Raramente l’attenzione è stata posta sulle potenzialità simboliche del nome proprio in letteratura. Partiamo con un grande nome come Marcel Proust e con un suo celebre passo, sia pure riferito a toponimi [...] cangiante, perdibile e riacquistabile, è uno deisegni trasparenti dell’essere doppio del personaggio o comunque Umbria, Marche19 Onda su onda, lingua su lingua. Come si è formato il patrimonio italiano dei nomi personali (dal Rinascimento ai giorni ...
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La genealogia di Pinocchio posta a cappello del terzo capitolo delle Avventure lascia già intravedere gli interessi onomastici di Collodi, che sono formidabili nei suoi racconti meno famosi.La novelletta [...] possedere un nomignolo anziché il nome proprio è appunto uno dei “segni particolari” di riconoscimento, questi risponde: «– Centopelle... – Onda su onda, lingua su lingua. Come si è formato il patrimonio italiano dei nomi personali (dal Rinascimento ...
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Anno scolastico 2023-2024L’impressione che, nell’ultimo anno, la società italiana abbia parlato più del solito di violenza di genere, e che quelle parole che solitamente registrano il loro picco d’uso [...] di possesso e annientamento; l’uso di immagini e segni stereotipati o che riducano la donna a mero richiamo A., Raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana, Roma, Presidenza del Consiglio dei Ministri, 1986.Scarpa, R., Lo stile ...
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Sandro Gobetti, alias Rankis («appassionato ricercatore sociale, osserva da sempre lo spazio urbano e le culture metropolitane»), propone un viaggio “spazio-temporale” in una periferia speciale di Roma. [...] abiti? A Spinaceto?”».Rinominare affettuosamente Spinaceto può essere uno deisegni della vitalità del quartiere: il nomignolo Spinacity, come sulla lingua parlata i flussi migratori interni e internazionali?«A Spinaceto la presenza dei migranti ...
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Le lunghe novene, i lunghi rosari, che mi affascinavano con le loro iterazioni, e poi le voci dei pupari e dei banditori e i ritmi percussivi: non certamente melodia, ma battuta in levata, di origine araba, [...] che, dopo Sciarra amara, aveva visto Lessicorio, ovvero la contesa tra lingua e dialetto. Qui a contendersi sono poeta e poesia. O meglio flusso verbale, lo scorrere dei versi come lava senza le soste date dai segni di interpunzione. La produzione ...
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Come si scrive e parla del crimine in Italia? Qual è il modo in cui scrivono i criminali e le loro vittime, considerando che alcuni delitti – pensiamo ai femminicidi – sono preceduti (sul Web e sulla carta) [...] è testimoniato da questa asserzione:L’italiano [...] un tempo fu la lingua della filosofia e della poesia; [...] ma ora? La cucina e strumento di prevenzione sul fronte dei femminicidi e che, facendo scoprire nella grafia i segni del malessere con un’ ...
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Una delle chiavi di possibile decodificazione di quel ricchissimo repertorio di nomi, cognomi, odonimi e altri toponimi, cinonimi e marchionimi, che è l’opera narrativa di Carlo Emilio Gadda, è quella [...] meccanica. E la sua comprensione e riformulazione è segno di un’umanità distratta, approssimativa, diafasica, e appiccicosi di vernice fresca, l’incredibile ondata dei Luciani [...] avevano la lingua imbvogliata in un gavbuglio di evve, cvesimati ...
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«Puniamo una bambina, trasalendo di raccapriccio, se dice parolacce, se le dice un maschio ci viene da ridere», scriveva Elena Gianini Belotti negli anni Settanta del Novecento. Tra le tante e variopinte [...] la lingua campana sia intrinsecamente queer ma ha, di certo prima dell’italiano, sperimentato la neutralità dei generi , P., Ruspini, E. (ed.), Genere e linguaggio. I segni dell'uguaglianza e della diversità, Milano, Franco Angeli, 2016.Bourdieu, ...
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Un remoto presenteIn Camminando (Roma, Edizioni Il Labirinto, 2023, p. 126, con uno scritto di Rita Iacomino), Francesco Dalessandro riunisce ventisei testi scritti fra il 1984 e il 2018, mai raccolti [...] là di endecasillabi. Si veda, fra i tanti esempi, Lingua di fuoco, dove versi lunghi fino a quindici sillabe si il «dolce male». Segno primario della meraviglia barocca, l’ossimoro è figura dell’ineffabile nella poesia dei mistici, della cui ...
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Gisella BlancoLa parola del silenzio nella poesia contemporaneain AA.VV., Teoria e pratica del testo. Grammatica, nuovi media, didattica, letteraturaa cura di Giuseppe Paternostro e Vincenzo Pinelloprefazione [...] ” la produzione di senso. Il lettore, cioè, organizza gli stimoli deisegni grafici in un “più” che non è dato trovare in forma tanto semantica quanto grammaticale; «Il corpo della lingua viene scarnificato nell’operazione di diminuzione del verso ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
LIS
s. f. [sigla di Lingua Italiana dei Segni]. – Lingua adottata dai sordi per comunicare attraverso il canale sensoriale della vista o anche, dai ciechi, attraverso il tatto: consiste nell’esprimere parole, concetti, azioni mediante una...
La lingua italiana dei segni (o lingua dei segni italiana), spesso chiamata con la sigla LIS, è la lingua adottata nella comunicazione dalle persone italiane sorde che si riconoscono membri di una comunità minoritaria, non territoriale, fondata...
sordità Riduzione o mancanza della capacità mono- o bilaterale di percepire i suoni. I deficit uditivi (ipoacusie) possono essere distinti, a seconda della loro origine, in tre forme principali: di trasmissione (o di conduzione), neurosensoriali...