In biochimica, metodologia messa a punto da R.R. Porter e F. Sanger nel 1948 e utilizzata da V.M. Ingram per lo studio dell’emoglobina S, con cui si ottengono le mappe peptidiche di una determinata proteina. [...] separati dall’elettroforesi stessa. La colorazione del supporto con coloranti specifici, eseguita al termine della cromatografia, evidenzia (in base al numero di macchie colorate presenti sul supporto) il numero dei peptidi originatisi dall’idrolisi ...
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In genetica molecolare, cromosoma artificiale umano costruito con tecniche di ingegneria genetica a partire dalle sequenze dei telomeri, del centromero e di DNA genomico umano. Il m., indicato comunemente [...] è in grado di contenere inserti di DNA genomico piuttosto lunghi. Sono disponibili poche informazioni sulle caratteristiche molecolari delle sequenze del centromero e dell’origine di replicazione per ottenere una corretta duplicazione del m. nella ...
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In embriologia, uovo in cui la segmentazione interessa solo una parte della cellula uovo.
Si distinguono uova a segmentazione superficiale e discoidale. La prima è caratteristica della maggioranza degli [...] uova telolecitiche, si segmenta soltanto il disco germinativo a un polo dell’uovo, in cui è localizzato il protoplasma formativo. Le uova m. al termine della segmentazione, se discoidale, danno una discoblastula; se si tratta di uova centrolecitiche ...
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In biologia, che proviene da un unico clone di cellule ed è per questo provvisto di caratteristiche morfologiche, fisiologiche, genetiche ecc. identiche a quelle delle altre cellule del clone.
Anticorpi [...] m. Anticorpi liberati da cellule ibride capaci di riprodursi indefinitamente in vitro, appartenenti alla stessa linea di proliferazione, ottenute dalla fusione di una cellula di mieloma murino (ad attività proliferativa teoricamente illimitata) con ...
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In embriologia, l’attivazione e la fecondazione di un frammento anucleato di uovo con spermi della stessa specie o di specie diversa: rappresenta una condizione di passaggio tra fecondazione e partenogenesi, [...] si sviluppa con nucleo in condizioni aploidi e di origine soltanto paterna.
Casi di m., oltre che negli animali (Echinodermi, Molluschi, Nemertini, Vertebrati), sono stati anche descritti nel regno vegetale (alghe).
La m. è ottenuta sperimentalmente ...
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In biologia, variazione di forma degli organismi indotta da fattori dell’ambiente esterno, e perciò non ereditaria. Il termine è usato come seconda parte di parole composte, di cui la prima indica la successione [...] (idromorfosi), un composto chimico (chemomorfosi), il contatto con un corpo estraneo (tigmomorfosi). Se l’agente che determina la m. è un organismo, si parla di biomorfosi e, rispettivamente, di fitomorfosi e di zoomorfosi, a seconda che esso sia ...
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In istologia, fenomeno per cui alcuni elementi dei tessuti (detti perciò metacromatici), posti in contatto con determinati coloranti del gruppo delle tiazine (tionina, azzurro A, blu di toluidina ecc.), [...] colore diverso da quello dei coloranti stessi. La m. si osserva in tessuti o cellule che contengono mucopolisaccaridi acidi, per es., nella sostanza fondamentale della cartilagine e in generale del tessuto connettivo, nei granuli citoplasmatici delle ...
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In istologia, ciascuno dei numerosi sottili filamenti disposti longitudinalmente nel citoplasma delle cellule muscolari lisce e striate, dotati di contrattilità particolarmente spiccata. Le m. delle cellule [...] muscolari striate sono formate da tratti chiari e da tratti scuri che, essendo allo stesso livello in tutte le m. di ogni singola cellula, formano la caratteristica striatura. Al microscopio elettronico risultano costituite da un fascio di ...
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In ecologia, livello di organizzazione di una specie superiore alla popolazione. Secondo la teoria della m., ciascuna popolazione è costituita da gruppi di individui (subpopolazioni) che vivono in macchie [...] cui le condizioni ambientali sono favorevoli; tali macchie sono separate tra loro da porzioni di territorio in cui le condizioni ambientali sono invece sfavorevoli. La connessione tra i gruppi si attua tramite fenomeni di diffusione degli individui ...
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In istologia, tessuto che riveste le cavità sierose (pleura, pericardio, peritoneo ecc.) e che presenta alcuni caratteri in comune sia con i tessuti epiteliali, sia con gli endoteli. Embriologicamente [...] deriva dal mesoderma e rappresenta il rivestimento del celoma primitivo. Il termine m. fu proposto da A. Maksimov in considerazione della difficile classificazione di questi tessuti.
Per la neoplasia che si sviluppa dalle cellule dei foglietti di ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...