Nel diritto longobardo, il furto, in particolare il furto manifesto. Il ladro colto in flagranza di reato, detto fegangi, oltre a restituire al proprietario 8 volte il valore dell’oggetto rubato, doveva [...] pagare una certa somma; se si trattava di un servo o semiservo, e il padrone non lo liberava entro 30 giorni pagando il suo debito al derubato, cadeva in proprietà di quest’ultimo ...
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Primo duca longobardo di Benevento secondo l'Historia Langobardorum di Paolo Diacono (v.), che gli attribuisce circa vent'anni di ducato (571-590). Si distaccò dal grosso che invadeva l'Italia settentr. [...] e si spinse a sud, stabilendosi con i suoi fedeli nel Sannio. Riconosciuto duca di Benevento dal suo re Alboino (571), operò una terribile incursione contro l'abbazia di Montecassino. Gli successe Arechi ...
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Figlio del duca longobardo Trasamondo, governò dal 703. Occupata Classe nel 719, fu costretto da re Liutprando a restituirla ai Bizantini. Allargò i confini del ducato, togliendo terre alla Chiesa nella [...] Sabina, dove fu largo di favori all'abbazia di Farfa. Fondò l'abbazia di S. Pietro di Ferentillo, dove forse si ritirò monaco, costrettovi dal figlio Trasamondo II, che gli successe (720) ...
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Nell’antico diritto longobardo, la garanzia per un debito assunta da appartenenti al gruppo parentale, i quali dovevano garantire l’obbligazione con il patrimonio del gruppo, giacché il singolo individuo [...] possedeva, in quanto guerriero o pastore, solo poche cose mobili. Aveva per simbolo una festuca (festucum o notatum), ossia un bastoncello che passava dalle mani del debitore a quelle del creditore e poi ...
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GISULFO
Andrea Bedina
Duca longobardo di Benevento, secondo di questo nome, figlio del duca Romualdo (II) e della sua prima moglie Gumperga, figlia di Aurona, sorella di re Liutprando. Romualdo, alla [...] Zielinski, in Fonti per la storia d'Italia [Medio Evo], LXVI, Roma 1986, n. VII pp. 362-367 e passim; Le leggi dei Longobardi. Storia, memoria e diritto di un popolo germanico, a cura di C. Azzara - S. Gasparri, Milano 1992, pp. 240 s.; F. Hirsch, Il ...
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SCULDASCI (lat. centenarius; longobardo schuldahis; ted. Schultheiss)
Pier Silverio Leicht
Nelle leggi e nei documenti longobardi è ricordato spesso lo sculdascio, che sta a capo d'una circoscrizione [...] regio. Secondo le più recenti ricerche di F. Schneider, pare che lo sculdascio stia a capo dei gruppi militari longobardi collocati nei punti più importanti dal punto di vista strategico, vere colonie militari, chiamate arimannie, che furon formate a ...
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Longobardo (sec. 6º), è ritenuto il fondatore del ducato di Spoleto, che avrebbe governato dal 571 al 591. Poco si sa dei confini delle sue conquiste: sembra che abbia occupato Classe (Ravenna), ma è leggenda [...] che l'abbia tenuta per dieci anni e che si sia spinto fin sotto le mura di Roma ...
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Longobardo (m. 789 circa); dopo la disfatta di Desiderio fu nominato duca di Spoleto, quando questa città si sottomise alla Chiesa; si andò poi svincolando dalla soggezione a questa, appoggiandosi invece [...] ai Franchi. Con essi fronteggiò Adelchi, figlio di Desiderio, che con l'aiuto di un esercito bizantino tentava di riprendere il regno ...
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Contro i Bavari, conquistò Bolzano. Ribelle al re Pertarito, e da lui perdonato per intervento del figlio Cuniperto, tentò poi di privare questo del trono, occupando la capitale Pavia (689-90); ma ne fu sconfitto e ucciso poco dopo a Coronate (oggi Cornate) d'Adda ...
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scocca
scòcca [Der. del longobardo skokka "cassa della carrozza"] [FPL] Nella tecnica delle macchine per la fusione termonucleare a confinamento magnetico, la camera toroidale, perfettamente conduttrice, [...] ove si trova il plasma: v. confinamento magnetico: I 713 b ...
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longobardo
(ant. langobardo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Langibardi o Langobardi o Longobardi (plur.), nome di origine discussa, che secondo alcuni significherebbe «quelli dalla lunga barba» (cfr. ted. lang «lungo» e Bart «barba»),...
longobardico
longobàrdico agg. [der. di longobardo] (pl. m. -ci). – Dei Longobardi: diritto l., arte l., scrittura l., ecc. (v. longobardo, che oggi è forma più com.).