In genetica, m. genetico, la forma allelica di un gene la cui espressione fenotipica può essere seguita nel corso delle generazioni degli organismi che si intende studiare (➔ genetica). ...
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In genetica molecolare, sequenza di DNA ricombinante progettato artificialmente, che permette la produzione del polipeptide desiderato.
Per l’uso dei m. nella terapia genica ➔ terapia. ...
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In citologia, provvisto di nucleo aploide. Sono dette larve m. quelle di Echini ottenute per partenogenesi artificiale o per merogonia. ...
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Biologia
Unità morfologica e fisiologica elementare di tutti gli organismi animali e vegetali; questi possono essere costituiti da una o più cellule. Il termine c. è stato introdotto in biologia nel 1665 [...] ambientali; le altre fasi del ciclo (S, G2 e M) hanno invece una durata fissa.
Utilizzando vari metodi, è fosforilata dalla Cdk. La proteina bersaglio fosforilata non è più in grado di rimanere legata alla ciclina e viene rilasciata dal complesso ...
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Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica [...] e J. Bald nel 1933.
La coltura su larga scala dei v. si ottenne solo dopo l’introduzione delle colture in vitro di tessuti di mammiferi (H. Maitland e M. Maitland, 1928) e delle uova fecondate di pollo (A. Woodruff e E. Goodpasture, 1930). Nel 1933 ...
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Sostanza di natura proteica (una volta detta fermento) che ha proprietà di accelerare una reazione chimica specifica senza esser consumata e senza entrare nei prodotti finali della reazione. Le sostanze [...] enzima. L’effetto della saturazione portò L. Michaelis e M.L. Menten a formulare, nel 1913, una teoria analizzare la struttura del gene hanno rivoluzionato gli studi di ;genetica dal 1970 in poi. Proprio per questi studi a W. Arber, H.O. Smith ...
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Disciplina biologica che studia la struttura e le funzioni delle cellule animali e vegetali come entità morfologiche e fisiologiche fondamentali degli organismi viventi, la loro formazione, il loro comportamento, [...] Danielli proposero un modello per la struttura della membrana plasmatica in cui tra due strati proteici è interposto un doppio strato decifrazione del codice genetico fu aperta dai brillanti lavori di M.W. Nirenberg e J.H. Matthaei (1961), che ...
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Macromolecole costituite da una, o più, lunghe catene polipeptidiche (dette anche protidi). Le p. costituiscono la classe di molecole organiche più abbondanti in tutti gli organismi viventi; si trovano [...] in senso inverso. Invece si è osservato che in alcuni virus oncogeni il processo di trascrizione può essere invertito. H.M sono altri due tipi di molecole di RNA che svolgono ruoli distinti in cooperazione fra loro. L’RNAr si combina con una serie di ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...