In embriologia, formazione dalla quale deriva il corpo vitreo dell’occhio. Il m. è costituito da un reticolo fibrillare molto fitto, che secondo alcuni si forma attraverso fenomeni di organizzazione della [...] sostanza amorfa, mentre secondo altri deriva da prolungamenti delle cellule vicine ...
Leggi Tutto
In medicina, la febbre m. (o purpurica) delle Montagne Rocciose è una malattia clinicamente simile al tifo esantematico caratterizzata da eruzione di petecchie e macchie porporine della pelle. È causata [...] da una Rickettsia inoculata dalla puntura di certe zecche del genere Dermacentor ...
Leggi Tutto
In anatomia patologica, eccessivo sviluppo delle dimensioni del cranio per circonferenze superiori a 60 cm (detta anche megacefalia, megalocefalia). Cause di m. sono l’idrocefalo, l’iperostosi della scatola [...] cranica, la macroencefalia ...
Leggi Tutto
In genetica, variazione prodotta da cause esterne, ambientali, sul corpo (soma) degli organismi viventi, priva di riflesso sulle cellule germinali. Le m. quindi non divengono ereditarie; si contrappongono [...] perciò alle mutazioni ...
Leggi Tutto
In psicologia, termine coniato da P.J. Möbius (ted. Ideogenie) e ripreso da J.-M. Charcot per indicare il supposto meccanismo di produzione dei sintomi isterici da una determinata idea. ...
Leggi Tutto
In genetica, m. genetico, la forma allelica di un gene la cui espressione fenotipica può essere seguita nel corso delle generazioni degli organismi che si intende studiare (➔ genetica). ...
Leggi Tutto
In anatomia, m. del cono o del bastoncello, piccolo segmento situato nell’articolo interno dei coni o dei bastoncelli (➔ retina), di natura filamentosa, avente proprietà contrattili. ...
Leggi Tutto
In dermatologia, denominazione generica di alterazioni cutanee di vario tipo, appartenenti al gruppo delle microbidi. La m. disidrosica è la forma più comune. ...
Leggi Tutto
In dermatologia, denominazione data da M.-G.-A. Devergie alle piccole erosioni essudanti consecutive alla rottura delle vescicole eczematose. ...
Leggi Tutto
Scienza che si propone lo studio dei farmaci e delle leggi secondo le quali si svolgono i fenomeni indotti da tali sostanze nell’organismo.
La f. e i suoi scopi terapeutici
Tra i compiti della f. rientrano: [...] Medioevo, al fiorire della civiltà araba si deve la diffusione in Occidente di importanti droghe, come la valeriana, il rabarbaro, e introduce in terapia l’uso di sostanze minerali (tartaro emetico).
Nell’età moderna gli esperimenti di M. Malpighi, F ...
Leggi Tutto
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...