] Organo di senso, pari, che in vari organismi, in partic. negli animali, e nell'Uomo, ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli [...] sulla retina dei fotorecettori è irregolare, nel senso che la massima densità di essi si ha nella fovea (o maculalutea), piccola zona centrale (diametro ²0.3 mm). In condizioni anormali (per alterato potere convergente dei mezzi rifrangenti o per ...
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macula
màcula (raro màcola) s. f. [dal lat. macŭla: v. macchia1]. – Forma ant. e letter. per macchia, spec. in senso morale: sono quasi come dei, sanza macula di vizio (Dante); io non cercai ... d’imporre alcuna macula all’onestà e alla chiarezza...
maculare1
maculare1 agg. [der. di macula]. – 1. Che si riferisce alle macchie: zone m. del Sole, quelle ove sono localizzate le macchie solari. 2. In anatomia, riferito a una macula e in partic. alla macula lutea: regione m.; visione maculare.