Tra lingue di Menelicche, crumiri e ghinee: uno sguardo sui deonimici di lingue africaneIl ciclo Figli di un nome proprio. Un viaggio tra i deonimici italiani ha esplorato vari aspetti [...] latina. Anche l’alfabeto cirillico fa riferimento a un personaggio di questo tipo: l’alfabeto delle lingueslave deve infatti la sua denominazione al vescovo ortodosso san Cirillo di Alessandria, che introdusse l’alfabeto glagolitico nella traduzione ...
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Sebbene non sia possibile stabilire con certezza l’esatta incidenza dei prestiti stranieri sull’italiano, non c’è dubbio che essi rappresentano una componente rilevante del nostro lessico. Nel vasto lemmario [...] dall’islandese), e dell’arabo (670), via via decrescenti quelli del giapponese (281), del russo (258), che supera nettamente le altre lingueslave (49 dal serbo e croato, 30 dal polacco, 12 dal ceco e 1 dallo slovacco, 6 dallo sloveno, 5 dal bulgaro ...
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Prima di iniziareIl friulano è una lingua neolatina appartenente al gruppo reto-romanzo (assieme al romancio della Svizzera e al ladino dolomitico dell’Italia, fig. 1).Si è sviluppato a partire dal latino [...] dalle popolazioni che sono state parte della storia del Friuli (in particolare quelle celtiche, germaniche e slave). È possibile parlare di una lingua con caratteristiche definite a partire dall’anno Mille e fin dal XIV secolo si è sviluppata una ...
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Lingue sotto il tetto d'Italia. Le minoranze alloglotte da Bolzano a Carloforte - 13. Isole linguistiche: la comunità degli Slavi del MoliseLe originiGli Slavi del Molise sono tra le minoranze linguistiche [...] se ci credete». (Fonzo 1872: 2)Grazie alla testimonianza del glottologo Ascoli (1864; 1867) sappiamo che a fine Ottocento la linguaslava era ancora parlata anche dagli anziani di Tavenna (a poco più di 10 Km da Acquaviva Collecroce), e che anche a ...
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Origini ed evoluzione del friulanoSi può affermare che il friulano (furlan o marilenghe “madrelingua”) sia il prodotto dell’evoluzione del latino volgare parlato nella regione di Aquileia (colonia romana [...] generale, ma fu caratterizzato da una situazione di diglossia dove le lingue alte erano il latino e il tedesco e la varietà bassa . L’insediamento a partire dal VI secolo di popolazioni slave nella fascia orientale della regione (ma anche in alcuni ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
slavo
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Slavus, adattam. della denominazione originale *slovĕn-, di etimo incerto]. – Degli Slavi, delle popolazioni e dei paesi slavi: civiltà, cultura, letteratura s.; le antiche genti s.; il fascino...
slave, lìngue Famiglia linguistica indoeuropea, generalmente divisa in tre grandi gruppi: lo slavo orient., con il russo, l'ucraino e il bielorusso; lo slavo occid., con il polacco, il casciubo, il sorabo, il ceco, lo slovacco e l'estinto polabico;...
Glottologo (Gelballe, Kolding, 1867 - Copenaghen 1954), prof. di lingue slave (1913) e grammatica comparata (1914) nell'univ. di Copenaghen. La sua vasta attività scientifica si è svolta soprattutto nei campi dell'albanese, dell'armeno, del...