KRIPKE, Saul Aaron
Antonio Rainone
Logico e filosofo statunitense, nato a Bayshore (New York) il 13 novembre 1940. Laureato alla Harvard University, è stato assistente alla Princeton University (1964-66) [...] della semantica tarskiana, ha fornito un'interpretazione semantica di vari sistemi di logicamodale (un tipo di analisi poi applicato anche alla logica intuizionistica), K. ha successivamente dedicato le sue ricerche all'analisi del significato ...
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Per modalità si intende l’insieme delle risorse linguistiche (parole, espressioni, ma anche elementi morfologici, ecc.) che manifestano il modo, ovvero l’atteggiamento del parlante rispetto all’enunciato [...] o ontica). L’attenzione dei linguisti non si è concentrata tanto su queste quanto su altre due nozioni della logicamodale, atte a descrivere il dispiegarsi della soggettività del parlante nelle lingue naturali grazie a mezzi espressivi specifici: la ...
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La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un [...] particolari forme in cui si presenta l’unica, infinita sostanza.
Nella logica aristotelica, e poi nella tradizione latina e medievale, m. del , così che l’operatore, eseguita un’analisi modale, dispone di tante somme parziali quante sono le ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] periodo, all'uso di con + sostantivo in funzione modale-associativa, mentre i verbi largamente appaiono nelle loro forme più in varia misura nell'impiego dei procedimenti di destrutturazione logica e linguistica tipica del sogno, della "anormalità" ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] C’è nel Decameron anche un uso quasi pleonastico dei verbi modali (➔ modali, verbi), specie dovere («gli entrò nel capo non dover potere che presenta spesso successioni più di senso che di logica e procedure coesive non sempre perspicue (Dardano 1992 ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] e computo sillabico), riferibili all’originale per necessità logica determinata dalla struttura stessa del testo poetico, lo -lucano-pugliese (➔ meridionali, dialetti), ma con altra modalità, perché in queste varietà la distinzione è affidata al ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] , specialmente nella versione che la linguistica ha mutuato dalla logica, in particolare da Frege (1892). Parole come i verbi assimilabili a quella di ausiliare sono svolte dai verbi modali (➔ modali, verbi) e da un numero ristretto di verbi ...
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Le frasi causali sono frasi subordinate che esprimono la causa (➔ causalità, espressione della) o il motivo dell’evento codificato nella principale; più in generale, esse rientrano tra le costruzioni sintattiche [...] & Trifone 1997) fanno rientrare in questa categoria, per affinità logica, quelle frasi in cui si enuncia il motivo per cui un’azione dall’uso di forme verbali ad hoc, come il verbo modale dovere con valore epistemico:
(8) La casa, tuttavia, ...
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Tra i possibili criteri di classificazione del testo in generi o tipi (➔ testo, tipi di) è invalso – soprattutto in ambito didattico – un modello di carattere funzionale-cognitivo basato sull’intersezione [...] legami tra categorie argomentative possono essere inferite anche partendo dalle relazioni logico-semantiche già presenti nel testo, come in (14):
(14 , certamente o anche dall’uso modale dei verbi dovere e potere (➔ modali, verbi), mentre la fonte può ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] che evidenzia la sua specificità prospettando rapporti non soltanto logici ma anche ‘estetici’ tra parole. Questa definizione di non ci sono più inversioni delle sequenze fisse di ausiliare o modale e verbo, e quelle che ci sono son quelle tipiche ...
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modale2
modale2 agg. [der. di modo]. – Di modo, relativo al modo. In partic.: 1. In grammatica, avverbî m., quelli che esprimono il modo, la maniera di compiere un’azione, più comunem. detti avverbî di modo o di maniera (v. modo, n. 2 a)....
logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...