Le lingue delle arti sono collocabili entro il confine delle lingue speciali o settoriali (cfr. Bellucci 1997 per l’architettura; ➔ linguaggisettoriali). Tradizionalmente, soprattutto in Italia, le arti [...] Tipografico del Cav. Gennaro de Angelis.
Bellucci, Patrizia (1997), Gli usi speciali della lingua. Il linguaggio contemporaneo dell’architettura, con particolare riferimento al lessico, «Quaderni del Dipartimento di linguistica (Università degli ...
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Il dizionario (lat. mediev. dictionarium > dictio, -ionis «espressione, discorso») costituisce indubbiamente uno degli strumenti più importanti per la conoscenza e la salvaguardia delle lingue. Mediante [...] , trivialismi (Torino 2000) di Valter Boggione e Giovanni Casalegno, che comprende anche un’ampia documentazione storica.
I ➔ linguaggisettoriali si distinguono per un lessico molto tecnico, di cui spesso nemmeno gli specialisti arrivano a venire a ...
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I nomi d’azione (➔ nomi) sono nomi designanti processi: costruzione («l’azione di, il fatto di costruire»), risanamento («l’azione di, il fatto di risanare»), partenza («l’azione di, il fatto di partire») [...] invecchiare → invecchiamento; ingiallire → ingiallimento; inasprire → inasprimento
Il suffisso -aggio si incontra più comunemente nei linguaggisettoriali di tipo tecnico (montaggio, smontaggio, carotaggio).
In qualche caso è possibile che una stessa ...
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I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] trattatistica latina e, soprattutto in virtù del peculiare oggetto di studio, più che come un lessico settoriale vero e proprio (➔ linguaggisettoriali) si configura come un insieme di usi metaforici e prestiti da altri ambiti, dalla matematica alla ...
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In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] che determinate collocazioni si trovano in particolare in alcune varietà e registri della lingua, ad es., nei ➔ linguaggisettoriali.
È il caso dei cosiddetti tecnicismi collaterali (o pseudotecnicismi; Serianni 1989: 103), che si presentano come co ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] /informale, e anche le differenze tra lingua comune e ➔ linguaggisettoriali) e la ➔ variazione diatopica interagiscono sempre con la variazione diamesica. Molti linguaggisettoriali, infatti, sono quasi esclusivamente scritti, così come le leggi ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] tutte le forme in cui si realizzano le lingue: lingua standard, ➔ dialetti, parlate locali, registri (➔ registro; ➔ linguaggisettoriali). L’articolazione di una lingua in varietà di diverso genere fu riconosciuta già da importanti autori di fine ...
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Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] ).
Un altro caso di varietà insieme diastratica e diafasica è il cosiddetto aziendalese, un linguaggiosettoriale (➔ linguaggisettoriali) vistosamente permeato di anglicismi, che si ritiene sia nato nelle filiali italiane delle grandi multinazionali ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] copre ogni forma di variazione situazionale e ogni tipo di varietà diafasica, inclusi quindi i ➔ linguaggisettoriali; oppure equivale a «linguaggiosettoriale».
Per la natura polisemica di registro e per l’uso di altri termini con significati affini ...
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Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] dei significati già presenti in una parola. In particolare, la tecnificazione di parole comuni è spesso usata nei ➔ linguaggisettoriali, da termini di ➔ Galileo Galilei come momento o pendolo, ai significati sportivi di allungo, rete, rigore ...
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settoriale
agg. [der. di settore]. – 1. Di settore, o diviso in più settori; nella tecnica, di cavi elettrici in cui i singoli conduttori sono aggruppati in modo da presentare, in sezione, la forma di settori di cerchio. 2. fig. Che riguarda,...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...