Benché negli autografi si denomini Iohannes Boccaccius de Certaldo civis, o più semplicemente Iohannes de Certaldo (in volgare, Giovanni di Boccaccio da Certaldo) e poi, nell'opera De montibus e in una [...] d'animo assicura, con impronta scaltrezza, esser quelli che arrostirono S. Lorenzo; sicché non ne scapitano, né le elemosine, né la devozione.
In alcune novelle, se monache, preti e frati sono più apertamente e violentemente biasimati, ciò deriva ...
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GADDI, Agnolo.
S. Petrocchi
Pittore fiorentino della seconda metà del Trecento, figlio di Taddeo e fratello di Giovanni, anch'essi pittori. Da un documento relativo a un incarico amministrativo (Firenze, [...] , 218-219, 225-226; F. Melis, Aspetti della vita economica medievale, Siena 1962; L. Bellosi, Da Spinello Aretino a LorenzoMonaco, Paragone 16, 1965, 187, pp. 18-43; L. Marcucci, Gallerie nazionali di Firenze. I dipinti toscani del secolo XIV, Roma ...
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NARDO di Cione
S. Petrocchi
(o Bernardo)
Pittore fiorentino attivo intorno alla metà del Trecento a Firenze e dubitativamente a Pisa, fratello del più celebre Andrea, di Jacopo, anch'egli pittore, e [...] studioso vanno aggiunti i due laterali con quattro santi (Monaco, Alte Pinakothek), come opere della fine degli anni quaranta maggiori per la cultura tardogotica fiorentina.
Bibl.:
Fonti. - Lorenzo Ghiberti, I Commentari, a cura di J. von Schlosser, ...
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GIOVANNI del Biondo
A.G. De Marchi
Pittore documentato a Firenze dal 1356 sino alla morte, avvenuta nell'ottobre del 1398.L'artista sembra essersi formato nell'orbita della cultura orcagnesca e avere [...] -1400, Firenze 1975, pp. 73-76, 94-95, 304-316; G.R. Bent, The Scriptorium at S. Maria degli Angeli and Fourteenth Century Manuscript Illumination: Don Silvestro dei Gherarducci, Don LorenzoMonaco, and Giovanni del Biondo, ZKg 55, 1992, pp. 507-523. ...
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DANTE ALIGHIERI
L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, [...] . Trivulziana, 2263), datato 1405, a due colonne e vicino al modello del libro cortese con grandi miniature nello stile di LorenzoMonaco; quello di New York (Kraus Coll.), sottoscritto l'11 gennaio 1412, a una colonna (ma senza il commento presente ...
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LIPPI, Filippo
Luca Bortolotti
Nacque intorno al 1406 a Firenze, figlio di Tommaso di Lippo, di professione macellaio, e di Antonia di ser Bindo Sernigi.
Secondo le indicazioni di Vasari (1568, p. 612), [...] L. nei confronti delle varie tendenze della pittura centroitaliana legate all'estrema stagione tardogotica, incarnate da LorenzoMonaco, Gherardo Starnina, Spinello Aretino e Gentile da Fabriano: una sensibilità aperta, ma guidata da una personalità ...
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ANTIFONARIO
G. Mariani Canova
Il sostantivo lat. antiphonarius (maschile) o antiphonale (neutro), deriva da antiphona e designa la raccolta di antifone dell'ufficio e a volte anche - con una specificazione, [...] S. Marco, 1390 ca.). Ormai decisamente tardogotico e tutto pregno di squisiti spiriti senesi è il linguaggio ardentemente visionario di LorenzoMonaco, pure camaldolese (a. di S. Maria degli Angeli, Firenze, Laur., 1390 e post; a. di S. Maria Nuova ...
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SIMONE CAMALDOLESE
L. Morozzi
(o da Siena)
Miniatore senese attivo a Siena e a Firenze, documentato dal 1379-1380 al 1398.Non sussistono dati biografici sicuri sull'artista - allo stato attuale si ignorano [...] Angeli. Peraltro, a differenza dei più noti confratelli, don Silvestro e don LorenzoMonaco, dalle carte archivistiche S. non risulta mai citato nelle liste dei monaci presenti nel convento fiorentino. Lo si trova invece documentato per la prima ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il 1440 e il 1465 a Firenze un gruppo di artisti elabora una variante del Rinascimento [...] di luce. Più anziano degli artisti citati finora, egli parte da premesse molto affini a Gentile da Fabriano e LorenzoMonaco, per poi essere toccato parzialmente, alla fine degli anni Venti, dalla rivoluzione di Masaccio. Ma già negli anni Trenta ...
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Pittore (m. Firenze 1415). Formatosi accanto a Jacopo di Cione (Annunciazione, 1383, Volterra, palazzo dei Priori), collaborò anche con Ambrogio di Baldese (affreschi al Bigallo, 1386, Firenze). All'insistito [...] , Prato; ecc.). Aiuto del padre, ma minore di lui per livello artistico, fu il figlio Lorenzo, orcagnesco per educazione e tendenze, con influssi di A. Gaddi e, più lievi, di LorenzoMonaco. Sue pitture soprattutto a Firenze, San Gimignano, Prato. ...
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biodigestore s. m. Dispositivo o impianto di riciclaggio che decompone i rifiuti organici tramite batteri anaerobi, generando biogas. ◆ È possibile infatti utilizzare le deiezioni animali per la produzione di biogas e riciclare i residui come...
camaldolese
camaldolése agg. e s. m. e f. [dal nome della località di Camaldoli, in prov. di Arezzo]. – Relativo o appartenente alla congregazione del ramo dei benedettini (benedettini c.), fondata da san Romualdo a Camaldoli verso il 1012,...