GUIDI, Virgilio
Paola Pietrini
Nacque a Roma il 4 apr. 1891, primo di nove figli, da Guido Costantino e da Caterina Rischia. La sua inclinazione artistica si sviluppò già nell'ambito familiare a contatto [...] una propria necessità di indagine e di conoscenza del reale, che portò l'artista a servirsi talvolta dei linguaggiformali elaborati dai vari movimenti pittorici che si susseguirono a partire dal secondo decennio del ventesimo secolo. Il G. fu ...
Leggi Tutto
DEODATO di Orlando (D. Orlandi)
Giovanna Damiani
Pittore lucchese ma largamente operoso anche a Pisa, noto per alcuni dipinti firmati e datati cui si accompagna un certo numero di documenti. La prima [...] del Crocifisso di S.Croce sul quale è modellato, attesta il relativamente rapido aggiornamento a più moderni linguaggiformali.
La tendenza a registrare fedelmente, anche se non prontamente, il succedersi di nuove forme artistiche negli ultimi ...
Leggi Tutto
ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] medievale degli altri suoi scritti), anche dal punto di vista formale, uno dei primi umanisti.
Nell'agosto del 1321 era avvenuta . dantesco, XI (1903), pp. 97-135; L. Valli, in Il linguaggio segreto di Dante e dei "Fedeli d'Amore", Roma 1928, pp. 340- ...
Leggi Tutto
ALBERIGO, Giuseppe (Pino)
Giovanni Miccoli
Nacque a Cuasso al Monte (Varese) il 21 gennaio 1926. Il padre, Giovanni Alberto, di famiglia poverissima, era maestro elementare. Aveva partecipato alla [...] si fa strada nel presente. Sono ottiche e linguaggi diversi che si incrociano e si sovrappongono, mentre proprio «salto concettuale», superando «la secolare accezione giuridico formale dei sinodi». Tale superamento era stato aperto dall’ ...
Leggi Tutto
GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] stampo vichiano per il formarsi delle idee e dei linguaggi, pubblicò anonimo a Napoli Del dialetto napoletano, un (Napoli 1780), in cui fece pochi cambiamenti, per lo più formali, e aggiunse trentacinque lunghe note di un certo interesse.
Nel maggio ...
Leggi Tutto
GOZZI, Gasparo
Domenico Proietti
Nacque a Venezia il 4 dic. 1713, primo degli undici figli del conte Iacopo Antonio e della nobildonna Angela Tiepolo. I Gozzi sono attestati a Bergamo a partire dal [...] (1749). Il G., però, pur rispettando le caratteristiche formali della tradizione, si discostò da questi precedenti per il 409; L. Riccò, "Parrebbe un romanzo". Polemiche editoriali e linguaggi teatrali ai tempi di Goldoni, Chiari, Gozzi, Roma 2000, ...
Leggi Tutto
DE GIORGI, Ennio
Enrico Moriconi
Nacque l’8 febbraio del 1928 a Lecce figlio di Nicola e di Stefania Scopinich.
La madre proveniva da una famiglia di navigatori di Lussino, mentre il padre era insegnante [...] non c’è nulla. De Giorgi ritiene che il punto di vista formalista sia interessante, anche per chi non lo condivida, dato che la di precisione, sottolineava che bisogna saper rispettare i linguaggi, i metodi, i criteri propri di ogni disciplina ...
Leggi Tutto
FALCONETTO (Falconeto), Giovanni Maria
Enrico Maria Guzzo
Figlio del pittore Iacopo (I), nacque a Verona nel 1468 c.: è il più famoso rappresentante di una vera e propria dinastia di artisti (cfr. la [...] così, almeno in parte, certe libertà formali dell'architettura manierista. Di questa non anticipa 83-98; G. Schweikhart, IlQuattrocento: formule decorative e approcci al linguaggio classico, in L'architettura a Verona nell'età della Serenissima (sec. ...
Leggi Tutto
DE CHIRICO, Andrea (Alberto Savinio)
Marcello Carlino
Nacque ad Atene, il 25 ag. 1891, da Evaristo, ingegnere ferroviario, originario di Palermo, e da Emma Cervetto, nobildonna genovese.
Ad Atene trascorse [...] al realismo. La serie di ritratti è forse tributaria al linguaggio della Scuola romana. Se sopravvivono fremiti espressionistici e se, nelle improvvise spezzature formali o nella iconografia animalescamente abnorme, ritornano i traumi del vissuto ...
Leggi Tutto
DE ROBERTO, Federico
Graziella Pulce
Nacque a Napoli il 16 genn. 1861. Il padre, Ferdinando, ufficiale di stato maggiore della piazza di Napoli, allora quarantenne, era discendente di illustre famiglia, [...] che lo conducono al suicidio.
Alle suggestioni contenutistiche e formali connesse al non rifiutato magistero verghiano si affianca ora è rappresentato dall'adozione di una pluralità di linguaggi, a loro volta espressioni della pluralità degli ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...