LIGURIA (A. T., 24-25-26)
Claudia MERLO
Raffaele CORSO
Osvaldo ROSSI
Francesco Balilla PRATELLA
Piero BAROCELLI
Mario LABO'
Vito Antonio VITALE
È la più piccola delle regioni italiane, con una [...] ne ricorda Rime diverse così toscane come genovesi; U. Mazzini, Il librodei sonetti ed altre poesie, La Spezia 1927; per le canzoni carnevalesche . Ha pure le sue danze caratteristiche, proverbî, indovinelli, giuochi infantili e gridi di venditori ...
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Paese e stato dell'Europa settentrionale, che fa parte della regione morfologica detta Fennoscandia. Il nome è germanico (Finnland, cioè "paese dei Finni") e si ritrova per la prima volta in documenti [...] popolare (Kanteletar, 1829-31), degl'Indovinelli, deiProverbî, dei Canti magici. Per merito della Società di l'Abbecedario di Michele Agricola (cui si debbono anche altri libri religiosi e la traduzione, nel 1548, del Nuovo Testamento) risale ...
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Benché negli autografi si denomini Iohannes Boccaccius de Certaldo civis, o più semplicemente Iohannes de Certaldo (in volgare, Giovanni di Boccaccio da Certaldo) e poi, nell'opera De montibus e in una [...] ci sembra che guardi più alle lungaggini e ai difetti del libro, dei quali neppur qui lo scrittore ha saputo interamente disfarsi, anziché ai , ravvivate dagl'idiotismi, dagli anacoluti, dai proverbî, dalle locuzioni e dagli scorci più pittoreschi ed ...
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. Il termine greco κανών (cfr. κάννα) che vale originariamente "canna" quindi "regolo", venne presto ad acquistare anche il valore di "regola", "norma", "principio", "esempio": in questo senso si parla [...] . gli (altri) "Scritti" (ebr. kĕthūbhīm, gr. ἀγιόγραϕοι), cioè: Salmi, Proverbî, Giobbe, Cantico dei Cantici, Rut, Lamentazioni, Ecclesiaste, Ester, Daniele, Esdra e Neemia, Cronache (due libri). In questa triplice divisione si rispecchia il graduale ...
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TRINITÀ
Enrico ROSA
Umberto GNOLI
. 1. Questo termine nel linguaggio cristiano e conforme alla teologia cattolica, riferendosi cioè a Dio uno nell'Essenza (Essere assoluto, natura, sostanza) e trino [...] già cenno in Giobbe, e in Baruch - nei testi più espliciti deiProverbî (VIII, 22, segg.) dell'Ecclesiastico (XXIV, 3 segg.) e del dì di Pentecoste (Atti, II), tanto che tutto il libro fu detto il "Vangelo dello Spirito Santo" - dall'Apocalisse e ...
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Quando viene riferito a un'opera letteraria o di arte figurativa o musicale, l'aggettivo anonimo significa che di tale opera non si conosce l'autore, sia che questi non sia mai stato noto o che si sia [...] ultime sono state di recente riconosciute come fonte di alcuni deiProverbî biblici. Inoltre l'Oriente antico ha conosciuto un genere , e il re non ne è che il promulgatore). Anche i libri "storici" (Giosuè, Giudici, Ruth, Samuele, Re, Esdra e Nehemia ...
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Protagonista di un celebre racconto orientale di carattere eticodidattico, diffuso in nu. merosissime versioni presso varie letterature, il quale costituisce uno dei più antichi e tipici esempî della letteratura [...] del genere narrativo e gnomico del mondo semitico, strettamente congiunta, per quanto riguarda la parte sentenziosa, col libro biblico deiProverbî, e probabile fonte, per alcune sentenze, dell'Ecclesiastico di Gesù Siracide. D'altra parte veniva ...
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PROVVIDENZA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Enrico ROSA
Le concezioni filosofiche. - Il concetto di provvidenza (gr. πρόνοια, lat. providentia) nasce propriamente nello stoicismo classico, che lo [...] lirica e fidente implorazione dell'assistenza divina (p. es, Salmo, XXII, 1, 4; XC, 1, 8; XXXI, 31, ecc.); deilibrideiProverbî (v.) e più ancora della Sapienza, la cui testimonianza non dovrà parere indebolita, se anche l'espressione del pensiero ...
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ROMANI, Fedele
Vittorio Rossi
Scrittore, nato a Colledara (Teramo) il 21 settembre 1855; morto a Firenze il 16 maggio 1910. Laureatosi a Pisa, insegnò dal 1880 in ginnasî e licei dell'Italia meridionale [...] ; nelle briose illustrazioni deiproverbî del nativo Abruzzo, nelle dei luoghi dove insegnò, ma pieni di acume, d'arguzia, del senso vivo della lingua, il R. appare sempre uno spirito originalissimo, assuefatto a leggere direttamente nel gran libro ...
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Maestro di retorica, nato a Signa, poco lungi da Firenze, verso il 1165. Circa il 1190 incominciò ad insegnare a Bologna; e, tra i maestri dell'ars dictandi, cosi numerosi in Italia nei secoli XII e XIII, [...] B. afferma nella chiusa che questo libro fu recitatus, approbatus et coronatus lauro e quelle filze di proverbî e di citazioni che d'amore di B. da Firenze, in Atti della R. Acc. dei Lincei, Rendiconti, s. IV-V, i (1889); il De malo senectutis ...
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proverbio
provèrbio s. m. [dal lat. proverbium, der. di verbum «parola»]. – 1. Breve motto, di larga diffusione e antica tradizione, che esprime, in forma stringata e incisiva, un pensiero o, più spesso, una norma desunti dall’esperienza:...
fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., nelle 3e pers., féa, féano], pass. rem....