Orientamento dipensiero che riconosce l’esistenza di un Dio come prima causa, creatore e ordinatore del mondo: questa concezione costituisce, insieme all’immortalità dell’anima, il nucleo della religione [...] le chiese, contro l’idea di rivelazione o di mistero, in nome della ragione e della libertàdi coscienza. Iniziatore del d. è religione naturale, l’interpretazione allegorica dei miracoli da parte di T. Woolston. Le idee deistiche influenzarono nel 18 ...
Leggi Tutto
(XIV, p. 402; App. IV, i, p. 725)
La ricerca filosofica in ambito estetico presenta, nella seconda metà del Novecento, connotati vari e diversificati. Fenomenologia, ermeneutica e filosofia analitica ne [...] , Milano 1985.
Vita e verità. Interpretazione del pensierodi Enzo Paci, a cura di S. Zecchi, Milano 1991.
Luigi Pareyson. Estetica e ontologia della libertà, vol. monografico di Rivista di Estetica, 1993, 40-41.
Luciano Anceschi. Tra filosofia ...
Leggi Tutto
L'angoscia è uno dei temi fondamentali del pensierodi S. Kierkegaard e degli odierni esistenzialisti, calcanti le sue orme; ed è intesa come una delle situazioni affettive rivelatrici, in quanto, attraverso [...] o scelta fondamentale preso dalla "vertigine" della propria infinita libertàdi negarsi o di essere esso stesso "come Dio", e quindi di salvarsi o dannarsi eternamente. Egli allora nell'impossibilità di sapere - poiché tutto è incerto e ambiguo nel ...
Leggi Tutto
Filosofo e storico delle idee inglese, di famiglia ebraica di origine lettone, nato a Riga il 6 giugno 1909, morto a Oxford il 5 novembre 1997. Con la famiglia, all'indomani della rivoluzione d'ottobre, [...] Connesse alle sue analisi del pensiero utopistico sono quelle delle libertà da"); la seconda come autonomia, capacità di agire in conformità ai propri desideri e scopi ("libertàdi"). Nel sottolineare la rilevanza di entrambi i concetti dilibertà ...
Leggi Tutto
Studiosa tedesca di teoria della politica, nata ad Hannover il 14 ottobre 1906, morta a New York il 4 dicem bre 1975. Laureatasi in filosofia con K. Jaspers a Heidelberg nel 1928, abbandonò, in quanto [...] sull'ubiquità della violenza: On violence (1970; trad. it. 1971).
Il pensiero della A. − il cui filo unificante è costituito dalla ricerca delle condizioni della libertàdi fronte all'erosione della distinzione fra sfera privata e sfera pubblica − è ...
Leggi Tutto
Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette [...] compiuta. Essa imponeva al filosofo-storico di adeguare il suo pensiero e di cogliere i suoi problemi in una realtà di storiografia puramente economica e di storiografia etico-politica, nell'idea della storia come storia della libertà e della libertà ...
Leggi Tutto
Diritto
Trasferimento del diritto di proprietà su un determinato bene da un soggetto a un altro. Divieti negoziali di a.: in generale, le limitazioni poste dall’autonomia privata al potere di disposizione, [...] e bourgeois. La perdita o il trasferimento ad altri di qualcosa (la libertà), che è parte integrante della persona o del corpo come una realtà originaria e indipendente e il pensiero come un che di subordinato e condizionato. In questa prospettiva, il ...
Leggi Tutto
Filosofo (Mantova 1462 - Bologna 1525). Dalla vasta opera di P. emerge una delle figure più notevoli della cultura rinascimentale e soprattutto dell'aristotelismo cinquecentesco: in lui da un lato i problemi [...] di Cambrai, si trasferì all'università di Ferrara e l'anno successivo a quella di Bologna, dove insegnò fino alla morte.
Opere e pensiero , anche della teologia cristiana, di salvare insieme libertà individuale e onniscienza e onnipotenza divina ...
Leggi Tutto
Giobèrti, Vincenzo. - Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Sacerdote, fu ministro (1848) e presidente del Consiglio (1848-49) del Regno di Sardegna e sostenitore del processo di unificazione [...] e dell'elevazione di Roma a capitale. Il pensiero politico di G., al di là dei Libertà cattolica" (1924); Epistolario (ed. naz., 11 voll., 1927-37). È in corso (dal 1938) l'ed. naz. delle sue opere, a cura dell'Istituto di studî filosofici di ...
Leggi Tutto
Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di K. Marx e F. Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i mezzi di consumo sono sottratti alla proprietà privata [...] violenta ai danni della naturale uguaglianza, libertà e bontà dell’uomo da parte di J.-J.Rousseau e con le discussioni ordine del passato. Una linea più vicina al pensierodi Marx si sviluppa nell’analisi di K. Kautsky, che vede nello sviluppo del ...
Leggi Tutto
pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...