arbìtrio, lìbero Espressione usata per indicare la libertà dell'uomo, i cui atti non sono determinati da forze superiori (di tipo soprannaturale o naturale), ma derivano da sue autonome scelte. Nata sul [...] è in connessione con i problemi della grazia, della predestinazione e dell’origine del male. S. Agostino distingue il libero a. dalla libertà perfetta, che l’uomo avrebbe perduto in seguito al peccato originale, identificandolo come quel posse non ...
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Filosofo (Mantova 1462 - Bologna 1525). Dalla vasta opera di P. emerge una delle figure più notevoli della cultura rinascimentale e soprattutto dell'aristotelismo cinquecentesco: in lui da un lato i problemi [...] più originale di P. è il De fato, in cui è affrontato il problema dei rapporti tra provvidenza, fato e liberoarbitrio: nella discussione sulle varie dottrine si presenta a P. come più coerente la posizione stoica che nega ogni contingenza e la ...
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Diritto
Per g. si intende il provvedimento, adottato generalmente dal capo dello Stato, di estinzione della pena a favore di un determinato soggetto. A differenza dell’amnistia e dell’indulto (Amnistia [...] della g. entra in una nuova fase. Per Lutero il peccato originale ha intrinsecamente corrotto la natura umana, togliendole il liberoarbitrio e la capacità di operare il bene: l’uomo non può disporsi alla giustificazione con le opere buone, ma questa ...
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Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.
La v. costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto [...] o automatico) quando il soggetto è in certa misura un libero agente. Per alcune scuole il comportamento volontario è il prodotto di un liberoarbitrio; altre scuole assumono un atteggiamento più determinista; altre ancora svolgono fondamentalmente ...
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Umanista (Modena 1477 - Roma 1547). Segretario dei brevi (1513-27, salvo che sotto il pontificato di Adriano VI); vescovo di Carpentras (1517), cardinale (1536). Ebbe delicate mansioni politiche ed ecclesiastiche; [...] . Scrisse di filosofia (De laudibus philosophiae), di pedagogia (De liberis recte instituendis), di teologia (ma il commentario In Pauli epistolam ad Romanos, in cui svolgeva il motivo erasmiano del liberoarbitrio, fu condannato dalla Chiesa). ...
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Filosofo e teologo (Leuna 1715 - Lipsia 1775); prof. di teologia e filosofia all'univ. di Lipsia, polemizzò con il Leibniz e con il Wolf, contro il quale sostenne il valore dell'esperienza e del libero [...] arbitrio (Weg zur Gewissheit und Zuverlässigkeit der menschl. Erkenntniss, 1747). ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] aiutare l'uomo soltanto per cause seconde, ossia in guisa indiretta, mediata, naturale, gli lasci intero l'esercizio del liberoarbitrio, di cui lo ha pur dotato, contentandosi di dare al corso delle cose umane una provvidenzialità o logica, non ...
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Libertà e determinismo
Mario De Caro
Le discussioni filosofiche sulla libertà si dividono in due principali ambiti tematici, caratterizzati da costellazioni di problemi filosofici ben distinte, sebbene [...] 2001.
P. Pettit, A theory of freedom: from the psychology to the politics of agency, Oxford 2001 (trad. it. Libertà: liberoarbitrio e libertà politica, Milano 2005).
D.C. Dennett, Freedom evolves, New York 2003 (trad. it. Milano 2004).
M. De Caro ...
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Concezioni riduzionistiche della causa. −La relazione di causa-effetto è diventata uno dei temi epistemologici di maggior rilievo in seguito all'esaurirsi, verso la fine degli anni Sessanta, del paradigma [...] ancora di questa scoperta, era già noto sin dall'antichità il caso macroscopico d'indeterminismo costituito dal liberoarbitrio umano, e le scienze umane appaiono da tale punto di vista soggette alle stesse difficoltà della meccanica quantistica ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] dalla (del resto diffusa) polemica antimonastica all’attacco della donazione costantiniana, dalla nuova dialettica alla discussione sul liberoarbitrio. Da Erasmo da Rotterdam fino a Leibniz, la sua eco resta dovunque presente. Un teologo e filosofo ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
arbitrio
arbìtrio s. m. [dal lat. arbitrium, der. di arbĭter «arbitro»]. – 1. Capacità di scelta nell’operare e nel giudicare: fare, agire, comportarsi, regolarsi secondo il proprio a.; rimisero tutto all’a. del direttore; in filosofia, libero...