stendere [part. pass. stenduto]
Alessandro Niccoli
Vocabolo di uso limitato al Convivio e alla Commedia; ricorre una volta anche nel Fiore.
Per If VIII 40 il Petrocchi (cfr. ad l.) accoglie la lezione [...] la mano al disegno " allungando " il braccio; la locuzione ha però valore metaforico, in quanto Stazio vuole esprimere il detto (v. DISTENDERE).
Il participio passato ricorre con schietto valore verbale in Fiore CCX 9 lo [il Diletto] mise giù tutto ...
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coprire (Covrire; cuoprar, cong. pres. III plur., nel Fiore)
Lucia Onder
Con costrutto transitivo, in senso proprio, s'incontra in Rime CI 12 il dolce tempo che riscalda i colli / e che li fa tornar [...] perfetto), e CVI 13.
Il participio passato, con valore verbale, s'incontra frequentemente: in senso proprio, in If XXI mi parean coperti; XXIII 104; Fiore CCXXIII 13. Figuratamente, nella locuzione ‛ tenere c. ', nel senso di " nascondere ", " celare ...
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ecco
Vincenzo Valente
Avverbio di uso ben definito e abbastanza frequente per poterne determinare alcune caratteristiche. È di uso prevalentemente poetico, quasi sempre in apertura di verso, con esatta [...] lo scarto narrativo è conseguito una sola volta mediante l'ellissi verbale, in If I 31 Ed ecco, quasi al cominciar de / gridando (è questo l'unico esempio in cui la locuzione avverbiale ricorre in posizione interna al verso); più spesso con ...
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incontro (incontra)
Mario Medici
Quanto alla forma della preposizione o avverbio, con qualche oscillazione delle diverse edizioni e vari casi di elisione, rispetto a ‛ incontra ' è più usato i. (tuttavia [...] è avverbio in If XXXI 138 ella incontro penda; non ben definibile è in altri casi, in cui costituisce o può costituire locuzione con la forma verbale, come in Cv IV XXVIII 5 li si fanno incontro li cittadini, ecc.; If XIV 45 incontra uscinci; Pg XXVI ...
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guaio
Vincenzo Valente
Parola, in D., di uso esclusivamente poetico; ricorre quasi sempre in rima, e sempre al plurale, tranne che nella locuzione punge a guaio. Nella Vita Nuova e nelle Rime l'uso [...] cinghia / ... tanto più dolor, che punge a guaio, la locuzione ha il valore modale-consecutivo di " tormenta sì da strappare gemiti ", che 'ntrono accoglie d'infiniti guai (IV 9). Il modulo verbale ‛ trarre g. ' per " lamentarsi ", già annunziato ...
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IMPERATIVO
L’imperativo è un modo verbale finito che esprime un comando, un ordine, una richiesta, un invito, un divieto. Si trova soltanto nelle proposizioni ➔principali (➔volitive e ➔esclamative); [...] antico, sono da considerarsi ormai arcaiche e come tali non più utilizzabili (se non in forme cristallizzate come la locuzione sostantivata va e vieni). Semplicemente scorrette, e dunque inaccettabili, sono le forme accentate stà, và, fà, dà.
Usi ...
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lagrimare (lacrimare)
Bruno Basile
Ricorre nella Vita Nuova, nella Commedia (mai nel Paradiso), una volta nelle Rime e una nel Fiore, sempre nel senso di " piangere ", " manifestare con lagrime un dolore [...] , e qual traendo guai, in cui la forma verbale è impiegata a caratterizzare drammaticamente una delle visioni preannuncianti loro compassione altrui, più tosto si muovono a lagrimare, locuzione sentenziosa nel gusto della prosa d'arte medievale. Nell' ...
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toto
Luigi Blasucci
Latinismo presente due volte nel Paradiso, entrambe in rima ed entrambe in passi di dottrina teologica. Per determinare un'entità nella sua interezza: XX 132 quelli aspetti / che [...] è in rima, ossia nella sede naturale di tali violenze verbali (ed è indicativo che il concetto espresso da t. nel la cui presenza si giustifica però per il suo valore di locuzione tecnica. Si può ricordare che all'esempio dantesco s'ispireranno Fazio ...
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botto (butto)
Federigo Tollemache
Deverbale, che nella locuzione avverbiale ‛ di b. ' ricorre, sempre in rima, due volte nell'Inferno e una nel Purgatorio, nel senso di " di colpo ", " d'improvviso ": [...] (Lingua 223), secondo cui D. avrebbe potuto usare ‛ butto ' per ‛ botto ' sull'analogia delle alternanze vocaliche nella coniugazione verbale, come ha fatto con ‛ agugna ' per ‛ agogna ' (If VI 28), ‛ accisma ' per ‛ accesmi ' (XXVIII 37). Lo stesso ...
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oso [cfr. Parodi, Lingua 260]
Aggettivo, dal latino ausus (participio passato di audeo), usato sempre come predicativo, due volte nel Convivio e tre nella Commedia (in rima). Ha funzione verbale nella [...] locuzione ‛ essere o ', " osare ": quello glorioso Catone di cui non fui... oso di parlare, Cv IV VI 10; chi sarà oso di dire [" potrebbe mai affermare "] che Gherardo da Camino fosse vile uomo?, XIV 12; così anche Pg XI 126 cotal moneta rende / a ...
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locuzione
locuzióne s. f. [dal lat. locutio -onis, der. di locutus, part. pass. di loqui «parlare»]. – 1. ant. o raro. L’atto, e anche il modo, o la facoltà, di parlare; elocuzione. 2. a. In linguistica, gruppo di parole (che non raggiunge...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...