Originariamente significava "modo di passare il tempo", quindi "trattenimento, conversazione": da questo significato facilmente la parola passò ad indicare in particolare quelle conversazioni, quei discorsi [...] ogni modo, come sempre più si staccano dalla vecchia forma popolare i discorsi di Massimo Tirio, di Temistio, di Libanio e di Giuliano imperatore: anche i motivi popolari sono ormai mezzi retorici. Più fermo si mantenne il carattere primitivo nelle ...
Leggi Tutto
BRUGNOLI (Brugnolo, Prunulus), Benedetto
Elpidio Mioni
Nacque da famiglia benestante nel 1427. I suoi discepoli sono concordi nell'affermare che il paese natale fu Legnago ("a Leniacensi Veronac civitatis [...] Inoltre nel cod. Veron. Capitolare, CCXXVII (354), ff. 6-17v, c'è la traduzione latina della declamazione XXVI (Dyscolos) di Libanio, fatta dal B. e preceduta da una prefazione di Pellegrino de' Pellegrini. Salvo la lettera al Buonaccorsi e quella al ...
Leggi Tutto
Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] i culti pagani.
Più complessa è la situazione per quanto concerne i templi. In una orazione pro templis (30), Libanio ne illustra il significato profondo per le città e le campagne, nella storia, e con riferimento al frangente culturale complesso ...
Leggi Tutto
Il governo di Roma e la Nuova Roma
John Curran
«Serdica è la mia Roma»1
Nonostante lo scetticismo degli storici moderni, non vi è in realtà alcun motivo di dubitare che Costantino avesse una sincera [...] fondamentale, e fu, in effetti, notevole. Più tardi, Libanio avrebbe deriso le origini umili di alcuni di questi nuovi fossero stati cacciati o costretti a diventare cristiani. Libanio ammise che Costantino effettivamente aveva raccolto gli oggetti ...
Leggi Tutto
TORTELLI, Giovanni
Mariarosa Cortesi
(Giovanni Aretino). – Nacque probabilmente ad Arezzo fra il 1406 e il 1411 (Bacci, 2016, pp. 66-72; va dunque corretta la data circa 1400, tradizionalmente accettata), [...] prezioso quaderno di appunti (F VIII 3) derivato dalle sue letture di testi greci, tra i quali Aristofane, Sofocle, Libanio, arricchite dalla composizione di un glossario greco-latino con termini neogreci (Cortesi, 1979; Peri, 1993, pp. 537-541 ...
Leggi Tutto
GARATONE (Garaton, Garatoni, Garatono, Garatonus, Garathonius), Cristoforo
Giacomo Moro
Nacque a Treviso, in data anteriore al 1398, da Pietro e da una Riccardina di casato ignoto.
Il padre è probabilmente [...] pagani: Omero, Esiodo, Pindaro, Teocrito, Oppiano, Platone, Isocrate, Senofonte, Aristotele, Polibio, Diodoro, Plutarco, Arriano, Libanio, Temistio; scarsissima la presenza di autori cristiani. Tranne il Diodoro finito a Firenze (Bibl. Medicea ...
Leggi Tutto
L’ordine sociale costantiniano
Schiavitù, economia e aristocrazia
Kyle Harper
«Poi proseguì nell’abusare della memoria di Costantino quale sovversivo e perturbatore delle antiche leggi e dei costumi [...] creò le opportunità per un significativo avanzamento – che è la ragione per cui Giuliano e Zosimo e, forse più notoriamente, Libanio, denunciano la mobilità verso l’alto concessa dal regime di Costantino di ranghi e privilegi.
È alla luce di questi ...
Leggi Tutto
DA PONTE, Gottardo
Lorenzo Baldacchini
Figlio di un "magister Iacobus" ancora vivente nel 1494,nacque molto probabilmente a Bruges nella seconda metà del sec. XV.
Il suo nome sarebbe la traduzione italiana [...] che gli avevano consentito di pubblicare nel 1508 insieme a Francesco Negri una sua traduzione di alcuni frammenti di Libanio Sofista, che ristampò poi nel 1514. Certamente il suo fiuto commerciale gli suggerì di occupare spazi editoriali trascurati ...
Leggi Tutto
SOFISTICA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Gino FUNAIOLI
. Il nome di σοϕιστής "sofista", ha nella grecità più antica un significato non molto divergente da quello di γοϕός "sapiente, esperto", [...] i sofisti riconosciuti nel canone: Dione Crisostomo, Nicostrato, Polemone, Erode Attico, Flavio Filostrato, Elio Aristide e probabilmente Libanio, Temistio, Imerio, Eunapio. In tutti costoro, e negli altri sofisti, variano le sfumature di tono in ...
Leggi Tutto
GREGORIO di Nazianzo, santo
Alberto Pincherle
Nacque fra il 325 e il 330 nel fondo paterno di Arianzo, presso Nazianzo o Diocesarea in Cappadocia, quando il padre, Gregorio, era già vescovo di Nazianzo. [...] e seguisse anche in questo campo le regole della retorica del suo tempo. E con varî retori, quali Temistio e Libanio, G. fu in relazione. Molte altre sono semplici lettere di raccomandazione, consolatorie o di felicitazione.
I versi di G. furono ...
Leggi Tutto
libano
libàno s. m. [dall’arabo libān «canapo, corda», o dall’ant. nordico līk-band, comp. di līk «orlo della vela» e band «legame, nodo»; cfr. fr. liban, provenz. ant. liban(t)]. – Corda vegetale, fatta di fibre intrecciate e non ritorte,...
mitilicoltura
s. f. [comp. di mitilo e -coltura]. – L’allevamento dei mitili, che viene fatto per lo più in seni marini protetti dalle burrasche, con apporti di qualche sorgente d’acqua dolce; l’impianto è costituito da file di pali (fusoli)...