L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] corpo deprivato del suo aspetto organico, avvicinato alla macchina, contenitore di segni sociali e comunitari riconoscibili. Del resto, gli artisti più noti e acclamati della fotografia, non solo contemporanea, passano senza soluzione di continuità ...
Leggi Tutto
Percorsi introduttivi - Presagi scientifici di un cinema venturo
Carlo Alberto Zotti Minici
Presagi scientifici di un cinema venturo
Gli studi più recenti hanno proposto una ridefinizione del termine [...] . Nel 1835 William Henry Fox Talbot (1800-1877) realizzò il moderno procedimento di riproduzione fotografica negativo-positivo. La ricerca per perfezionare le macchine e abbreviare i tempi di esposizione proseguì nei decenni successivi, mentre la ...
Leggi Tutto
Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] della forma: "Come far capire che una buona fotografia (cinematografica) è proprio quella che non ha un aspetto nella storia della settima arte, sull'operazione formalizzatrice della macchina da presa nella sua relazione fenomenologica con il 'reale ...
Leggi Tutto
Montaggio
Pietro Montani
Con il termine montaggio si intende in genere l'operazione tecnica che consiste nel selezionare e combinare segmenti più o meno estesi di pellicola impressionata secondo diversi [...] può cominciare solo là dove la relazione riproduttiva e fotografica venga destituita a vantaggio di un processo costruttivo che nel ritmo percettibile del m. o nella fluidità dei movimenti di macchina o anche nell'uso del colore) e la musica può ...
Leggi Tutto
Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] in Čelovek s kinoapparatom (1929; L'uomo con la macchina da presa) di Dz. Vertov, mentre in Étoile de 'assassino), noir di esordio di Stanley Kubrick che ne firma anche la fotografia; e dopo il kolossal a colori Spartacus (1961), Kubrick usa di ...
Leggi Tutto
Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] e il loro funzionamento avviene "al di sotto" dell'analogia fotografica e fonografica; i secondi, al contrario, come quelli relativi al montaggio o ai movimenti di macchina, per quanto "facili", richiedono comunque una forma di apprendimento e ...
Leggi Tutto
Nouvelle vague
Michel Marie
*La voce enciclopedica Nouvelle vague è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Goffredo Fofi.
L'espressione Nouvelle vague, che [...] l'autenticità documentaria si combina con una stilizzazione fotografica perfettamente dominata e il montaggio si ricollega alle ), film che, soprattutto per quanto riguarda l'uso della macchina da presa e la drammaturgia, non fu meno innovatore di ...
Leggi Tutto
Digitale, cinema
Paolo Marocco
Digitale indica, in generale, una rappresentazione dell'informazione di tipo discreto o numerico, risultato di un processo algoritmico effettuato da un computer, la cui [...] può essere quella di creare un oggetto ex novo oppure di elaborarlo da matrici prodotte con altri strumenti (fotografia, macchina da presa, telecamera analogica ecc.). Digitale si contrappone ad analogico secondo l'opposizione discreto/continuo, nel ...
Leggi Tutto
Film
Giorgio Tinazzi
Una fotografia degli anni Venti ritrae il regista Sergej M. Ejzenštejn mentre guarda controluce ‒ presumibilmente davanti a una moviola ‒ una pellicola, con delle forbici in mano. [...] produttivo, del sistema o ‒ se si vuole ‒ della 'macchina' che sta dietro a ogni f.; il paragone potrebbe quindi ' era complessa; si cominciò insomma a intendere che la visione fotografica è essa stessa 'percorso', momento attivo che isola e collega, ...
Leggi Tutto
Proiezione
Carlo Montanaro
Le origini
Étienne Gaspard Robertson, alla fine del Settecento, rendendo di pubblico dominio i segreti delle sue fantasmagorie, aveva aperto la strada verso la consapevolezza [...] coincidenti, che restituivano oggetti statici di derivazione fotografica nei loro colori naturali. Nel 1877 Émile introduzione del Cinerama, costruito a sua volta su riprese con tre macchine e su proiezioni triple (145° di visione orizzontale per 55° ...
Leggi Tutto
macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
fotografia
fotografìa s. f. [dal fr. photographie, che a sua volta è dall’ingl. photography, comp. di photo- «foto-2» e -graphy «-grafia»]. – 1. a. Procedimento che, mediante processi chimico-fisici, permette di ottenere, servendosi di un...