Città dell’Inghilterra sud-orientale (134.100 ab. nel 2005), situata nella contea omonima (Cambridgeshire; 3046 km2 con 597.400 ab. nel 2007), 90 km a NE di Londra. Sorge in pianura sulla destra del fiume [...] (16° sec., con biblioteca gotica). La biblioteca dell’Università ha una parte neoclassica di C.R. Cockerell (1837-40).
Tra gli edifici del 20° sec.: l’Impington Village a privilegiare l’analisi del linguaggio comune; sue caratteristiche sono la ...
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Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in particolare quelle intellettive, percettive, mnemoniche, intuitive e volitive.
Biologia
Lo studio scientifico dei [...] G. Ryle, incline a considerare un’indebita ipostasi del linguaggio comune la nozione di una sostanza mentale. Sul piano concezioni è la teoria della m. di K.R. Popper e J.C. Eccles, i quali propongono una forma di dualismo, chiamato ‘interazionismo’, ...
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Branca della filosofia che, tradizionalmente, mira a individuare la natura ultima e assoluta della realtà al di là delle sue determinazioni relative, oggetto delle scienze particolari.
Origine e impiego [...] degli scritti aristotelici, curata nel 1° sec. a.C. da Andronico di Rodi, le trattazioni concernenti i sempre posto quest’ultimo in primo piano, si è concentrato sul linguaggio stesso per coglierlo nella sua dimensione non oggettivante, in uno sforzo ...
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Filosofia
Il concetto filosofico di c. è essenzialmente caratterizzato dalla nota dell’assoluta novità che quanto si presenta come ‘creato’ manifesta rispetto alla situazione in cui esso ancora non sussisteva. [...] , escludeva il concetto di c. (lo stesso termine di κτίσις entrò nel linguaggio filosofico greco soltanto tardi, come sono e tali sono rimaste attraverso i secoli.
Fisica
La c. e la distruzione (o annichilazione) di particelle sono fenomeni comuni ...
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Diritto
C. e qualifiche professionali Sistema di classificazione volto a identificare e raggruppare i vari profili professionali, in modo da delineare il regime giuridico ed economico cui è sottoposto [...] prime sono le quattro figure individuate dall’art. 2095 c.c.: dirigenti, quadri, impiegati e operai (lo stesso articolo quale le c. sono determinazioni dell’essere in sé.
Linguistica
C. sintattica Classe di segni di un certo linguaggio che possono ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, [...] quella di Socrate, cui già Aristotele attribuiva la scoperta del c.) intende il c. come ciò che è comune a più specie e, subordinatamente oggetto di discussione soprattutto nella filosofia del linguaggio di orientamento analitico (Russell, Church, ...
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Filosofia
Nel linguaggio filosofico, lo stato di ogni realtà in quanto è tale, o, in senso specifico, lo stato della realtà che può essere oggetto di un’esperienza sensibile.
E. ed essenza
Nella storia [...] nel campo letterario. In filosofia l’indirizzo umanistico-mondano ha avuto i suoi esponenti in N. Abbagnano, E. Paci, C. Luporini (i quali, in polemica con l’ esistenzialismo negativo, tedesco e francese, hanno accentuato il significato positivo dell ...
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Filosofo e storico della filosofia tedesco (Breslavia 1874 - New York 1945); dal 1919 fu prof. e poi rettore nell'univ. di Amburgo; esule per le persecuzioni razziali naziste, fu prof. a Oxford (1934), [...] 1925 e 1929; trad. it. 1961-66) C. concepisce anche il mito, il linguaggio, la religione, l'arte, ecc., come forme forma simbolica corrispose un ampliamento dell'interesse storiografico di C., che trovò espressione in numerose opere: Freiheit und ...
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Filosofia
La coscienza che l’io ha di sé stesso. Il termine ha trovato la più larga utilizzazione nel linguaggio idealistico, a partire da Kant in cui l’a. è la coscienza che ha di sé l’io puro quale condizione [...] in certi stati mentali indotti da droghe, ‘frammentato’ o ‘fuso in altri’, in alcune esperienze schizofreniche, pseudo-mistiche, isteriche; c) il senso dell’identità: io sono quello di ieri, sono lo stesso nello scorrere del tempo; questo modo dell’a ...
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Nel linguaggio filosofico e scientifico, concezione secondo la quale gli accadimenti della realtà metafisica, fisica o morale sono reciprocamente connessi in modo necessario e invariabile. In particolare [...] interpretazioni e limitazioni. Il d. nella sua forma moderna fu affermato con particolare vigore dal positivismo e dal materialismo dell’Ottocento. Non c’è accadimento del presente che non sia totalmente determinato da accadimenti del passato, e non ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...