Breve storia della liberta religiosa in Italia. Aspetti giuridici e problemi pratici
Michele Madonna
Premessa
La libertà religiosa, secondo una celebre definizione di Francesco Ruffini, è la «facoltà [...] necessaria un’apposita richiesta di un ministro diculto approvato, e la prova che il luogodiculto è necessario «per soddisfare effettivi bisogni di importanti nuclei di fedeli».
Nel 1932, la competenza in materia diculti passa dal Ministero della ...
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SIRICIO, santo
Elena Cavalcanti
Nacque a Roma; il padre si chiamava Tiburzio. S. successe a Damaso poco dopo la morte di questi avvenuta l'11 dicembre 384, e il suo pontificato durò quindici anni. Fonte [...] sua abside su un edificio che ospitava un luogodiculto mitraico. Anche per questa basilica i lavori di riadattamento delle strutture anteriori cominciarono probabilmente all'epoca di Damaso. I frammenti di un'iscrizione integrata dal de Rossi fanno ...
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TEODORO I
Eugenio Susi
Nonostante la scarsezza di notizie relative alle sue origini, si ritiene che T., che le fonti danno come figlio di un vescovo, giunto a Roma da Gerusalemme, dove era nato, forse [...] intitolato a s. Euplo, oggi non più esistente, presumibilmente sito fra la Porta Ostiense e la piramide di Caio Cestio, e un altro piccolo luogodiculto, non menzionato in altre fonti, dedicato a s. Sebastiano presso il Laterano. Fonti e Bibl.: F ...
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Onorio I
Antonio Sennis
Nativo della Campania, proveniva certamente dagli strati più elevati della società locale, essendo figlio del "consul" Petronio. Non se ne hanno notizie prima dell'ascesa al [...] fecit", presente invece in altri casi di effettiva fondazione di chiese. Nel caso della chiesa di S. Adriano in tribus Fatis, l'intervento di O. si limitò poi, nella sostanza, alla trasformazione in luogodiculto della Curia senatus nel Foro. Furono ...
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FELICE I, santo
Giovanni Maria Vian
Secondo la breve notizia del Liber pontificalis (I, p. 158), F. era romano e figlio di un Costanzo. Fu vescovo di Roma dopo Dionigi, come attesta anche Eusebio (Historia [...] , sarebbe stato sepolto il 30 maggio ("III kal. iunias"). Gli itinerari del VII secolo parlano di un luogodiculto dove sarebbero stati venerati i due pontefici e martiri di nome Felice (quindi F. e Felice II, l'antipapa del IV secolo) sulla via ...
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oracolo
Forma di divinazione costituita dal responso dato da un dio o da un eroe consultato nel luogodiculto a lui dedicato. Gli o. erano numerosi e distribuiti su tutto il territorio greco. Vi erano [...] sacerdote o un sogno profetico, sulla base delle differenti tradizioni locali. Oltre agli o. sul territorio greco furono rilevanti anche gli o. di Ammon nel Sahara, della Sibilla a Cuma e della Fortuna Primigenia a Preneste. Tra il 1° e il 2° sec. d ...
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Di nobile famiglia (Roma 540 circa - ivi 604), nella sua giovinezza ebbe preparazione culturale, relativamente ai suoi tempi, assai buona, arricchita in seguito da studî biblici e patristici molto vasti, [...] la difesa degli Ebrei, cui assicurò tranquillo esercizio diculto, pur desiderando ardentemente la loro conversione. Fervida , da luogo a luogo, nella sua consistenza economica. A ogni gruppo patrimoniale G. prepose un rector, persona di sua completa ...
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Se si volesse tracciare un bilancio della storiografia monastica italiana relativa al periodo che va dall’Unità nazionale a oggi, non potremmo che fare i conti con una bibliografia quantitativamente ridotta [...] alla mobilitazione generale prevedevano l’impiego dei ministri diculto cattolici solo nei reparti sanitari e negli ospedali di via Bellotti, convinte assertrici del monastero come luogodi irradiazione culturale, l’anno dopo avviarono una scuola di ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] dal lavoro, ma questa, per gli inconvenienti cui darebbe luogo nella pratica, si suol limitare alle occupazioni private. Una vecchia architettonica degli edifici diculto giunti ai nostri giorni, come i celebri santuari di Izumo e di Ise, si aggira ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] zodiacali e pianeti; alla religione: il mihrāb, la lampada, la brocca. Le figure non ammesse nei luoghidiculto furono rappresentate negli ambienti privati degli edifici secolari e compaiono su metalli, ceramiche, vetri, stucchi, marmi, pitture ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...