Se è vero che in ogni forma di letteratura si avverte il problema delle origini – si ponga esso nella ricerca di un’opera capostipite o in quella dell’ autore cui spetti il primato cronologico della scrittura [...] –, nel particolare caso della poesia antico-provenzale si tinge di tratti marcatamente ideologici, come si evince dal ruolo prominente conferito in questa fase alla corte, luogo di convivenza di due gruppi – bassa nobiltà e alta feudalità – e di ...
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senhal
〈sen’àl〉 s. m., provenz. [lo stesso etimo dell’ital. segnale]. – Il nome fittizio con cui nella poesia provenzale era designata la persona, spec. la dama, di cui il trovatore trattava, o quella a cui la lirica era indirizzata. Nel linguaggio...
trovatore2
trovatóre2 (o trovadóre) s. m. [dal provenz. trobador, caso obliquo del nomin. trobaire, der. di trobar «trovare; comporre in versi»]. – Poeta provenzale dei secoli 12° e 13°, rappresentante della nuova lirica d’amore (detta appunto...
Filologo e critico italiano (Catania 1904 - Napoli 1971). Ha insegnato dal 1938 filologia romanza nell'univ. di Napoli e dal 1961 letteratura italiana nella stessa università. È stato redattore dell'Enciclopedia Italiana. Oltre all'ediz. di...
Trovatore provenzale, originario della Guascogna; svolse la sua attività fra il 1130 e il 1150 circa. Le sue rime, con le quali la lirica provenzale inaugura il trobar clus, sono in buona parte di difficile interpretazione. Moralista rigido...