Costantino e i templi
Silvia Margutti
Negli anni successivi all’emanazione dell’editto di Milano del 313 d.C., con il quale Costantino e Licinio avevano reso il cristianesimo religio licita in tutto [...] edifici dell’antico culto e il fatto che riempì con nuovi membri tutti i posti vacanti nei collegia sacerdotali.
18 Viceversa, Libanio (Or. 30,38) riportava questo di Costanzo II: «egli diede in dono i templi ai suoi cortigiani, come se fossero stati ...
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Geografia dell’Impero
Giusto Traina
Inventari del mondo agli inizi del tardo Impero
L’anno 298 è segnato da una serie di vittorie decisive dei tetrarchi. Nel settore orientale, mentre Diocleziano riporta [...] di Ammone a Tebe fino al Circo Massimo a Roma (oggi nella piazza di San Giovanni in Laterano)17.
Il discorso Basilikon di Libanio, pronunciato tra il 346 e il 349, evoca i viaggiatori che «vuoi per le loro ricerche, vuoi per altri motivi» si spostano ...
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La religione e la politica
Il governo dell’Impero tra pagani e cristiani fra III e VI secolo
Guido Clemente
La conversione di Costantino fu un fatto epocale, ma al momento solo pochi cristiani intransigenti [...] di Cynegius fu un pagano, Tatianus: segno di una politica non sistematica, nella quale c’era spazio anche per la polemica di Libanio, che del resto trovò riscontro nelle leggi di Teodosio a tutela dei templi, pochi anni dopo.
28 Cfr. n. 13. Per ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] cit., pp. 11-63, che coglie fervidamente, in chiave antropologica, il dramma del trapasso culturale attorno al IV secolo romano.
90 Libanii Opera, rec. R. Förster, II, Orationes XII-XXV, Lipsiae 1904, 237,14-238,2; 291,16-17; cfr. anche la traduzione ...
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Il diritto prima e dopo Costantino
Salvatore Puliatti
Affrontare il tema del diritto nel periodo a cavallo dell’età costantiniana vuol dire confrontarsi con un’immagine stereotipa e ormai consolidata, [...] Valentiniano I è celebrato da un’iscrizione come «padrone delle leggi romane, rettore della giustizia e dell’equità»21 e Libanio raffigura gli imperatori come «signori delle leggi»22, anche se ciò non significa che nella considerazione delle fonti, e ...
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Il governo di Roma e la Nuova Roma
John Curran
«Serdica è la mia Roma»1
Nonostante lo scetticismo degli storici moderni, non vi è in realtà alcun motivo di dubitare che Costantino avesse una sincera [...] fondamentale, e fu, in effetti, notevole. Più tardi, Libanio avrebbe deriso le origini umili di alcuni di questi nuovi fossero stati cacciati o costretti a diventare cristiani. Libanio ammise che Costantino effettivamente aveva raccolto gli oggetti ...
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L’ordine sociale costantiniano
Schiavitù, economia e aristocrazia
Kyle Harper
«Poi proseguì nell’abusare della memoria di Costantino quale sovversivo e perturbatore delle antiche leggi e dei costumi [...] creò le opportunità per un significativo avanzamento – che è la ragione per cui Giuliano e Zosimo e, forse più notoriamente, Libanio, denunciano la mobilità verso l’alto concessa dal regime di Costantino di ranghi e privilegi.
È alla luce di questi ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La formazione dell'impero bizantino
Antonio Carile
La formazione dell’impero bizantino
Il processo di trasformazione dell’Impero romano nell’Impero romano orientale, [...] consolidarono il ceto dirigente e fornirono all’alta gerarchia dell’Impero – anche se invisa ai ceti urbani, di cui Libanio è esponente, e all’ordine senatorio – una stabilità che portò a consolidare la prassi di successioni dinastiche e di ...
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Elena
De stercore ad regnum
Franca Ela Consolino
Solo ad alcuni personaggi storici tocca di acquisire in morte una fisionomia più ricca e complessa di quella testimoniata dai contemporanei. Flavia Iulia [...] di inferiorità rispetto a quelli nati dal matrimonio. Che questo sia il caso di Costantino si arguisce sia da un’affermazione di Libanio (al padre di Giuliano l’Impero sarebbe toccato più a buon diritto che a chi lo ha detenuto)36, sia dalla forza ...
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Costantino nel Codice Teodosiano
La raccolta delle leggi per un nuovo Codice
Rita Lizzi Testa
Nella vastissima bibliografia internazionale su Costantino, per quanto paradossale ciò possa sembrare, non [...] cui l’imperatore non doveva rendere conto a nessuno ma s’imponeva lui stesso di seguire la legge68 – riaffiorò nelle esortazioni di Libanio a Costanzo II e Costante («cosa c’è di più grande, quando si è signore della Legge, di farla signora di voi ...
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libano
libàno s. m. [dall’arabo libān «canapo, corda», o dall’ant. nordico līk-band, comp. di līk «orlo della vela» e band «legame, nodo»; cfr. fr. liban, provenz. ant. liban(t)]. – Corda vegetale, fatta di fibre intrecciate e non ritorte,...
mitilicoltura
s. f. [comp. di mitilo e -coltura]. – L’allevamento dei mitili, che viene fatto per lo più in seni marini protetti dalle burrasche, con apporti di qualche sorgente d’acqua dolce; l’impianto è costituito da file di pali (fusoli)...