Medico e anatomico (Forlì 1682 - Padova 1771), considerato il fondatore dell'anatomia patologica. Laureatosi diciannovenne in filosofia e medicina a Bologna, dove fu allievo di A. Valsalva, ottenne (1711) [...] Padova, la cattedra di anatomia, che occupò fino alla morte. In breve conquistò grandissima fama, per la sua arte didattica che richiamò allo in medicina il metodo dell'analisi epicritica. Ingegno quanto mai versatile e fecondo, M. si rivelò, in un ...
Leggi Tutto
Anatomista (n. San Severino Marche 1500 circa - m. 1574). Medico del cardinale Giulio Della Rovere, insegnò tra il 1555 e il 1568 a Roma alla Sapienza. Fu tra i primi a effettuare sezioni necroscopiche [...] scoperte relative all'anatomia e al funzionamento di organi. In particolare, E. precisò ulteriormente la struttura di alcune rimaste inedite per un secolo e mezzo, furono pubblicate da G. M. Lancisi nel 1714 e conferirono all'E. una rinnovata e più ...
Leggi Tutto
Chirurgo (n. Lucca fine sec. 12º - m. Bologna dopo il 1259); nato da illustre famiglia cui appartennero molti celebri medici, esercitò a Bologna, partecipò coi Bolognesi alla crociata di Siria e all'assedio [...] la narcosi per inalazione da spugne imbevute di oppio, di giusquiamo e di mandragora e raccomandò le unzioni di mercurio in molte malattie della pelle. Ambedue indicarono nel vino un medicamento per uso topico atto a evitare la suppurazione delle ...
Leggi Tutto
Anatomista, chirurgo e fisiologo (Vicenza 1785 - Pavia 1867), allievo di M. Bufalini e di A. Scarpa, seguì l'armata napoleonica in Russia (1812) come chirurgo militare; poi (dal 1817) fu prof. di anatomia [...] nell'univ. di Pavia; senatore (dal 1860). Dimostrò per primo (fin dal 1855) l'esistenza della zona visiva della corteccia cerebrale dei lobi occipitali. Classiche le sue ricerche di fisiologia sperimentale ...
Leggi Tutto
Chirurgo (m. Parigi 1306), di famiglia pisana; allievo di Guglielmo da Saliceto; emigrato da Milano in Francia per ragioni politiche, fu successivamente a Lione e a Parigi, dove fondò una scuola di chirurgia [...] (1270) e Chirurgia parva (1296), sono pregevoli sia per la quantità di conoscenze chirurgiche greco-romane, per la prima volta diffuse in Francia, sia per le nozioni originali: le sue massime riguardanti le ferite del cuoio capelluto, le norme per la ...
Leggi Tutto
Medico (Ragusa di Dalmazia 1668 - Roma 1707). Lavorò a Firenze con R. Bellini e a Bologna fu allievo di M. Malpighi; dal 1696 (o 1695) prof. di chirurgia e anatomia alla Sapienza di Roma, passando poi [...] , 1696), tentando talora anche spiegazioni meccaniche - di ispirazione iatrofisica - di fenomeni vitali normali e patologici, soprattutto in rapporto alla struttura e alla funzione delle fibre muscolari (De fibra motrice e De anatome fibrarum, 1702). ...
Leggi Tutto
Medico e anatomista (Reggio nell'Emilia 1665 - Roma 1726). Trasferitosi a Roma nel 1689, esercitò la pratica medica nell'ospedale di S. Giovanni e in quello della Consolazione. Sotto la guida di M. Malpighi, [...] a Roma dal 1691, coltivò l'anatomia, interessandosi in particolare della struttura e della funzione della dura madre ( lymphaticis ad piam meningem productis, 1705). Collaborò con G. M. Lancisi alla spiegazione delle Tabulae anatomicae (1714) di B ...
Leggi Tutto
Medico (Castel delle Preci, Spoleto, 1685 - Firenze 1756), oculista e chirurgo all'Arcispedale di S. Maria Nuova di Firenze (dal 1706). Fu il primo a dare, in una lettera ad A. M. Valsalva (1722), la dimostrazione [...] anatomo-patologica che la cataratta deriva dall'intorbidamento del cristallino; si occupò anche di chirurgia dell'apparato urinario e delle ernie ...
Leggi Tutto
Chirurgo (n. Rapallo 1450 circa - m. poco oltre il 1517). Figliastro di Battista di Rapallo, medico di corte del card. Giuliano della Rovere (poi papa Giulio II) e del card. Sisto della Rovere, è autore, [...] tra l'altro, di un testo rinomato ai suoi tempi, la Practica in chirurgia copiosa (1514). ...
Leggi Tutto
sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] la situazione è più complicata. Nel caso di due equazioni in due incognite numeriche, con coefficienti reali o complessi, con grado m ed n rispettivamente, le soluzioni nel campo complesso sono in numero di mn se contate con la dovuta molteplicità, e ...
Leggi Tutto
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...