Pietro, santo
Prosper Grech
La fonte principale della vita di P. è il Nuovo Testamento; questo però deve essere integrato da fonti patristiche e da testimonianze archeologiche. Nel Nuovo Testamento [...] di natura midrashica. Al tempo di Gesù, quando veniva letta la Bibbia in lingua ebraica, il testo letto veniva subito tradotto da un metarguman in linguaaramaica (targum). Questo interprete qualche volta aggiungeva ad un testo certe inserzioni per ...
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GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] delle tribù ebraiche, gli Aramei.
L'argomentazione archeologica e filologica è piena di fantasia nel passaggio linguaaramaica-lingua etrusca-lingua fiorentina, ma lo scopo è chiaramente quello di scavalcare, in antichità e prestigio, il latino ...
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Re indiano della dinastia Maurya del Magadha; successe al padre Bindusāra nel 274 a. C. Erede d'un impero che comprendeva quasi tutta l'India, limitò la sua azione bellica alla cruenta repressione di una [...] forme leggermente divergenti di pracrito, basate su quella impiegata dalla cancelleria del Magadha (Bihar centrale). Ma alla frontiera nord-occidentale dell'impero si sono trovate anche iscrizioni in lingua e alfabeto aramaico ed una bilingue greco ...
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Cosmografo e orientalista (Nieder-Ingelheim 1489 - Basilea 1552); francescano, nel 1529 passò alla riforma protestante. Dopo aver curato le edizioni di Solino (1538), Pomponio Mela (1538) e Tolomeo (1540), [...] L'opera, scritta in tedesco, fu presto tradotta nelle principali lingue ed ebbe grandissima diffusione (si contano in un secolo quasi 50 . fu anche cartografo. A Basilea fu insegnante di lingua e letteratura ebraica e curò un'edizione della Bibbia in ...
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EGIDIO da Viterbo
Germana Ernst
Simona Foà
EGIDIO da Viterbo. – Nacque a Viterbo tra l'estate e l'autunno del 1469 da Lorenzo Antonini e Maria Del Testa. Il nome di famiglia non era pertanto Canisio, [...] ma conosceva anche l'arabo, il siriaco, l'ebraico e l'aramaico. Lo studioso biblico J. A. Widmanstetter nell'introduzione alla sua per il favore accordato agli studi scritturali e delle lingue orientali.
Si tratta di un breve testo introduttivo allo ...
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DEMPSTER, Thomas
Massimo Ceresa
Nacque in Scozia, a Cliftbog, presso Aberdeen, il 23 ago. 1579, terzogenito maschio di Thomas e di Jeanne Leslie.
Il padre, barone o "laird" di Muresk, Auchterless e [...] più filologico che storico. Egli non credeva all'origine aramaica dell'etrusco, propugnata da P. F. Giambullari alla popolo autoctono della regione, il che spiegava la singolarità della loro lingua. Nel corso dell'opera il D. si sforzò di assecondare ...
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Letterato e storico (Firenze 1495 - ivi 1555), figlio di Bernardo. Canonico di S. Lorenzo a Firenze (1515) e primo custode della Laurenziana; tra i primi ascritti all'accademia degli Umidi (1540), ebbe [...] lingua "fiorentina" (De la lingua che si parla e scrive in Firenze, 1552), che nel Gello (1546) aveva sostenuto derivare dall'etrusca, e questa dall'ebraica e dall'aramaica dei più intransigenti propugnatori della lingua volgare, sia che ne ...
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Ebraista ed esegeta (Brody, Leopoli, 1881 - Roma 1956). Mutò il cognome Zoller in Zolli nel 1934 e assunse il nome Eugenio all'atto della sua conversione al cattolicesimo nel 1945. Nel 1922 aveva assunto [...] semitiche nell'univ. di Roma (1945-51); inoltre, dal 1946 al 1955, insegnò lingua e letteratura ebraica e aramaica postbiblica nel Pontificio istituto biblico. Tra le sue opere: Israele (1935); Il Nazareno (1938); L'educazione presso gli Ebrei (1952 ...
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Noia
Carlo Maggini
La noia è una condizione, transitoria o duratura, di insoddisfazione frustrante, di indifferenza inquieta e disaffezione dolorosa verso una realtà esperita come priva di significato. [...] termine spagnolo aburrimiento ("avere in orrore"). Nella lingua tedesca e in quella ebraica affiorano i significati lentamente e che si desidera abbia fine; Leshaamem (dalla radice aramaica amum, "offuscare, oscurare") evoca l'immagine della notte, ...
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aramaico
aramàico agg. e s. m. (pl. m. -ci). – Del popolo arameo, degli Aramei: lingua a. (o, come s. m., l’aramaico), lingua appartenente al gruppo occidentale delle lingue semitiche, parlata all’inizio dell’era volgare in Mesopotamia, Siria,...
siro
(o sìrio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Syrus (e Syrius), gr. Σύρος (e Σύριος)]. – Dell’antica Siria; abitante della Siria antica: L’Arabo, il Parto, il Siro (Manzoni); al plur., i S., nome con cui si designano abitualmente gli abitanti...