In chimica e in fisica, si dice di materiali cristallini o amorfi contenenti all’interno della propria struttura pori di diametro compreso all’incirca tra 2 e 100 nm, tali da permettere il passaggio reversibile [...] molecole di dimensione confrontabile. Quando il diametro dei pori è inferiore a 2 nm, si parla solitamente di materiali nanoporosi. Esempi di materiali m. sono alcune zeoliti, i nanotubi di carbonio, particolari composti organici e organometallici. ...
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In biochimica, enzima transferasi, presente nelle cellule del tessuto muscolare, che permette la formazione di una molecola di ATP (e una di AMP) da due di ADP. L’attività della m. è massima nel muscolo [...] in contrazione e porta a una complessiva diminuzione della carica energetica con conseguente stimolo delle vie metaboliche deputate alla produzione di ATP. ...
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In fisica, si dice di fenomeni magnetici dipendenti dalla temperatura.
Analisi m. Metodo chimico-fisico di analisi, basato sul rilievo dell’andamento della suscettività magnetica con la temperatura, e [...] in particolare sulla determinazione della temperatura di Curie dei componenti ferromagnetici e di quella di Néel dei componenti antiferromagnetici; è applicata specialmente nello studio di leghe metalliche. ...
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In chimica, si dice di elemento, di ione, di radicale avente una sola valenza, cioè capace di unirsi a un solo atomo d’idrogeno o di altro elemento a questo equivalente. Sono, per es., m. i metalli alcalini [...] (sodio, potassio ecc.) e gli alogeni (fluoro, cloro ecc.) ...
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In chimica fisica, emulsione che, tramite l’aggiunta di piccole quantità di sostanze anfifiliche, può esistere per un tempo indefinito senza che i componenti si separino. Le m. trovano applicazione nella [...] produzione di detergenti, cosmetici, lubrificanti, vernici, e nell’estrazione del petrolio dai pozzi ...
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In tecnologia chimica, con riferimento a un reattore, l’entità dell’agitazione in seno al sistema reagente; in un reattore a m. perfetto la concentrazione dei reagenti e dei prodotti è uguale in tutti [...] i suoi punti ...
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Metodo fisico di separazione che permette di frazionare una miscela nei suoi componenti sfruttando la differente distribuzione fra due diverse fasi messe a contatto. La c., sviluppata per la prima volta [...] nel 1903 da M. Tswett (con il metodo per adsorbimento su colonne), è stata da allora molto perfezionata e seconda dello stato di aggregazione delle fasi la c. viene suddivisa in: c. gassosa, in cui la fase mobile è gassosa e la fase stazionaria può ...
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petrolio Liquido oleoso, più o meno denso e viscoso, di colore da giallo a bruno scuro e a nero, dotato di fluorescenza da verde ad azzurra, di odore caratteristico, costituito prevalentemente da idrocarburi [...] fase, per effetto della subsidenza, lo spessore dei sedimenti può raggiungere e superare anche i 2000 m e la temperatura aumentare fino a 150 °C. In queste condizioni la pressione sui sedimenti e sulla materia organica è molto elevata (1000-1500 bar ...
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Elemento chimico trivalente, di simbolo Al, numero atomico 13, peso atomico 26,97, di cui è noto un solo isotopo stabile 2173Al.
Generalità
Scoperto da H. Davy nel 1812 e isolato da H.C. Oersted nel 1825 [...] Héroult e contemporaneamente negli Stati Uniti per opera di Ch.M. Hall, fu brevettato il processo di preparazione dell’a . La soluzione diluita di soda caustica residuata viene concentrata in evaporatori a multiplo effetto e riammessa nel ciclo. Si ...
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Fenomeno in virtù del quale una sostanza, detta catalizzatore, presente anche in piccola quantità, modifica la velocità di una reazione chimica, senza entrare a far parte della composizione dei prodotti [...] in cui sono coinvolte delle specie instabili molto reattive chiamate centri attivi, mediante sequenze chiuse o cicli catalitici. Per es. una reazione del tipo
A + B ⇄ M σ → A − σ
A − σ + B → M + N + σ .
L’aggiunta del catalizzatore modifica la ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...