Nella sua più larga accezione, significa così l'arte di trattare i negozî di stato, e in ispecie quelli attinenti alla politica estera, come il complesso delle persone (diplomatici o agenti diplomatici) [...] nelle arti diplomatiche. L'Italia ci mostra figure di negoziatori che si chiamano Capponi, Vettori, Guicciardini, Machiavelli, e quella meravigliosa scuola diplomatica veneta, le cui magistrali relazioni sono ancora oggi fonti d'inapprezzabile valore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I grandi tribunali
Mario Ascheri
Una categoria antica, un interesse recente
Con il termine grandi tribunali gli storici chiamano oggi una categoria con un suo connotato specifico, che non è di creazione [...] Milano, a consolidare e migliorare la tradizione dei Consigli di giustizia sforzeschi.
Tre anni dopo, nella Firenze di Niccolò Machiavelli e degli Orti oricellari, in crisi profonda, tra l'altro, nell’amministrazione della giustizia, si ruppe con la ...
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FORTI, Francesco
Lauro Rossi
Nacque a Pescia, nell'odierna provincia di Pistoia, il 10 nov. 1806 da Anton Cosimo, discendente di una delle più antiche e ricche famiglie del luogo, e da Sara Sismondi, [...] , per quanto politicamente lontano dal F., arrivò ad affermare che alcune pagine dell'opera ricordavano, per lucidità e chiarezza, Machiavelli.
Come attesta L. Galeotti, suo allievo e amico, il F. aveva anche in animo di scrivere una storia civile ...
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BORGHESE, Giovanni Battista
Gaspare De Caro
Nacque a Siena, in data imprecisabile, da Niccolò di Bartolomeo, una delle personalità politiche cittadine di maggior rilievo alla fine del sec. XV. Era cognato [...] piuttosto, secolari tradizioni di selvagge lotte faziose, quelle stesse, del resto, che ispiravano la politica "rinascimentale" del Machiavelli; ma il suggerimento del B. non fu accolto, forse perché i suoi interlocutori si spaventarono all'enormità ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
‘Stampe dell’Ottocento’. Oppure, lasciando il nostro Palazzeschi, potremmo constatare con Alberto Savinio come «il secolo decimonono, eccellentemente umanitario, fu chiamato con le parole stesse di Léon [...] la scarsa o nulla consapevolezza del compito di Cavour, era in realtà anche poco consapevole del suo proprio compito» (Note sul Machiavelli, sulla politica e sullo Stato moderno, in Quaderni del carcere, a cura di V. Gerratana, 1975, q. 15, p. 1767 ...
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COCCHI DONATI (Cochius, de' Cocchi, de' Donatis, de Florentia), Donato
Luisa Miglio
Nacque a Firenze, da Niccolò, il 21 sett. 1409.
La sua famiglia era tra le più autorevoli della riservata cerchia [...] occasione il C. fu affiancato da altri famosi dottori in legge come Guglielmo Tanagli, Otto Nicolini, Tommaso Salvetti, Girolamo Machiavelli, Tommaso Deti. Tre anni dopo, nel 1456, con il gonfalonierato di Giustizia il C. raggiunse l'apice della ...
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CESANO, Gabriele Maria
Franca Petrucci
Nacque a Pisa da Leonardo, presumibilmente non molto prima del 10 genn. 1490, giorno in cui gli fu impartito il battesimo. Compì studi giuridici e con ogni probabilità [...] Cavalcanti (G. Muzio, Lettere, Firenze 1590, pp. 135-43). Questi ultimi due avrebbero sostenuto che lo stile del Machiavelli era superiore a quello del Boccaccio, adatto soltanto a scrivere novelle. La lettera confuta questa opinione ed aggiunge ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] coltivato dal temporalismo della Chiesa di Roma. Temporalismo che, se non era più quello denunciato da Guicciardini e da Machiavelli, restava sotto forma di paura del nuovo. Paura a cui si aggiungevano, per la Chiesa romana, l’incapacità politica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Bernardo Tanucci
Aurelio Cernigliaro
Nella complessa vicenda del Settecento, Bernardo Tanucci occupa a ragione un ruolo di primo piano. Rivisto il giudizio sostanzialmente negativo di Vincenzo Cuoco [...] , quindi, il presupposto e il fondamento di ogni programma politico di ampio respiro. L’analisi fatta da Niccolò Machiavelli e da Francesco Guicciardini del quadro politico presente nella penisola, diviene la base di un disegno politico inteso ad ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giovanni Battista De Luca
Alessandro Dani
Nel quadro della cultura giuridica italiana del Seicento, l’opera amplissima e poliedrica di Giovanni Battista De Luca spicca per originalità, spirito critico [...] commutativa e distributiva) e dunque all’opera indispensabile dei giuristi. Questa idea di fondo separa De Luca sia da Niccolò Machiavelli che da Giovanni Botero. Echi del pensiero di questi due autori (e ancor più di Francesco Guicciardini), come il ...
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machiavelliano
agg. – Di Niccolò Machiavelli, il grande scrittore e pensatore politico fiorentino (1469-1527); relativo al Machiavelli: le opere m., il pensiero m., lo stile machiavelliano. È aggettivo d’introduzione recente, preferito, quando...
machiavellico
machiavèllico agg. (pl. m. -ci). – Conforme alle dottrine di Niccolò Machiavelli, come sono state spesso interpretate, soprattutto in passato, ossia con enfasi particolare sul cinismo e sulla spregiudicatezza che sarebbero giustificati...