Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] considerazioni cosmiche, filosofiche e simboliche che portano a privilegiare la pianta centrale, la più idonea al luogodicultodi Dio, essenza della perfezione e dell’armonia. Tipologia contestata dalla controriforma (C. Borromeo), che prescrive la ...
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LAZIO
Piergiorgio Landini
Alessandra Manfredini
Fausto Zevi
Anna Lo Bianco
Daniela Di Cioccio
(XX, p. 681; App. II, II, p. 170; III, I, p. 971; IV, II, p. 317)
Popolazione e struttura insediativa. [...] da capanne con più fasi, tra il periodo III/IVA e IVB avanzato, le ricche stipi di S. Cecilia attesterebbero un luogodiculto (di Cerere?) con spazi aperti per il deposito di offerte a partire almeno dalla fine del 7° secolo a.C. e per tutto il 5 ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] da Thietmar (Chronicon, VI, 59).Nel Sud del territorio veleto è significativo lo sviluppo di Brenna-Brandenburg, capoluogo degli Havelani e luogodicultodi Triglav.Il centro più importante dei Redari fu Radogoszcz, descritto da Thietmar: "Est urbs ...
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GENOVA
C. Di Fabio
A. De Floriani
(lat. Genua; Ianua nei docc. medievali)
Città della Liguria, capoluogo di regione e sede arcivescovile.Nata come oppidum ed emporio delle tribù liguri sulla collina [...] ha verosimilmente per modello una croce astile abbaziale, argentea o bronzea.Alla fine del sec. 10°, quando l'antico luogodiculto dedicato a s. Tommaso, eretto sul promontorio del Capo d'Arena, divenne un monastero benedettino, in coerenza con la ...
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Greca, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Le principali opere d'arte della civiltà greca si trovano menzionate in questa Enciclopedia sotto gli esponenti dei nomi diluogo dove esse si trovano conservate o [...] sociale tra l'VIII e il VII sec., al santuario domestico si sostituisce il tempio, quale centro morale della città e luogodiculto aperto a tutti i cittadini. È in connessione con le nuove esigenze che sorgono in questo tempo sia le forme grandiose ...
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AVIGNONE
E. Castelnuovo
(lat. Avenio; franc. Avignon)
Città della Francia meridionale, capoluogo del dip. della Vaucluse, situata sulle rive del Rodano, immediatamente a N della pianura della Bassa [...] il Rodano dove era sorto il primo agglomerato preromano.Il più antico luogodiculto cristiano doveva trovarsi fuori dello spazio urbano, laddove poi venne fondata l'abbazia di Saint-Ruf, presso l'antica strada romana che portava ad Arles. Qui ...
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PADOVA
M. Merotto Ghedini
(lat. Patavium)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, P. è sita in bassa pianura alluvionale, compresa entro un'ansa fluviale, il cui alveo - oggi occupato dalle acque [...] ), Milano 1974; W. Wolters, Appunti per una storia della scultura padovana del Trecento, ivi, pp. 36-42; C. Bellinati, Luoghidiculto a Padova, in Padova. Basiliche e chiese, Padova 1975a, I, pp. 3-74; id., La cappella degli Scrovegni, ivi, 1975b ...
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TOLEDO
T. Pérez Higuera
(lat. Toletum; arabo Ṭulayṭula)
Città della Spagna centrale (Castiglia Nuova), sorta in un'ansa del fiume Tago, capoluogo della provincia omonima e della Comunità Autonoma di [...] del 1374, anche se i lavori si protrassero per i primi anni del 15° secolo. Fu demolita nel 1534, quando il luogodiculto fu trasferito, insieme ai corpi e alle tombe dei re, in una nuova cappella costruita nel deambulatorio da Alonso de Covarrubias ...
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BOEMIA
L. Neme¿kal
(lat. Boiohaemum; ceco Čechy; Bajnochaiman, Behaim, Behaimare, Bohemia nei docc. medievali)
Regione dell'Europa centrale comprendente due importanti formazioni geologiche, il massiccio [...] , identificandosi con la particolare categoria delle cappelle castrensi.Il più antico luogodiculto boemo, la chiesa di S. Clemente, venne fatta edificare nel proprio castello di Levý Hradec dal principe Bořivoj, che fondò una chiesa, dedicata alla ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...