PACIFISMO
Chiara Ingrao-Giulio Marcon-Mario Pianta
(XXV, p. 879)
Il p., come rifiuto della guerra e impegno per la soluzione nonviolenta dei conflitti, ha segnato profondamente la seconda metà del 20° [...] guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle è variamente incontrata con l'elaborazione dipensierodi alcuni intellettuali e gruppi sia della sinistra sia di tradizione cattolica, come G. La ...
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Al pari del fascismo, l'a. è un fenomeno politico, nato dalla storia d'Italia, che ha travalicato per importanza ed estensione i confini nazionali. Più del fascismo, si è dimostrato provvisto di vitalità [...] nuove (come il movimento di Giustizia e libertà): tra i principali esponenti di quello che i fascisti definirono politico, la manifestazione maggiormente significativa di questo indirizzo dipensiero è stata l'affermazione del presidente ...
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di Gianfranco Pasquino
È impossibile definire e analizzare la d. senza, al contempo, definire, in sé e per contrasto, la sinistra e analizzarla nelle sue differenze rispetto alla destra. È quanto hanno [...] Si potrebbe aggiungere che non pochi filoni dipensiero della d. ritengono che le disuguaglianze di ridurre, comprimere, eliminare le disuguaglianze rischia di ridurre, comprimere, eliminare la libertà. I cittadini debbono essere lasciati liberi di ...
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Studiosa tedesca di teoria della politica, nata ad Hannover il 14 ottobre 1906, morta a New York il 4 dicem bre 1975. Laureatasi in filosofia con K. Jaspers a Heidelberg nel 1928, abbandonò, in quanto [...] sull'ubiquità della violenza: On violence (1970; trad. it. 1971).
Il pensiero della A. − il cui filo unificante è costituito dalla ricerca delle condizioni della libertàdi fronte all'erosione della distinzione fra sfera privata e sfera pubblica − è ...
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Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di K. Marx e F. Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i mezzi di consumo sono sottratti alla proprietà privata [...] violenta ai danni della naturale uguaglianza, libertà e bontà dell’uomo da parte di J.-J.Rousseau e con le discussioni ordine del passato. Una linea più vicina al pensierodi Marx si sviluppa nell’analisi di K. Kautsky, che vede nello sviluppo del ...
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Giobèrti, Vincenzo. - Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Sacerdote, fu ministro (1848) e presidente del Consiglio (1848-49) del Regno di Sardegna e sostenitore del processo di unificazione [...] e dell'elevazione di Roma a capitale. Il pensiero politico di G., al di là dei Libertà cattolica" (1924); Epistolario (ed. naz., 11 voll., 1927-37). È in corso (dal 1938) l'ed. naz. delle sue opere, a cura dell'Istituto di studî filosofici di ...
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Politica
Harold D. Lasswell
di Harold D. Lasswell
Politica
sommario: 1. Introduzione. 2. La delimitazione del quadro concettuale. a) La ricerca di un quadro concettuale. b) Il diritto come categoria [...] per la realizzazione di desideri o fini particolari, e insieme il tramite della libertàdi realizzarli. La condizione di tale attuazione chimica. Nell'Europa occidentale, le nuove correnti dipensiero, che si svilupparono con il rifiorire della ...
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Concetti, problemi e ideali di Norberto Bobbio
sommario: 1. Il problema della definizione. 2. Pace negativa e positiva. 3. La pace come valore. 4. L'ideale della pace perpetua. 5. Pacifismo istituzionale [...] venire ai loro beni e alle loro libertà da parte di altri Stati. Lo stesso diritto di sicurezza che il cittadino ha nei riguardi ripresa proprio partendo dal pensierodi Kant.
La stessa tesi, del resto, dell'impossibilità di guerre tra paesi a ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] a priori sulla felicità, l'‛essenza' dell'uomo, la ‛vera' libertà" (v. Godelier, 1966; tr. it., p. 126).
D'accordo la dialettica legge cosmica e si esagera nell'affermare l'identità dipensiero tra i due fondatori della filosofia della praxis" (v. ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] non si presenta in forma di sistema, ma come vivo svolgimento dipensieri, complesso e persino contrastato nelle la messa all’Indice del 1559. Mentre il valore della libertà (centrale nei Discorsi ma sotteso nello stesso Principe) era bandito ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...