In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] di un nuovo apparato editoriale. Accenniamo appena al fatto che accanto ai nomi destinati alla maggiore celebrità (il classicheggiante Carducci, ➔ Giovanni Verga, Luigi 1901 (in Germania si era arrivati all’1%; in Francia si era al 16,5%) e al 40% nel ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] dell’Italia. Basti pensare alla Francia, dove prese corpo nel Cinquecento il tentativo di vantare la (supposta) vicinanza portato in modo naturale all’unificazione linguistica (anche Luigi Settembrini aveva scritto che «il pensiero fa la lingua ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] redazioni del “Trattatello in laude di Dante”, «Studi sul Boccaccio» 8, pp. 197-214.
Rico, Francisco (2002), La datación (petrarquesca) «Lingua e stile» 38, 1, pp. 335-340.
Surdich, Luigi (2001), Boccaccio, Roma-Bari, Laterza.
Tesi, Riccardo (2005), ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] era stato consacrato in Francia dai romanzi ‘orientali’ di Pierre Loti: si vedano parole come dahabeah (< ar. egiz. dahabiyya «veliero del Nilo») o fellah (< ar. fallāḥ «contadino) o, ancora, nel Viaggio in Terrasanta diLuigi Barzini (1902) in ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] di lingua comune, poteva essere la via per l’unificazione linguistica sulla base di una lingua ‘intera’ e viva, così come in Francia il dialetto di al marchese Alfonso della Valle di Casanova del 1871 (edita postuma da Luigi Morandi nel 1874). In essa ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] si diffuse rapidamente anche in Francia, quell’organizzazione di attori professionisti che prese il nome di commedia dell’arte, nella quale Bersezio, il milanese Carlo Bertolazzi, il catanese Luigi Capuana e soprattutto il veneziano Giacinto Gallina, ...
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Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] Bujo. Questo bujo. […] E se domani, là in Francia Faustino sarà ucciso? (Luigi Pirandello, “Berecche e la guerra”, in Novelle per un detto che se son gentile sta bene, però vedessi un poco di fare ben benino il mio lavoro e non tutta un’avemaria ...
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Il termine onomastica (dal gr. onomastikḗ (tékhnē) «arte del denominare», a sua volta da ónoma «nome») nell’accezione moderna e specialistica designa la scienza che studia i nomi propri nel loro complesso [...] (XVII sec.), che riprese un tipo di costruzione già esistente nel medioevo, specie in Francia. Altro termine molto noto è sandwich « ➔ Petrarca, Giovanni ➔ Boccaccio, Alessandro ➔ Manzoni e Luigi ➔ Pirandello. In alcuni testi, specie se connessi a ...
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MANZONI, Giacomo
Fabio Zavalloni
Nacque a Lugo, in Romagna, il 24 ott. 1816 da Giambattista, proprietario terriero appartenente a una distinta famiglia dell'aristocrazia locale, e da Caterina Monti, [...] con il libraio fiorentino U. Franchi. Nel 1888, insieme con il figlio Luigi, partecipò, con preziosissimi esemplari Romana (1849), Imola 1927, pp. 142-156. Presso la Biblioteca nazionale di Firenze sono conservate 97 lettere del M. a N. Tommaseo e ad ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] di “verismo psicologico”, contrapposta a quella di “verismo sociale” [...]. Un’etichetta utile a designare un atteggiamento diffuso nella letteratura latamente naturalista, non solo italiana (Pier Luigi il primo del 1909) in Francia, in Russia, e un ...
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luigi
lüigi s. m. [dal nome proprio Luigi; fr. louis]. – 1. Moneta d’oro, del valore di 10 lire, coniata in Francia nel 1640 per ordine di Luigi XIII, con il busto del sovrano al dritto e una croce formata da 8 L addossate e coronate al rovescio;...
governo di tutti
loc. s.le m. Governo in grado di rappresentare tutte le componenti di una comunità (nazionale, politica, sociale, religiosa, ecc.). ◆ Dice al Dulemi: «Vorrei che qualcuno mi spiegasse che differenza c'è tra Sadr City e Falluja...