MANZOLI (Manzolli), Pier Angelo (Marcello Palingenio Stellato)
Margherita Palumbo
Si ignorano il luogo e la data di nascita, avvenuta presumibilmente tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo; più [...] VIII (Scorpio) affronta la questione - di importanza centrale - del fato, della libertà e della predestinazione, con accenni che fanno , pp. 119-121; A. Ingegno, Cosmologia e filosofia nel pensierodi G. Bruno, Firenze 1978, pp. 223-236; P. Simoncelli ...
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LAMBRUSCHINI, Luigi
Giuseppe Monsagrati
Ultimo di dieci figli, nacque a Sestri Levante il 16 maggio 1776 da Bernardo e da Pellegrina Raggi e fu battezzato con i nomi di Emanuele Nicolò (diventerà Luigi [...] un graduale restringimento delle libertà costituzionali, ma questa sua trama ben nota del suo pensiero. Così si fece presto a 8 (vi figurano, oltre ai mss. di vari trattati di teologia, porzioni di corrispondenza di e al L.); Arch. segreto Vaticano ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] era destinato a segnare il pensiero moderno e gli sviluppi della filosofia tedesca. La fede come essere di Dio per l’uomo e si fa esteriormente servo di tutti in tutto; e appunto in nome della libertà cristiana, e di una coscienza inquieta ma sempre ...
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DE MARINIS, Errico
Pietro Laveglia
Nacque a Cava dei Tirreni (Salerno) il 12 ott. 1863 da Luigi e da Filomena Stendardo. Compì i primi studi nella città natale iscrivendosi poi ai corsi universitari [...] dove già nel 1867 si era costituita l'organizzazione "Libertà e Giustizia" che pubblicava un battagliero foglio settimanale con 'affermazione che il pensiero politico di Mazzini fosse ancora valido e vitale, ma che il suo pensiero economico fosse del ...
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DEL ZIO, Floriano
Maria Rascaglia
Nacque a Melfi (Potenza) il 2 apr. 1831 da Tolomeo, che aveva uno studio notarile in città, e da Anna Maria Mandile di antica e facoltosa famiglia.
Un fratello del [...] Michelet di Berlino e con molti collaboratori della Revue philosophique et religieuse di Parigi, il cui programma era progresso, libertà e come "la scienza dell'idea nella forma astratta del pensiero". Di fronte al delinearsi in Italia, dopo il 1860, ...
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DONI, Agostino
Antonio Rotondò
Nacque a Cosenza intorno alla metà del sec. XVI: "Consentimis, medicus et philosophus" si dice egli stesso nel frontespizio dell'unica sua opera nota.
Le informazioni [...] prima della fuga dall'Italia, corse il pericolo di perdere la libertà e la vita.
Tra l'ottobre e il di rissosa disarmonia di contrastanti operazioni. Analogamente, ricade sotto un unico genere di critica il pensierodi Aristotele, di Ippocrate e di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Jacob Moleschott
Alessandra Gissi
Considerato, insieme a Ludwig Büchner (1824-1899), Carl Vogt (1817-1895) e Heinrich Czolbe (1819-1873), uno degli esponenti più rappresentativi del materialismo scientifico [...] che dichiarò di rifiutarsi «di insegnare in una Università in cui la libertà d’insegnamento esisteva soltanto di nome» (p 215-34.
G. Cosmacini, Il medico materialista. Vita e pensierodi Jacob Moleschott, Roma-Bari 2005.
A. Gissi, Moleschott Jacob, ...
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LABANCA, Baldassarre
Cesare Preti
Quarto di nove figli, nacque ad Agnone, nel Molise, il 17 ag. 1829 da Vincenzo, commerciante, e da Maria Angelica Mario. Educato dapprima da uno zio materno, L. Mario, [...] nelle carceri borboniche, e fu quindi sottoposto a sorveglianza di polizia. Riacquistata la libertà, il L. riprese gli studi, seguendo le lezioni di F. Melillo e F. Toscano sul pensierodi P. Galluppi, A. Rosmini e V. Gioberti, nonché quelle ...
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GUZZO, Augusto
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Napoli il 24 genn. 1894 da Federico e Luisa Scognamiglio. Il padre, avvocato, allievo e collaboratore di F. Persico, morì quando il G. aveva cinque anni.
A [...] la ragione, la libertà che è propria dell'io non è mai risolta del tutto nel me; la libertà che vi agisce è pp. 170-196; E. Garin, Cronache di filosofia italiana, Bari 1970, ad ind.; E. Pera Genzone, Il pensiero estetico di A. G., Napoli 1974; P.F. ...
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Il progresso
Giuseppe Bedeschi
Nel Settecento e nell’Ottocento la cultura occidentale ha nutrito, con poche eccezioni, una ferma fede nel progresso: essa ha creduto, cioè, che il cammino della civiltà [...] quale, per intendere davvero la storia il pensiero umano deve servirsi essenzialmente di tre categorie. La prima è quella giunga al sapere di ciò che esso è veramente, cioè raggiunga la piena consapevolezza di sé, in quanto libertà. Nel mondo ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...