In biologia, condizione in cui le gonadi di ambedue i sessi risiedono nello stesso individuo, che è detto monoico; nel m. consecutivo maturano prima le gonadi di un sesso poi quelle del sesso opposto, [...] nel m. contemporaneo le gonadi dei due sessi maturano nello stesso momento.
È detta pianta monoica quella che presenta i due sessi su uno stesso individuo, ma in apparati distinti, maschili e femminili. ...
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In biochimica, enzima transferasi, presente nelle cellule del tessuto muscolare, che permette la formazione di una molecola di ATP (e una di AMP) da due di ADP. L’attività della m. è massima nel muscolo [...] in contrazione e porta a una complessiva diminuzione della carica energetica con conseguente stimolo delle vie metaboliche deputate alla produzione di ATP. ...
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In genetica molecolare, sequenza di DNA (10-15 coppie di basi) ripetuta molte volte in un determinato tratto cromosomico, il quale viene detto regione ipervariabile; tali regioni differiscono da individuo [...] a individuo. I m. costituiscono dei marcatori utili per la costruzione di mappe genetiche mediante l’analisi di associazione o linkage (➔ mappa). ...
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In ecologia, di elemento o composto organico o inorganico necessario solo in piccole quantità per la vita degli organismi. Assieme ai macronutrienti i m. costituiscono gli elementi essenziali. Tra gli [...] elementi considerati m. vi sono rame, ferro, manganese, zinco, boro; le vitamine costituiscono il gruppo principale dei m. organici. ...
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In genetica, anomalia del corredo cromosomico di un individuo che si ha quando una coppia di cromosomi omologhi è rappresentata da un solo elemento che è detto monosoma; nell’uomo la m. è letale se interessa [...] gli autosomi, mentre può essere vitale nel caso dei cromosomi sessuali ...
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In botanica, si dice delle piante proprie dei distretti a temperatura elevata, dove anche i mesi più freddi hanno temperatura media superiore a 16 °C. (clima m.). Megistotermi sono gli organismi vegetali [...] acclimatati a temperature ambientali elevate e relativamente costanti sopra i 30 °C ...
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In embriologia, formazione dalla quale deriva il corpo vitreo dell’occhio. Il m. è costituito da un reticolo fibrillare molto fitto, che secondo alcuni si forma attraverso fenomeni di organizzazione della [...] sostanza amorfa, mentre secondo altri deriva da prolungamenti delle cellule vicine ...
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In biologia, termine introdotto da M. Hartmann per indicare particolari sostanze presenti nei gameti che facilitano la fecondazione. La prima di queste sostanze fu dimostrata da F.R. Lillie (1911) nelle [...] uova di riccio di mare e da lui denominata fertilizina ...
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In genetica, variazione prodotta da cause esterne, ambientali, sul corpo (soma) degli organismi viventi, priva di riflesso sulle cellule germinali. Le m. quindi non divengono ereditarie; si contrappongono [...] perciò alle mutazioni ...
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In ecologia, elemento o composto necessario in quantità relativamente grandi al mantenimento e all’accrescimento degli organismi. Vengono considerati m. carbonio, idrogeno, ossigeno, azoto, zolfo, fosforo, [...] potassio, magnesio e calcio ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...