Missionario francescano (n. Collodi 1788 - m. in Cocincina 1834). Entrato nell'ordine dei frati minori, fu inviato in missione in Cina; a causa delle persecuzioni contro il cristianesimo fuggì da Macao [...] recandosi nella Cocincina, che raggiunse nel 1821 e dove dopo alcuni anni di missione morì in prigionia. Si conservano di lui alcune lettere, nonché un prezioso Diario, scritto in carcere. ...
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Missionario (n. Lisbona 1529 - m. in Marocco 1582), fratello di Diogo e Francisco; accompagnò il re Sebastiano nella spedizione in Africa (1578) e fu fatto prigioniero e venduto come schiavo in Marocco. [...] Malgrado la possibilità di fuggire, volle restare fino alla morte fra gli sfortunati compagni. Scrisse l'opera mistica Trabalhos de Jesús (post. 1602-06) ...
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Erudito e prosatore spagnolo (n. 1532 - m. in Inghilterra); convertitosi al protestantesimo, fu costretto a emigrare in Inghilterra. Dedicò venti anni della sua vita alla revisione della versione spagnola [...] della Bibbia di Casiodore de Reina (Basilea 1569); la sua traduzione fu pubblicata per la prima volta ad Amsterdam nel 1602 ed ebbe poi numerose ristampe ...
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Asceta musulmano (m. in Marocco 1059 circa), celebre per pietà e virtù politiche e guerriere, la cui opera è strettamente connessa col sorgere nell'Africa settentrionale del movimento almoravide. ...
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Ottaviano di Monticelli (n. Tivoli - m. Lucca 1164); influente cardinale, più volte legato papale, sempre favorevole al partito tedesco, fu eletto a succedere ad Adriano IV (1159) in una tumultuosa elezione, [...] per volontà di una parte dei cardinali, del prefetto di Roma e dei fautori di Federico Barbarossa. Contro il papa Alessandro III e per il riconoscimento della legittimità del suo protetto, che prese il ...
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Nobile romano (m. Roma 891), fu eletto successore di Adriano III (885), con l'opposizione dell'imperatore Carlo il Grosso, che aveva forse in animo un'altra candidatura. Sotto il suo pontificato avvenne [...] la deposizione della dinastia imperiale carolingia, in occasione della quale S., prima incerto tra Guido di Spoleto e Arnolfo di , negando la canonicità della sua elevazione al patriarcato. In rapporto con Svatopluk, principe dei Moravi, riuscì a ...
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Gebardo dei conti di Dollnstein-Hirschberg (m. Arezzo 1057). Fu eletto (1055) per volere di Enrico III, il quale l'anno prima a Magonza aveva preso accordi in tal senso col clero romano. Salito al soglio [...] Leone IX, mostrò che intendeva però continuarne l'opera riformatrice. Ebbe da Enrico III il ducato di Spoleto e la marca di Fermo. A sua volta s'impegnò in Germania affinché il clero e i nobili riconoscessero re il figlio del defunto imperatore. ...
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GREGORIO IV, papa
Ilaria Bonaccorsi
Nato a Roma in data sconosciuta, venne eletto pontefice, dopo il breve pontificato di Valentino (morto nel settembre 827), con larga partecipazione dell'aristocrazia [...] attuale. Nella parte superiore del mosaico si sviluppa l'iscrizione dedicatoria in cui si ricorda il santo eponimo nel cui nome il pontefice S. Saturnino, che doveva trovarsi a circa 1220 m dalla porta Salaria dove ancora oggi si conserva qualche ...
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STEFANO VII
Ambrogio M. Piazzoni
Di origine romana (ma suo padre aveva il nome germanico di Teudemondo), di S. prima dell'elezione si sa soltanto che era cardinale prete del titolo di S. Anastasia. [...] -54; Le Liber pontificalis, a cura di L. Duchesne, II, Paris 1892, p. 242; Liutprandi Antapodosis III, 43, in Id., Opera, inM.G.H., Scriptores rerum Germanicarum in usum scholarum, XLI, a cura di J. Becker, 1915³; J.F. Böhmer, Regesta Imperii, II, 5 ...
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URBANO III
Paolo Grillo
Uberto Crivelli nacque in data imprecisata, nella prima metà del XII secolo, da una prospera famiglia dell'aristocrazia milanese. Figlio di Guala, ebbe almeno quattro fratelli, [...] a Verona per tutto l'arco del suo pontificato, le date più precise per l'elezione e la morte di U. sono fornite dagli Annales Veronenses, inM.G.H., Scriptores, XIX, a cura di G.H. Pertz, 1866, p. 5. Per la sua attività, le bolle da lui emanate e i ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...