AGABITI, Augusto
Francesco Corvino
Nato a Pesaro, da Francesco, il 7 genn. 1879, visse a Roma, ove nei primi anni del '900 fu a capo del più cospicuo gruppo di teosofi italiani, insieme con Decio e [...] ; La tortura sepolcrale, il nostro pericolo più spaventoso, Roma 1913; Ipazia, la prima martire della libertàdipensiero, Roma 1914; L'Umanità in solitudine (pref. di L. Luzzatti), Roma 1914; La salvezza d'Europa e l'intervento italiano, Napoli 1915 ...
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DI VITTORIO, Giuseppe
Piero Craveri
Nacque a Cerignola (Foggia) il 12 ag. 1892 da Michele e da Rosa Enrico, secondogenito dopo la sorella Stella.
Il padre era "curatolo" (bracciante specializzato con [...] la libertàdi associazione e la procedura di stipula dei contratti collettivi, muniti di efficacia passim; G. Arfè-L. Lama-P. Saraceno, Unità e autonomia del sindacato nel pensierodi G. D. Atti del Convegno ... CGIL-CISL-UIL, 14-15 dic. 1977, Roma ...
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DI BLASI (Blasi), Francesco Paolo
Cinzia Cassani
Nacque a Palermo nel 1755, secondogenito di Vincenzo ed Emanuela D'Angelo.
La famiglia, patrizia, era al centro della vita culturale palermitana. Vincenzo, [...] nel congiungere in ipotesi di azione i diversi motivi del pensiero riformatore isolano segnava una svolta dei martiri della libertà italiana, Torino 1851, I, pp. 473-493; M. D'Ayala, Vite degli Italiani benemeriti della libertà e della patria, ...
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DI CAPUA, Leonardo
Silvano Scalabrella
Nacque a Bagnoli Irpino (prov. Avellino) il 10 ag. 1617, da famiglia agiata. Nella sua Vita di Lionardo di Capoa, l'Amenta ci dice che il D. si dedicò agli studi [...] di rinnovamento culturale di tipo sincretistico. Nella Napoli degli anni Ottanta, quella libertà dell'indagare, aprendo la possibilità di più la sua crudizione che una qualche originalità dipensiero) rimanda alla sapienza degli antichi, i quali ...
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di Irene Giannì
Teofilato, Cesare Alfredo
Pedagogo, storico e attivista politico italiano (Francavilla [...] epilessia delle folle. Noi vogliamo, noi cerchiamo la rivoluzione del pensiero, che solo ci può dare la scuola libera, non aggiogata nell’educazione, senza della quale non esiste garanzia dilibertà».
Dopo la prima guerra mondiale, T. si rende ...
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DI BLASI, Giovanni Evangelista
Cinzia Cassani
Nacque a Palermo il 25 luglio 1720 da Scipione e Caterina Gambacorta e Ciambri. Cadetto di famiglia gentilizia e di tradizioni colte, fu destinato al pari [...] momento più alto di questo ideale di riforma. Di essa l'interprete promuove, sostiene ed esalta la libertà ... gli autori saranno scherniti" M. Condorelli, Note su Stato e Chiesa nel pensiero degli scrittori giansenisti siciliani del sec. XVIII, in ...
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Filosofo e storico della filosofia (Castelvetrano 1875 - Firenze 1944). Discepolo alla Scuola normale superiore di Pisa di D. Jaja (che lo avvicinò al pensierodi B. Spaventa), di A. D'Ancona e di A. Crivellucci; [...] in omaggio al principio della libertà d'insegnamento, l'istituzione di scuole private, a fianco di quelle pubbliche, ma con il valutata nella sua unità e organicità, come opera di poesia e insieme dipensiero. ▭ G. ha svolto opera vastissima anche ...
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Storico romano (1°-2° sec. d. C.). Ignote sono le date di nascita e di morte (forse 55 circa - 120 circa), ignota la famiglia e il censo (probabilmente senatorio), come anche l'origine (si è pensato, tra [...] alla soluzione del principato, ma sempre più chiaramente incapace, anche di fronte a sé stessa, di mutare i termini della situazione ristabilendo le antiche libertà. Dominante nel pensiero storico di T. è perciò un'acuta e dolorosa sensibilità per le ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] presupposto essenziale è la libertàdi questa volontà, libertà che le permette di non sottostare necessariamente a quelle faceva più viva, fino a sboccare nell'affermazione di quella corrente dipensiero, detta appunto neokantismo, che ebbe i suoi ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] dove si realizza la libertàdi alcuni nella forma etico-estetica della vita della polis, alla libertà universale astratta del mondo solo in quanto è il "proprio tempo appreso con il pensiero". Per quanto riguarda poi specificamente il suo tempo H. ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...