Principe di Gavre (Castello di La Hamaide, Hainaut, 1522 - Bruxelles 1568); figlio di Giovanni IV conte di E. e di Francesca di Lussemburgo, servì negli eserciti di Carlo V distinguendosi in particolare [...] una politica più conciliante verso i calvinisti, numerosi nel paese, poiché riteneva, sebbene cattolico, la necessità di una maggiore libertàdipensiero nei confronti dell'inquisizione religiosa. Dopo l'invio nei Paesi Bassi del Duca d'Alba, E., pur ...
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Medico e attivista congolese (n. Bukavu 1955). Laureato in Medicina nel Burundi, specializzato in ginecologia in Francia, presso l'Università di Angers, nel 1999 ha fondato il Panzi Hospital a Bukavu, [...] sistematica contro le donne ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui nel 2014 dal Parlamento europeo il Premio Sakharov per la libertàdipensiero. Nel 2018 è stato insignito del premio Nobel per la pace, con l'attivista irachena N. Murad, "per i ...
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Deista inglese (Liverpool 1693 circa - Londra 1769); nei suoi scritti (raccolti in A collection of the tracts of a certain free enquirer noted by his sufferings for his opinions), impugna i miracoli della [...] libertàdipensiero come "dovere religioso"; nella stessa prospettiva svolse una critica razionalista, in libri e nella sua rivista The Free Enquirer (9 numeri 1761), di 'hanno paragonato a David; tale scritto sembra aver ispirato il Saul di Voltaire. ...
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Poeta e critico svedese (Blåsopp 1759 - Greifswald 1808). Temperamento focoso e impulsivo, con il poema Passionerna ("Le passioni", 1781), nel quale Shakespeare, Young, Klopstock, Goethe erano contrapposti [...] dove erano vigorosamente affermati il carattere individuale della poesia e l'unità di arte e vita. Condannato a quattro anni di esilio per uno scritto in favore della libertàdipensiero e di stampa, si recò in Germania, accettando nel 1795 un posto ...
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Uomo politico (Crnce 1944 - Priština 2006). A seguito dell'abolizione dell'autonomia del Kosovo da parte di S. Milošević (1989-90), come presidente della Lega democratica del Kosovo (LDK), fu sostenitore [...] della regione. Pur alla guida di un governo ombra, R. di sé le critiche e le minacce da parte dell'UÇK, partito estremista che attuava una politica terroristica. Per la sua azione diplomatica fu insignito nel 1998 del premio alla libertàdipensiero ...
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Storico italiano (Napoli 1924 - Roma 1964). Prof. nell'univ. di Messina (1960), storico della cultura e del pensiero politico (Francesco Guicciardini. Dalla politica alla storia, 1950; Propaganda e pensiero [...] . Genesi e significato del Patto Atlantico, 1958; Le garanzie della libertà, 1955-1963, 1965). Ha anche curato l'edizione delle Opere di Guicciardini (1953) e del Principe di Machiavelli (1961), come saggista politico ha collaborato a Il Mondo e ...
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LOMBROSO, Cesare (Ezechia Marco, detto Cesare)
Giuseppe Armocida
Terzo dei sei figli di Aronne e di Zefora Levi, nacque a Verona il 6 nov. 1835, in una famiglia israelita di stretta osservanza religiosa, [...] trevigliano Paolo Marzolo: il primo, nota figura del Risorgimento, lo aprì al culto della ragione e della libertàdipensiero, così contrastante con la religiosità ortodossa del padre; dall'altro fu indirizzato allo studio dell'umanità con strumenti ...
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CASTRO, Scipio di
Roberto Zapperi
Nacque da un Pietro, del quale non si ha alcuna notizia, intorno al 1521 probabilmente in Policastro, la cittadina sul golfo omonimo, che era una antica sede vescovile [...] delatore che l'aveva denunciato al S. Offizio.
Di tutte le incarnazioni del C. questa di eretico e aspirante martire della libertàdipensiero è certo la più enigmatica e sconcertante. Di atteggiamenti filoereticali non c'è il minimo sentore infatti ...
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CASTRO, Paolodi
Giuliana D'Amelio
Nacque a Castro, nel Lazio, tra il 1360 e il 1362, da genitori di umile origine; è noto solo il nome del padre, Angelo. Sulla facciata della cattedrale della città [...] indipendente, consapevole delle proprie capacità e della propria dottrina. Come esempio di tale libertàdipensiero si suole ricordare che il C. corresse un errore di Bartolo sul fedecommesso, errore che i contemporanei avevano sempre accettato sulla ...
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LETI, Gregorio
Emanuela Bufacchi
Nacque a Milano il 29 maggio 1630 da Girolamo e da Isabella Lampugnano.
Le notizie certe sulla famiglia si fermano al nonno paterno, Marco, che fu per due anni al servizio [...] nozze con Maria Guérin. D'altra parte tutta l'esistenza del L. rimase caratterizzata da una sorta di indifferenza religiosa in nome di una libertàdipensiero per la quale "tutte le religioni sono buone in quello che riguarda il fondamento; ma però ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...