panteismo
Raffaele Savigni
La fede in una forza divina che pervade l’Universo
In alcune tradizioni religiose, soprattutto in Oriente, la divinità è concepita come il Tutto, una forza che pervade l’Universo [...] dal greco e significa «tutto è Dio») entrò nel linguaggio filosofico agli inizi del 18° secolo per indicare quella liberazione dall’involucro materiale del corpo
Il 6° secolo a.C. è stato definito dal filosofo novecentesco Karl Jaspers «epoca ...
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FILIASI CARCANO, Paolo
Maria Virginia Borruso Geremia
Nacque a Napoli il 21 marzo 1911. Il padre Mariano, di antica nobiltà napoletana, divenne duca di Montaltino in seguito al matrimonio con Maria [...] nuova metodologia scientifica come analisi del linguaggio.
Resi più consapevoli dei taciti presupposti si veda: M. L. Gavuzzo, in La figura e l'opera di P. F. C., in Incontri culturali, XII (1979), pp. 211-240.
Bibl.: Una bibliografia completa sul F ...
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CECCONI, Angelo (pseudonimo Thomas Neal)
Carlo Coen
Nacque a La Ferruccia, frazione di Agliana (Pistoia) nel 1865. Ebbe un'educazione fortemente religiosa in collegi e seminari di Pistoia e Prato. Lo [...] sull'arte e sulla morale. Tra queste due attività dell'uomo c'è un legame strettissimo: l'artista è morale in quanto è -5, pp. 271-273) si manifesta quella violenza, nel linguaggio come nei contenuti, che caratterizza tutta la sua opera e che ...
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stoicismo
Margherita Zizi
Vivere secondo ragione
La scuola filosofica stoica fu fondata da Zenone di Cizio all’incirca nel 300 a.C. e rifiorì in età romana. L’etica stoica esalta la serena accettazione [...] un ciclo che si ripete in eterno.
Nel cosmo governato dal Lògos non c’è posto per il caso. Tutto ciò che è non poteva essere altrimenti impongono con la forza dell’evidenza. Il linguaggio è l’espressione linguistica di queste rappresentazioni mentali ...
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taoismo
Maurizio Paolillo
La sapienza che ha influenzato tutta la cultura cinese
Il taoismo è l’antichissima tradizione filosofico-religiosa della Cina. Esso ha avuto storicamente due volti: uno segreto, [...] scuole di pensiero diffuse in Cina tra il 5° e il 3° secolo a.C., ma solo nel taoismo esso indica il principio assoluto da cui hanno origine tutte e allora non sarebbe più l’assoluto, perché il linguaggio non è capace di rendere con parole umane tale ...
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materialismo
Stefano De Luca
La materia a fondamento della realtà e del pensiero
Entrato nel linguaggio filosofico nel 17° secolo, il termine materialismo indica qualsiasi concezione che faccia della [...] negando l’esistenza di sostanze spirituali. Nel linguaggio corrente, per materialismo si intende invece una concezione materialistica fu elaborata, tra il 4° e il 3° secolo a.C., dai filosofi greci Democrito ed Epicuro (v. epicureismo) e ispirò al ...
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universale e particolare
Paolo Casini
Il tutto e la parte
La distinzione tra un’idea o una cosa universale e un’idea o una cosa particolare, intuitiva nel linguaggio corrente, pone non pochi problemi [...] del sapere, formulò una specie di paradosso. Se vogliamo conoscere una singola cosa dobbiamo anzitutto vederla, sentirla, toccarla, e non c’è dubbio che la percezione sensibile di un oggetto – la singola sostanza – sia il punto di partenza di ogni ...
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sofistica
Stefano De Luca
Il potere della parola
Nel greco antico sophistès indicava chiunque possedesse la sapienza e fosse in grado di comunicarla: in questo senso venivano chiamati sofisti i Sette [...] Esiodo, filosofi come Pitagora. Ma nel corso del 5° secolo a.C. il termine finì per indicare quel gruppo di filosofi che – conoscenza sicura della realtà, Gorgia si affidò interamente al linguaggio, nel quale vedeva un mezzo potentissimo. Con il suo ...
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logico
lògico [agg. (pl.m. -ci) Der. del lat. logicus, dal gr. log✄ikós, a sua volta da lógos "discorso, ragio-namento"] [LSF] Che concerne la logica o che è conforme a essa come retto modo di ragionare. [...] vale 1 se e solo se le variabili xi hanno tutte valore 1; (c) l'inversione o negazione (operazione NOT) di una variabile, come l' l.: nella logica matematica, è un'espressione del linguaggio simbolico adottato che ha la proprietà di essere deducibile ...
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completezza
completézza [Der. di completo] [FAF] Proprietà di una teoria fisica per cui ogni suo elemento ha un corrispettivo nella realtà: v. completezza. ◆ [MCQ] C. asintotica: locuz. con cui s'indica [...] : v. logica: III 485 c, d. ◆ [FAF] Teorema di c. funzionale: nella logica, afferma che, data una qualunque funzione di verità f a n argomenti, per ogni n esiste uno schema di enunciato costruito nel linguaggio simbolico usando solo, quali connettivi ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...