Sostenitore, nei sec. 16°-18°, della libertàdipensiero filosofico e religioso, e in particolare, durante l’Illuminismo, anche dell’emancipazione dalla fede e dalla morale cristiana.
Il termine si diffonde [...] riformate; li ha invece con la tradizione umanistica, con le nuove filosofie rinascimentali della natura, con l’insegnamento di moralisti come M. di Montaigne e P. Charron e il loro richiamo a una misura umana che rifiuta le filosofie dogmatiche e l ...
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Scrittrice sudafricana di lingua inglese (Wittebergen, Basutoland, 1855 - Città del Capo 1920). Figlia di un missionario metodista tedesco, lavorò fin da giovanissima, facendo studî irregolari e maturando [...] una libertàdipensiero che la portò al rifiuto delle norme restrittive dominanti nel suo paese. Nel 1881 si recò in Inghilterra, dove intraprese studî di medicina, poi interrotti per motivi economici e di salute, ed entrò in contatto con il mondo ...
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Poeta e pensatore tedesco (Marbach, Württemberg, 1759 - Weimar 1805). Figlio di un medico militare, seguì il padre nei continui cambiamenti di residenza, finché (1773), per iniziativa del duca del Württemberg, [...] nazionale. Il motivo della libertà percorre in tal modo quasi tutta l'opera di S., dai Räuber al Wilhelm Tell: e sempre il messaggio etico è inscindibile da quello artistico (la sua è spesso Gedankenlyrik, cioè lirica dipensiero, e le sue epiche ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] a fare del singolo romanzo la tessera di un programma dipensiero più ampio, come dimostra il ciclo di Sprickorna i muren (1971-78, una l. del dissenso, che difendeva la libertàdi espressione, e cercava di recuperare i rapporti con la l. dell' ...
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VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] a Francoforte dalla polizia prussiana, non vi respira tutta la libertàdi cui ha bisogno e, pure adulato dai grandi e da ministri pensa sempre e del dualismo di estensione e pensiero implicito nel sistema di Descartes: contrapporre il prudente Locke ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] tanto nelle rinnovate vocazioni totalitarie dei "possidenti", pronti a "perdere la libertàdipensiero e d'espressione pur di rimanere ricchi", quanto nelle mitologie populiste dei partiti di massa. Il "terzaforzismo" del B. s'esprime qui in forma ...
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CARUTTI DI CANTOGNO, Domenico
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Cumiana (Torino) il 26 nov. 1821 da Giovanni e da Cristina Barolo, in una famiglia di nobiltà decaduta, e rimasto orfano di padre nei primi mesi [...] soluzioni accettabili. Nelle analisi che seguono le prime affermazioni di principio, si sofferma a difendere il diritto alla libertàdipensiero, di opinione, di religione, di stampa, della persona fisica, particolarmente a proposito dell'arresto ...
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BIANCHETTI, Giuseppe
Armando Balduino
Nato il 22 luglio 1791 a Onigo (Treviso), ricevette la prima educazione letteraria in un collegio della pieve di Sant'Ilaria (od. Sant'Eulalia, fraz. di Borso del [...] della libertàdipensiero, nella diffusione delle nuove idee, nello sforzo di sostenere una per la biografia del B. è il suo copialettere, conservato nella Bibl. Naz. Centrale di Firenze, V, 30-33, (lettere degli anni 1816-49 e 1855-63); Cassetta ...
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Poeta e critico svedese (Blåsopp 1759 - Greifswald 1808). Temperamento focoso e impulsivo, con il poema Passionerna ("Le passioni", 1781), nel quale Shakespeare, Young, Klopstock, Goethe erano contrapposti [...] dove erano vigorosamente affermati il carattere individuale della poesia e l'unità di arte e vita. Condannato a quattro anni di esilio per uno scritto in favore della libertàdipensiero e di stampa, si recò in Germania, accettando nel 1795 un posto ...
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VIAU, Théophile de
Ferdinando Neri
Poeta francese, nato a Clairac, nell'Agenese, nell'aprile 1590, morto a Parigi il 25 settembre 1626. Di famiglia ugonotta, ne derivò uno spirito di opposizione, che [...] ogni principio religioso, ostentando la massima libertàdipensiero e di costumi. Dotato d'una felice attitudine Le procès du poète Th. d. V., Parigi 1909 (voll. 2, di cui il primo comprende un'ampia biografia); id., Une seconde revision des øuvres ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...