L’espressione diritti linguistici si riferisce al diritto di singole persone o di collettività a usare la propria lingua nativa, anche nel caso di una lingua diversa da quella ufficiale o standard: per [...] fondamentali. In particolare, questi documenti tengono conto del fatto che la libertàdi manifestazione del pensiero implica l’effettiva possibilità di attuare uno specifico patrimonio culturale.
È in questo quadro che si inserisce la questione ...
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Il nome A. ricorda quello del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, che esplorò le coste dell’A. Meridionale; proposto dal cosmografo M. Waldseemüller, apparve per la prima volta nel 1507 in un opuscolo [...] grazie all’uso invalso tra i padroni di concedere libertà agli schiavi nei giorni festivi affinché si dedicassero americane hanno ispirato una quantità di studi dedicati al problema specifico dei rapporti tra lingua e pensiero e tra lingua e cultura ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] di contestazioni operaie costrinse il governo a riconoscere il diritto di sciopero e la libertà sindacale. Sorse allora il sindacato di Świętochowski, e se in filosofia fungevano da referenti il pensierodi A. Comte e il darwinismo, in campo storico ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] ed E), mentre a S e O predominavano i Savoia e si formavano i vescovati di Basilea, Losanna, Coira, Sitten; le città ottenevano la libertà dalla soggezione feudale sottomettendosi alla diretta autorità imperiale.
La reazione delle tre comunità alpine ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] pensiero medievale e rinascimentale dove, nonostante le polemiche contro le dottrine fisiche di Aristotele, il concetto di , reversibili.
In meccanica classica il moto di un sistema con N gradi dilibertà è descritto da N coordinate generalizzate (qr ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] nel 1917, con l’avvento del bolscevismo, ottennero completa libertà ed eguaglianza civile e politica; lo stesso avvenne in Medioevo, sotto l’influsso del pensiero greco e arabo, si sviluppa un’attività di ricerca e di sistemazione dottrinale, il cui ...
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L’atto e l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione o configurazione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinonimo di movimento, a cui in genere è preferito nel linguaggio [...] pensiero classico, quale forma tipica o universale del divenire.
In relazione a quello di m., il concetto di generale, variabile da istante a istante. Il sistema ha un solo grado dilibertà (basta un parametro, per es. l’angolo ϕ formato da un ...
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(o serbo-croato) L’insieme dei dialetti parlati nella Serbia e nella Croazia, e in parte anche nell’Istria, nella Slovenia, nel Montenegro e nella Repubblica della Macedonia del Nord, appartenenti, con [...] alla scuola del pensiero socialista, additava ai contemporanei il tema della contrapposizione tra la Serbia patriarcale di una volta e di una Slavia composta di popoli fratelli, che insorgevano contro gli oppressori conquistando la propria libertà ...
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LINGUAGGIO (XXI, p. 199)
Antonino Pagliaro
Gli sviluppi degli studî linguistici nell'ultimo decennio, dando sempre maggiore consistenza alla lingua come sistema e struttura, richiedono che il problema [...] con il pensiero.
Vero è, invece, che la lingua esiste a sé, come sistema di distinzione il quale ogni atto umano. Poiché l'atto linguistico, pur essendo atto dilibertà, è determinato in una particolare storicità che è quella del parlante ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] . Jacopone adopera anche latinismi, come cogitato «pensiero» e decetto «delusione», e idiomatismi umbri, più che per le libertà sintattiche dell’autore e della sua lingua, che presenta spesso successioni più di senso che di logica e procedure coesive ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...