ottica
Giovanni Vittorio Pallottino
La parte della fisica che si occupa dei fenomeni luminosi
L’ottica è la scienza della luce: studia principalmente la natura delle radiazioni a cui sono sensibili [...] si trova a una temperatura diversa dallo zero assoluto. Questa radiazione ha due proprietà importanti: la aggiusta automaticamente all’incirca nell’intervallo 2÷8 mm. Quando la luminosità è debole, la visione si riduce all’essenziale, cioè vediamo ...
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SPAZIALE, FISICA
Franco Mariani
. Sotto questa denominazione s'individua un vastissimo campo di ricerca fisica che ha assunto una sua vasta e più precisa fisionomia con l'avvento dei satelliti artificiali, [...] (1672) l'idea che la luce zodiacale, debole luminosità osservabile in prossimità del piano equatoriale, fosse luce diffusa strumenti stessi ad alta velocità (si noti che la velocità assoluta con cui i veicoli spaziali si muovono nello spazio è ...
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Tempo e clima
Costante De Simone
Tempo e clima sono tra i primi fenomeni osservabili di cui l'uomo ha esperienza; essi sono da sempre oggetto di interesse in ambito sia individuale sia sociale. Gli [...] giornaliere. In tal modo non si conoscono i valori assoluti della probabilità di ogni tipo di tempo atmosferico ma attraverso ,6 a 2,3 miliardi di anni fa, nonostante la debole luminosità solare la Terra era libera dai ghiacci, forse a causa di ...
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apertura
apertura [Lat. apertura, der. di aperire "aprire"] [LSF] (a) L'atto di aprire, interrompere la continuità e sim.: a. di un circuito elettrico, ecc.; (b) spazio vuoto, varco per l'ingresso di [...] stesso che a. numerica. ◆ [OTT] A. relativa: di un obiettivo, il rapporto fra l'a. assoluta A e la distanza focale anteriore f del sistema, dal quale dipende la luminosità dell'obiettivo; è usualmente espressa nella forma 1/r, con r=f/A (per es., 1/1 ...
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Cefeidi
Cefèidi [Dal nome della costellazione di Cefeo] [ASF] Nome dato (1784) da J. Goodricke a un'importante classe di stelle variabili molto luminose, di tipo spettrale A o F, caratterizzate da variazioni [...] le C. ha particolare importanza la relazione periodo-luminosità, scoperta da H. Leavitt nel 1913 e adattata variazione di luce di una C., risulta nota la sua magnitudine assoluta e quindi, osservata la magnitudine apparente, anche la distanza: v. ...
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magnitudine
magnitùdine [Der. del lat. magnitudo -inis "grandezza"] [LSF] Termine che in tempi recenti s'è affiancato all'it. grandezza, finendo poi con il sostituirlo, spec. nell'ambito dell'astrofisica. [...] decrescente (per valori sia positivi che negativi) al crescere della luminosità; si distingue tra m. apparente, o visuale, dedotta direttamente dall'apparenza sulla volta celeste, e m. assoluta, che è la m. apparente che l'oggetto avrebbe alla ...
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Leavitt Henriette
Leavitt 〈lèvit〉 Henriette [STF] (Lancaster, Massachusetts, 1868 - Cambridge, Massachusetts, 1921) Astronomo dell'Osservatorio del Monte Wilson. ◆ [ASF] Legge di L.: lega la magnitudine [...] assoluta M delle stelle variabili Cefeidi con il periodo P (in giorni) della variazione della loro luminosità: M=-0.4-3.5 log₁P; poiché M è legata alla magnitudine apparente m (quella delle osservazioni) e alla distanza r dell'astro, tale legge ...
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luminosita
luminosità s. f. [der. di luminoso]. – 1. Qualità, caratteristica, aspetto di ciò che è luminoso (nei varî sign. dell’agg.): l. di un corpo, degli astri, di una lampada; l. di un ambiente; l. dell’aria, del cielo; l. di un’immagine...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...